Chissà cosa si prova ad appiccare un incendio che potrebbe combinare davvero grossi danni a zone boschive ma anche a persone o animali.
È quanto commesso in Basilicata, lo scorso giovedi 22 agosto, da un presunto piromane 49enne di Ginestra, in provincia di Potenza, ritenuto responsabile del reato di incendio boschivo, tratto in arresto in flagranza di reato e posto ai domiciliari dal personale dell’Arma delle Stazioni di Ripacandida e Forenza, appartenenti alla Compagnia Carabinieri di Venosa, al comando del Capitano Alessandro Vergine.
I militari, intorno alle ore 19.15, durante un servizio di controllo del territorio, nel percorrere la “Strada Provinciale 8”, all’altezza della contrada Due Fontane, nel comune di Ginestra con circa 750 abitanti, situato nel Vulture-Melfese, hanno sorpreso l’uomo che, dopo aver appiccato altri 5 roghi su di un terreno demaniale, a ridosso di un sentiero interpoderale, stava incendiando dell’erba secca in prossimità del percorso stradale, utilizzando dei semplici fazzolettini di carta ed un accendino, posti sotto sequestro.
L’incendio, una volta innescato, ha provocato la totale distruzione di circa 6mila mq di vegetazione, costituita da sterpaglie e Macchia Mediterranea.
Le fiamme sono state domate, fortunatamente, dopo circa un’ora e mezzo, insieme al personale della Protezione Civile di Maschito, prima che l’incendio si propagasse ad una vicina area boschiva.
Donatina Lacerenza
Collaboratore