In Toscana, nuovo appuntamento con i professionisti della scuola.
Si tratta della “Fiera Didacta 2019“, rivolta a docenti, dirigenti scolastici, educatori, formatori, professionisti e imprenditori del settore.
L’evento, inserito dal Ministero dell’Istruzione tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docentisi, si è svolto nei giorni scorsi a Firenze, dal 9 all’11 ottobre, e quest’anno è stato dedicato alla voce del verbo “innovare” e ai 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
“Triste è quel discepolo che non avanza il suo maestro”, Leonardo da Vinci e il progresso, queste le parole, prese in prestito a ”Leonardo Da Vinci„ dove Il maestro si limita a muovere, a stimolare il discepolo, e il discepolo, solo se risponde a questo stimolo, sia durante che dopo l’esposizione del maestro, arriva ad un vero apprendimento.
Il docente lucano, di Potenza, il prof. Antonio Corbo, nella foto, che, come sempre, ci ha informato con l’invio di foto e notizie dettagliate, ha mostrato, come al solito molto entusiasmo e tanta motivazione con la sua presenza, a questa terza manifestazione, punto di riferimento per tutti i docenti italiani, ed è rimasto molto soddisfatto per l’attenzione che questa nuova edizione ha dato alle tematiche “Green e alla Scuola del futuro”, una scuola che incarna i principi di un modello di sviluppo sostenibile.
“Didacta 2019″ è l’evento a cui – come dice lo stesso prof. Corbo – ogni scuola, ogni docente deve partecipare per scoprire, stupirsi ed educare”.
Anche quest’anno l’Istituto Scolastico l’I.I.S. “Einstein De Lorenzo”, scuola capofila “Service Learning Mediterraneo”, in Basilicata, con la sua formazione docenti Rete Basilicata e i suoi laboratori attivi “Aiutiamo per aiutarci”, “Progettare 2.0 per servire”, “La mia voce…i tuoi occhi”, “Leggere per gli altri” e “Lettura in tutti i sensi“, è stato presente a Firenze, alla Fortezza da Basso, con il docente prof. Corbo, a rappresentare l’Istituto Scolastico del capoluogo di regione ed il suo eccellente e sempre fattivo Dirigente Scolastico, il prof. Domenico Gravante.
Durante la manifestazione fiorentina il docente Corbo ha partecipato ai numerosi seminari di studio e Workshop, sul Programma Erasmus+, alla celebrazione “Erasmus Days” e all’evento “Conoscere e Vivere L’Europa – Raccontami Erasmus…Apertura, Confronto, Lingue, Scoperta, Culture”, sulle Avanguardie Educative e al convegno “Leggere: Forte!”, il progetto della Regione Toscana per leggere ai bambini dal nido alla secondaria di secondo grado.
Tra gli stand visitati, quello allestito dall’ETN “Education and Training Network“ di Potenza, nel Padiglione Spadolini, allo Stand 186 che hanno dichiarato: “È stata davvero un’esperienza di grande impatto che ci ha permesso di incontrare le persone alle quali ci rivolgiamo ogni giorno per offrire una formazione in mobilità di “Alta qualità”, infatti in questa occasione abbiamo parlato di Erasmus+, PON, Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro), Corsi Accreditati MIUR, come la Carta del Docente per prendere il Cedils (Certificazione Italiano Come Lingua Straniera) scadenza al 26 ottobre prossimo, per chi fosse interessato.
La certificazione CEDILS è una certificazione della competenza in didattica dell’italiano in lingua straniera, LS o lingua seconda L2, rilasciata dall’Università di Venezia, ed è uno dei titoli che possono essere valutati per l’accesso ai concorsi per la classe A23 e costituisce una grande opportunità per tutti gli insegnanti per migliorare le proprie competenze e professionalità nei Percorsi Linguistici in quanto ETN è leader nella gestione di progetti di “mobilità” per studenti europei.
Il suo presidente, Luciano Marino, e il suo vice Francesco Di Bello, hanno detto “Lo stand si compone, quest’anno, di due parti fondamentali, la prima parte dedicata all’ETN Experience, dove noi di ETN stiamo promuovendo i programmi per la mobilità individuale di studenti ed adulti e, in fiera, abbiamo lanciato per quest’anno il prodotto “Young Marco Polo”.
Un giovane Marco Polo del nuovo millennio alla scoperta della Cina moderna, ma dalla cultura millenaria: due settimane tra Shanghai e Pechino per conoscere un paese lontano e la sua gente, per scoprire che l’inglese è davvero il mezzo per conoscere il mondo per giovani italiani ed europei . Abbiamo Experience Tour e le Work Experience sia individuali che per studenti e adulti che vogliono fare un’esperienza di formazione o il caso delle Work Esperience di pratica lavorativa all’estero invece poi abbiamo l’altra parte dello stand che è l’offerta ETN dedicata appunto alle scuole
Oggi per le nuove generazioni avere successo significa sempre più essere in grado di adattarsi a nuove situazioni e alle circostanze che cambiano velocemente.
Con i progetti europei i giovani possono acquisire conoscenze, abilità e competenze professionali che li renderanno in grado di gestire il cambiamento e realizzarsi nella vita ed ETN da anni lavora con l’obbiettivo di fornire a ragazzi e docenti la migliore formazione possibile”
. La qualità e l’efficacia della loro proposta è stata riconosciuta e attestata dalla vittoria, per quattro anni consecutivi (2016, 2017, 2018 e 2019), del premio come “ST Star Work Experience Provider” agli ST Star Awards di Londra, un riconoscimento di portata internazionale nel mondo dell’education.
