In Basilicata, a Potenza, nelle ultime ore, un cittadino nigeriano di 28 anni è stato tratto in arresto dagli agenti della Squadra Mobile della Sezione Antidroga e condotto presso la locale “Casa Circondariale Antonio Santoro”, in via Appia 175.
Il giovane, è stato sorpreso a vendere eroina ad un uomo nei pressi di un istituto scolastico del capoluogo lucano, come si evince dal video fornito dalla Questura di Potenza.
Gli investigatori, impegnati in un’operazione al contrasto all’uso ed allo spaccio delle sostanze stupefacenti, hanno notato un acquirente di droga avvicinarsi al giovane spacciatore, consegnare delle banconote e ricevere qualcosa in cambio.
Entrati in azione, gli agenti della Polizia di Stato hanno controllato l’uomo, poi, segnalato alla Prefettura, che ha spontaneamente consegnato 6 confezioni di eroina, riferendo di aver corrisposto 120 euro per la droga acquistata.
Il cittadino straniero è stato immediatamente controllato ed è risultato titolare di un permesso di soggiorno, richiedente protezione internazionale, ospite di una struttura di accoglienza straordinaria situata nel capoluogo.
Durante l’operazione, oltre alla droga, è stata sottoposta a sequestro la somma di 165 euro, ritenuta provento dell’attività illecita di spaccio e denunciato in stato di libertà un altro cittadino nigeriano richiedente protezione internazionale.
L’operazione rientra nelle attività d’indagini disposte dal Questore di Potenza, dott.ssa Isabella Fusiello, nella foto, in attuazione delle direttive ministeriali impartite in materia di vigilanza presso gli istituti scolastici, al fine di contrastare lo spaccio e la diffusione delle sostanze stupefacenti.
Dopo le scorse settimane, un’altra conferenza stampa si è svolta nella mattinata di oggi, venerdì 20 settembre, presso la Sala Riunioni “Giambattista Rosa“, al quarto piano della Questura, in via Guglielmo Marconi 42, alla presenza della dott.ssa Antonietta Andria, nella foto a destra, Dirigente Divisione Anticrimine della Polizia di Stato e del Commissario, dott.ssa Francesca Leanza, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale Pubblico, nella foto a sinistra.
Sono questi gli altri dati, forniti agli operatori dell’informazione, di controlli attuati nei giorni scorsi dal personale della Polizia di Stato della Questura di Potenza e del dipendente Commissariato di P.S. di Melfi.
Qui di seguito, il link con gli articoli degli incontri precedenti.
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271 veicoli controllati, 533 persone identificate, 78 interventi eseguiti a seguito di chiamate al 113 e, infine, eseguiti 3 rimpatri e 7 ordini del Questore di abbandono del territorio nazionale
Sono stati anche attuati, con il concorso del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata, 6 servizi straordinari di controllo del territorio nel capoluogo ed in provincia finalizzati al contrasto del fenomeno della prostituzione, dell’immigrazione clandestina e del caporalato, oltre a mirati servizi di contrasto al fenomeno dei furti in abitazione.
Sono stati emessi 2 divieti di ritorno nel comune di San Fele per la durata di 1 anno.
Una persona è stata sottoposta alla misura della Sorveglianza Speciale per 1 anno in quanto circa 2 anni fa fu arrestata in flagranza di reato perchè trovata con armi in auto in appostamento per uccidere il vicino per futili motivi di vicinato, 4 persone denunciate ed 1 persona denunciata per truffa dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
L’uomo di origini campane, con numerosi precedenti di Polizia Giudiziaria specifici e reiterati, utilizzando un falso nome aveva contrattato tramite web la vendita di un cane ad una signora residente a Potenza, facendosi accreditare sulla sua post pay la somma di euro 600, senza però, consegnarle l’animale.
1 persona denunciata dalla Squadra Mobile – Sezione di contrasto alla criminalità straniera.
Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro nell’area del Vulture-Melfese disposti dal Questore di Potenza, il personale della Squadra Mobile al termine di un’operazione di Polizia Giudiziaria scaturita dal controllo ad una impresa agricola della zona che si occupa della raccolta del pomodoro da fornire a industrie che lo lavorano e distribuiscono a livello nazionale ed internazionale, ha denunciato il titolare dell’impresa.
Dalle attività investigative e dai rilievi effettuati sul posto, è emerso che ogni bracciante, in violazione della normativa vigente, raccoglieva mediamente 80 quintali di pomodori in 6 ore ed in condizioni di sfruttamento, anche in ragione del loro stato di bisogno e compromissione della libertà contrattuale.
Le persone controllate nel campo di raccolta, circa una cinquantina, tra braccianti di origine africana, trattoristi ed autotrasportatori, sono risultate tutte regolarmente assunte e presenti sul territorio dello Stato.
Rocco Becce
Direttore Editoriale