In Basilicata, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, guidato dal suo direttore, il dott. Olivieri Stefano Pennesi, a conclusione di una complessa e articolata attività, nell’ambito del settore agricolo e commerciale, eseguita brillantemente dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri, appartenenti ai Nil-Nuclei Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera, informa della delicata azione repressiva di contrasto messa in atto dall’Ispettorato, avviata a fine scorso anno, che si è protratta sino allo scorso maggio.
Le indagini e approfonditi accertamenti, eseguiti dal personale ITL hanno preso il via da specifiche e concordanti denunce sporte da diversi lavoratori agricoli che, sin dall’ottobre scorso hanno ritenuto opportuno rivolgersi alle locali stazioni dei Carabinieri, di residenza, in particolare nei Comuni di Trebisacce e Rocca Imperiale, in provincia di Cosenza (Calabria) e confinanti con la Basilicata.
Le denunce in questione hanno interessato una coppia di imprenditori operanti nel settore commercio all’ingrosso e della raccolta e selezionamento di prodotti ortofrutticoli, titolari di una società con sede legale nel comune di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli (Campania), ma operante nei Comuni Lucani di Bernalda, Marconia, Pisticci, Policoro, Rotondella e Tursi, in provincia di Matera.
La denuncia all’Autorità Giudiziaria, si è sostanziata con il deferimento in stato di libertà, a causa dell’impiego di 16 lavoratori completamente al nero e quindi sconosciuti alla Pubblica Amministrazione ai sensi art. 22 del d.lgs. 151/2015, su un totale appunto di 16 lavoratori sottoposti a controlli e verifiche, per i quali evidentemente non si è altrettanto provveduto alla obbligatoria sottoposizione a visita medica, di cui all’articolo 18 del d.lgs. 81/2008, ossia Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si evidenzia, inoltre, che la suddetta attività ha avuto implicazioni consistenti in vere e proprie truffe perpetrate e non solamente a danno degli stessi lavoratori, i quali vantano consistenti crediti patrimoniali, per retribuzioni in maniera totale e/o parziale, così come i trattamenti previdenziali e assicurativi, ma tale truffa ha prodotto danni patrimoniali nei confronti dei proprietari dei frutteti interessati dalla selezione e raccolta dei prodotti su albero, che hanno venduto in blocco le produzioni e relative partite di agrumi.
Per tali beni sono emersi pagamenti a vuoto, parziali e/o totali, previa emissione, in alcuni casi, di assegni bancari post datati e risultati essere, tra l’altro anche insoluti.
In conclusione, questa importante azione, messa a segno dagli uomini dell’Ispettorato è consistita in una denuncia alla Autorità Giudiziaria di due persone, il controllo e sospensione di una azienda risultata irregolare con 16 lavoratori trovati al nero, oltre a 17 violazioni amministrative contestate per un importo totale di 61.083 euro, ad ammende elevate per 3.288 euro, in materia di sicurezza, dove sono anche emerse rilevanti somme evase di natura previdenziale e assicurativa in via di definizione.
Rocco Becce robexdj@gmail.com
Direttore Editoriale