In Basilicata, a Potenza, un uomo del posto, V.S., dopo pochi giorni dall’entrata in vigore del “Codice Rosso“, la legge per contrastare la violenza sulle donne e sui minori, riguardante la violenza domestica e di genere, è stato tratto in arresto e condotto presso la “Casa Circondariale Antonio Santoro“.
Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari ed eseguito lo scorso mercoledì 14 agosto dagli agenti della Squadra Mobile – Sez. Reati contro la Persona, della Questura del capoluogo lucano, su richiesta della locale Procura della Repubblica potentina, guidata dal dott. Francesco Curcio.
L’uomo è stato ritenuto gravemente indiziato del reato di maltrattamenti, a seguito di un’indagine in cui è emerso che nel corso di tutta la sua vita coniugale ha continuamente offeso, denigrato e picchiato la propria moglie, T.M.T., anche in presenza dei propri figli, all’epoca dei fatti minorenni, oltre che durante lo stato di gravidanza, in un contesto familiare degradato, caratterizzato da continui soprusi e violenze, che sono andati avanti anche dopo la separazione di fatto dei due.
Infatti, gli investigatori hanno accertato che l’ex marito ha continuato a minacciare l’ex moglie arrivando ad aggredirla anche presso il suo posto di lavoro, un esercizio commerciale situato nel capoluogo lucano, dove, in un’occasione, l’ha afferrata per i capelli e sbattuta con la testa contro il finestrino di un’autovettura.
Secondo la valutazione della Procura, come si evince da un comunicato inviato in redazione dal Sostituto Procuratore, dott.ssa Anna Gloria Piccininni, la situazione poteva in breve degenerare, in quanto pur avendo intrapreso una nuova relazione sentimentale con un’altra donna, l’arrestato era giunto a minacciare gravemente anche altre persone amiche della moglie o addirittura semplici conoscenti.
Rocco Becce
Direttore Editoriale