Nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 6 febbraio, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano, in Basilicata, a Potenza, è stato posto sotto sequestro preventivo il “Centro Comunale di Raccolta Differenziata”.
La sede è situata in via del Seminario Maggiore 12 e il servizio è gestito dall’ACTA – Azienda per la Cura e Tutela Ambientale S.p.a. di Potenza.
Ad eseguire il provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, che fa seguito ad accertamenti effettuati dai militari dell’Arma presso il centro di raccolta comunale, i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF), presso il Gruppo Carabinieri del capoluogo lucano.
Durante le verifiche svolte, come informa una nota stampa inviata dal Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, è emerso che la gestione e il deposito di rifiuti speciali, pericolosi e non, venivano eseguiti nonostante la violazione della normativa in materia, con conseguente concreto pericolo di inquinamento delle matrici ambientali circostanti che con questa disposizione si è intesa scongiurare.
Tra l’altro, è stata riscontrata, la mancata impermeabilizzazione di alcuni siti su cui erano stati depositati i rifiuti con il pericolo di fuoriuscita di liquami.
Intanto, davanti alla sede molti sono i cittadini che da alcune ore non riescono a lasciare i rifiuti per lo smaltimento programmato in diversi orari giornalieri.
Rocco Becce
Direttore Editoriale