“Questo è solo il punto di partenza per impegnarci a creare un futuro migliore per le nuove generazioni aggiungono il Presidente Marino, il suo vice Di Bello e Maria Antonietta Parrella (Human Resources Training Manager) per tutte le agenzie di ETN e direttrice di Training Vision, con le loro sedi ETN, in Germania, a Berlino, Spagna, a Malaga, Irlanda, a Cork, Regno Unito, a Portsmouth, in Bulgaria, a Sofia e, infine, in italia, a Rimini e Potenza.
Molto interesse su ErasmusPlus Indire, mentre la seconda giornata a Didacta è stata dedicata a docenti e formatori per parlare di mobilità e job shadowing e la premiazione delle buone pratiche Erasmus+ in piena celebrazione “ERASMUS DAYS”, il 10 ottobre scorso, l’evento “Conoscere e Vivere L’Europa – Raccontami Erasmus…Apertura, Confronto, Lingue, Scoperta, Culture“, ha ospitato un vero e proprio carosello di progetti, 75 in totale, realizzati a partire dal 2014, anno di inizio del programma Erasmus+ ed è stato un momento gioioso di incontro anche per tutto lo staff dell’Agenzia con i coordinatori dei progetti che hanno raggiunto Firenze da tutta Italia.
Quindi, “Fiera Didacta” è stata da “agente promotore” per la valorizzazione di tutte le esperienze e i progetti che hanno in qualche modo contribuito, nel mondo della scuola, ad incentivare tutti i percorsi di cittadinanza europea in un quadro comune.
L’importanza di leggere ad alta voce, è stato l’altro convegno seguito per riscoprire il valore di questa pratica.
In quest’epoca densa di tecnologia, la lettura cambia ma resiste.
Assume nuove forme, si sposta dai libri e dalla carta stampata per concentrarsi maggiormente sugli schermi di pc, tablet e smartphone e farsi sempre più veloce, rincorrendo contenuti che si aggiornano costantemente.
Saper leggere è diventata una vera e propria competenza che coinvolge anche altre sfere legate alla crescita personale.
È dimostrato, infatti, che la lettura ad alta voce, ad esempio, aiuta a rafforzare l’autostima e a concentualizzare le emozioni proprie e altrui.
La lettura a voce alta è stato il tema cardine del convegno, molto seguito, dal titolo “Leggere: che Forte!”, un progetto della Regione Toscana per leggere ai bambini dal nido alla secondaria di secondo grado.
L’incontro, ha aperto una riflessione condivisa sul valore di questa pratica e sul suo utilizzo a scuola come strumento di costruzione delle competenze sociali e delle life skill.
Nello stand “Avanguardie educative”, invece, per aggiornarsi sulle nuove ”Metodologie didattiche innovative” che nel corso degli ultimi anni sono state sperimentate nell’ottica di una didattica che si integri col mondo in divenire.
Come Il “Cooperative learning”, l’apprendimento cooperativo, una metodologia di gestione della classe che costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso.
L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando ambienti di apprendimento in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti.
La “Peer education”, che si concentra sul confronto interno fra alunni ed alunne, nell’educazione tra pari una persona opportunamente formata, intraprende attività formative con altre persone sue pari, cioè simili quanto a età, condizione lavorativa, genere sessuale, status, entroterra culturale o esperienze vissute. O di come funziona una Flipped classroom un metodo di insegnamento in cui, contrariamente all’approccio tradizionale, i contenuti sono studiati a casa dallo studente attraverso materiali multimediali, mentre il tempo in classe è dedicato ad attività laboratoriali e collettive volte al consolidamento di quanto appreso autonomamente.
MoltI i debate che si sono svolti.
Il ”debate” è una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali, che smonta alcuni paradigmi tradizionali e favorisce il “Cooperative learning” e la ”Peer education” non solo tra studenti, ma anche tra docenti e tra docenti e studenti.
Ciò permette agli studenti di imparare a cercare e a selezionare le fonti, di sviluppare competenze comunicative, autovalutarsi, migliorare la propria consapevolezza culturale.
Inoltre, allena la mente a considerare posizioni diverse dalle proprie, sviluppa il pensiero critico, allarga gli orizzonti e arricchisce il bagaglio di competenze personale.
Negli stili di Insegnamento, intenzionale, l’alunno è considerato soggetto attivo, costruttore di conoscenze, collaborativo, il contesto classe è visto come una fucina di apprendimento cooperativo, costruttivo, in cui le conoscenze presenti si innestano su quelle passate; riflessivo, che presta attenzione alla metacognizione, ovvero ai processi messi in moto durante l’apprendimento.
Infine Dentro-fuori la scuola – Service Learning”, l’idea insiste sul rafforzamento del rapporto tra scuola e territorio, attraverso il dialogo continuo con enti locali, istituzioni e ”stakeholder” e l’applicazione dell’approccio pedagogico del Service Learning.
Nei progetti che fanno riferimento a quest’Idea, il territorio diventa un ambiente di apprendimento che qualifica la relazione educativa.
Il “Service Learning” è una proposta pedagogica che unisce il Service, la cittadinanza, le azioni solidali e il volontariato per la comunità, e il Learning, l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche, sociali e sopratutto didattiche, affinchè gli allievi possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità.
Redazione