In Basilicata, a Potenza, lo scorso 5 ottobre, è terminato il corso formativo di aggiornamento, rivolto alle Guardie Venatorie-Ambientali Volontarie, organizzato dall’A.T.C. n° 2 e tenuto dalla Polizia Provinciale presso gli uffici locali dell’Ambito Territoriale di Caccia n° 2.
Come informa una nota stampa inviata in redazione, l’Arci Caccia, l’Enal Caccia, La Libera Caccia, L’Endas, la Fidc e l’Italcaccia, sono le associazioni che hanno aderito al corso.
Tra i presenti, il Presidente dell’ATC n° 2, Giovanni Musacchio, il Comandante della Polizia Provinciale, Maggiore Vito Tripaldi e il Maggiore della Polizia Provinciale, Vincenzo Stia che hanno affrontato gli argomenti inerente i diritti e doveri delle GG.VV., le norme comportamentali e l’approfondimento della Legge Quadro n. 157/92 e della L.R. n. 2/95.
Al termine del corso, le GG.VV. hanno risposto a delle domande, predisposte dalla Polizia Provinciale con apposito questionario, e sono stati consegnati a tutti i partecipanti, gli attestati di partecipazione-frequenza al corso formativo.
Il Presidente Musacchio ha espresso soddisfazione per il lavoro espletato, che rafforza e qualifica l’attività delle GG.VV., delle Associazioni e dell’ATC n° 2, sottolineando “che è stato sottoscritto con le associazioni un protocollo di convenzioni a seguito di autorizzazione del Dipartimento Regionale Politiche Agricole, che ha si ringraziato per la collaborazione al progetto e consentito di proseguire anche per l’a.v. 2019/2020 l’attività di Vigilanza Venatoria/Ambientale Volontaria, Progetto di Vigilanza approvato dal Comitato Direttivo ATC n° 2, che ha lo scopo e l’obiettivo di proseguire l’attività di Vigilanza Volontaria, in qualità di “sentinella del territorio” e, più in particolare, come presidio per il controllo sul regolare svolgimento dell’esercizio venatorio/ambientale, finalizzato alla tutela ed alla gestione della fauna e dell’ambiente, affinchè possa essere esercitata l’azione di prevenzione prima ancora che di repressione degli illeciti ambientali-venatori”.
L’onere finanziario inerente tutte le attività sopra elencate sono imputate in un capitolo di bilancio dell’A.T.C. n° 2.
Un plauso è stato espresso a tutto il Corpo di Polizia Provinciale per l’attività formativa svolta e per la collaborazione fattiva dimostrata da sempre con questo ambito.
Un ringraziamento è andato anche a tutti gli organi di controllo che si sono rilevati preziosi per l’attività messa in campo, in modo particolare nei mesi scorsi, in occasione dell’attività di Selecontrollo/Caccia di Selezione, metodo della Girata e metodo da Appostamento che ha consentito, alle decine di cacciatori-selecontrollori di effettuare considerevoli abbattimenti di ungulati-cinghiali, nel rispetto della D.G.R. n. 191 del 15/03/2019), con i cinghiali che rappresentano sicuramente un problema, sopratutto per gli agricoltori.
“Su questo tema, si ricorda – ha aggiunto Musacchio – sarebbe opportuno che alle iniziative già in atto, se ne assumessero altre, quali l’allungamento dei periodi di caccia al cinghiale con utilizzo delle squadre regolarmente accreditate, andando in deroga alla Legge Nazionale”.
“Il tema del sovrannumero dei cinghiali, di cui non si conoscono i numeri e presenze reali, in quanto non ci sono censimenti attendibili – ha spiegato ai tanti presenti il presidente Musacchio – rappresenta un delicato problema, che potrebbe essere controllato e contenuto se si allungasse il periodo di attività venatoria della caccia al cinghiale, che oggi va da ottobre a dicembre 2019, oltre che intervenire con un maggior prelievo dei cinghiali nei parchi, che rappresenta il vero e proprio rifugio e polmone di ripopolamento degli ungulati, che risulterebbe sicuramente un metodo di controllo e di contenimento ancor più valido”.
“Questo Ambito – ha commentato in conclusione – come anche tutti gli AA.TT.CC. di Basilicata, ha attuato il Piano di Controllo-Caccia di Selezione con i cacciatori-selecontrollori e, risarcisce i danni alle colture a quanti, proprietari e/o conduttori danneggiati, sono in possesso del fascicolo aziendale, in attuazione delle disposizioni regionali e anche grazie al contributo economico della Regione Basilicata e, rimane a disposizione delle Istituzioni competenti in materia, per la propria funzione ruolo, per un confronto e, per attuare politiche attive di “riduzione del danno”, evitando altresì, per quanto possibile, rischi di incolumità a cose e sopratutto alle persone”.
Redazione