In Basilicata, il primo paziente, un lucano di circa 60 anni, è stato trattato con l’innovativo farmaco Lutathera nella mattinata di ieri, martedì 1 settembre, in regime di ricovero protetto nella Medicina Nucleare dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza.
Si tratta di un radiofarmaco innovativo indicato per il trattamento dei pazienti adulti con tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici (GEP-NET) ben differenziati, progressivi, non operabili o metastatici, positivi ai ricettori per la somatostatina ed autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco lo scorso mese di aprile per la commercializzazione e l’utilizzo.
Il farmaco, che contrasta i tumori neuroendocrini, ha anche ottenuto alcuni mesi fa l’autorizzazione dell’Aifa, l’approvazione dell’Agenzia Europea del Farmaco, è stato somministrato per via endovenosa ed il ricovero dura, di solito, due giorni.
L’unità operativa complessa di Medicina Nucleare dell’Irccs Crob è stata identificata quale unico centro proscrittore in Basilicata del lutezio (Lu-177) oxodotreotide (Lutathera).
“La possibilità di utilizzare il Lutathera è una grande opportunità per i pazienti affetti da questo tipo di tumori neuroendocrini GEP-NET” – ha affermato il Direttore della Uoc di Medicina Nucleare del Crob, il dott. Giovanni Storto, aggiungendo – questo radiofarmaco ha ricevuto la piena innovatività terapeutica e va a colmare un vuoto perchè per i pazienti con NET in fase avanzata, ad oggi, non esisteva una terapia alternativa”.
“La notizia dell’approvazione del trattamento con Lutathera, nell’ambito dei tumori neuroendocrini, viene vissuta, nella comunità scientifica, come un importante traguardo e un concreto strumento a disposizione di coloro che sono affetti da tale malattia – ha spiegato il responsabile, dott. Storto.
Lo studio clinico Netter-1, come informa una nota stampa inviata in redazione, ha evidenziato come l’utilizzo del Lutathera abbia portato risultati significativi in termini di rallentamento della progressione della malattia, di aumento della sopravvivenza globale e con riduzione oggettiva, tramite imaging morfologico e Pet, del carico tumorale.
Inoltre, si sono registrati risultati anche nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
L’eccellenza lucana del Crob, dove vi è una grande professionalità ed umanità ed i parcheggi non si pagano, come invece è di consuetudine al San Carlo di Potenza, anche per piangere i propri morti, dramma del quale ce ne siamo occupati già altre volte e ci ritorneremo sicuramente, è il terzo ospedale al Sud ad effettuare questo trattamento, oltre al Pascale di Napoli e al Policlinico di Messina.
Presso l’istituto sanitario lucano il referente per l’arruolamento dei pazienti, previa visita medico-nucleare preliminare, è la dott.ssa Teresa Pellegrino.
Per le prenotazioni, è possibile contattarla ai recapiti telefonici 0972/726635 – 0972/726334, nei giorni martedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 9.00 alle 13.00, con un semplice impegnativa visita specialistica medico-nucleare.
I tumori neuroendocrini (NET) interessano un ampio numero di organi che riguardano polmone, bronchi, intestino, retto, appendice e pancreas.
In Italia l’incidenza di questi tumori si aggira sui 4 casi per 100mila abitanti con tendenza a crescere con l’aumentare dell’età.
Tra tutti i casi con malattia avanzata i NET del piccolo intestino sono i tumori più frequenti e rappresentano il 25% seguiti da quelli del pancreas con il 22%.
La maggior parte dei NET del tratto digestivo è asintomatica.
Redazione