Proseguono in Basilicata i controlli antidroga sul territorio da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese.
Diversi sono stati gli arresti eseguiti in queste ultime settimane, per contrastare sul territorio di competenza il fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti.
A Barile, in provincia di Potenza, è toccato ad un cittadino di nazionalità nigeriana finire nel carcere di Potenza.
Il giovane, di 23 anni, richiedente asilo politico, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato sorpreso in flagranza di reato con oltre 180 grammi di droga, di tipo marijuana.
Ad eseguire il fermo, i Carabinieri della locale Stazione, appartenenti alla Compagnia di Melfi, guidata dal Capitano Carmine Manzi.
Il tutto è avvenuto nella tarda serata di sabato scorso, 2 marzo.
I militari, durante alcuni controlli effettuati nella città lucana, hanno notato lo straniero aggirarsi per le vie del centro che, dopo aver gettato a terra un involucro in cellophane, si è dato alla fuga.
È stato prontamente inseguito, bloccato e perquisito.
All’interno della confezione vi erano 4 dosi di marijuana già pronte per lo spaccio.
Nel corso della perquisizione effettuata all’interno della camera da letto del CAS (Centro di Accoglienza Straordinario) dove il 23enne è ospitato, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una busta in plastica contenente altri 180 grammi di marijuana, suddivisi in più involucri, oltre a 58 euro in banconote di piccolo taglio, probabile somma di denaro dell’illecita attività.
Il tutto era stato abilmente occultato all’interno del materasso del proprio letto, reciso lateralmente, così, da potervi nascondere la droga e il denaro.
Un’altra pessima storia di accoglienza, tra le tante che si ripetono non solo in Basilicata, ma anche in altre città italiane, questa volta venuta alla luce grazie alla massima attenzione delle forze dell’ordine.
Rocco Becce
Direttore Editoriale