È inutile negarlo, le truffe in Italia sono ancora all’ordine del giorno e anche in Basilicata.
A scoprire un fatto simile, nei giorni scorsi, ci ha pensato la Guardia di Finanza della Compagnia di Policoro, al comando del Capitano Marco Cappetta.
L’articolata truffa, è stata organizzata alla perfezione, anzi quasi, da una suocera e rispettiva nuora, abitanti nella zona, in provincia di Matera, responsabili della frode e segnalate all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La storia ha implicato una ditta individuale attiva nel settore delle coltivazioni agricole ed allevamento bestiame, con la quale è riuscita, indebitamente, ad ottenere dalla Regione Basilicata un contributo di circa 120mila euro, una somma rientrante nei regimi di sostegno diretti agli agricoltori per la manutenzione ed il ripristino di piste forestali, come previsti dalla legge in vigore.
Le indagini svolte dai militari, come informa il Comando Provinciale della GdF di Matera, hanno appurato delle attestazioni dei pagamenti effettuati dalla destinataria del contributo a favore della suocera 70enne, titolare di un’altra ditta per la coltivazione di cereali, presentate alla Regione Basilicata per l’ottenimento delle provvidenze in parola.
L’accurata analisi della documentazione contabile e bancaria ha fatto emergere come le spese, rendicontate all’Ente erogatore del contributo, fossero, in realtà, fondate su un giro triangolare di ben 13 bonifici, che ha coinvolto anche il marito della beneficiaria per attestare, falsamente, lavori mai effettuati dalla suocera a favore della nuora, all’esito dei quali il denaro ritornava alla percettrice.
Inoltre, in contrasto con quanto comunicato e certificato alla Regione per l’ottenimento del finanziamento, i rilevamenti dei finanzieri sul luogo dei presunti lavori, hanno rivelato la mancata esecuzione delle opere previste nel progetto.
Le risultanze dell’indagine sono state, altresì, partecipate alla Corte dei Conti, al Ministero delle Politiche Agricole ed all’Ente erogatore A.G.E.A., per gli aspetti di relativa competenza.
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