Nelle Marche, a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza, dopo un attento controllo, ha scoperto uno studio dentistico fantasma.
Imprese non rare, che portano le Fiamme Gialle a scovare gli evasori totali anche tra quei contribuenti che avevano ufficialmente dichiarato la loro cessazione continuando, però, ad operare in nero.
Infatti, lo studio, ubicato all’interno di un condominio, nonostante aveva cessato la propria attività, era ancora frequentato da clienti e anche numerosi.
Il tutto, però, è stato smascherato in poco tempo dai finanzieri attraverso un’attenta attività di appostamento e di osservazione, con le quali, in un primo momento, si sono appurati movimenti di persone in numero sicuramente esuberante rispetto alle realtà ed alle necessità dello stesso fabbricato.
Ogni perplessità è stata risolta mediante un’intensificazione delle attività di appostamento, già intraprese da giorni, con le quali sono stati individuati due odontotecnici, residenti in altre località, frequentatori giornalieri del luogo posto sotto osservazione, dove vi accedevano nelle prime ore del mattino, per poi abbandonarlo alle prime ore della sera, in perfetta coincidenza con i vecchi orari di apertura e di chiusura dello studio odontoiatrico.
Con un blitz ben pianificato dai militari, i due odontotecnici sono stati colti in flagranza del reato di abusivo esercizio di una professione, per il quale, come sancito dall’articolo 348 del Codice penale, rischiano ora la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 10mila a 50mila euro.
Nel caso è rimasto coinvolto anche l’odontoiatra “pensionato”, denunciato per il concorso nel reato di abusivo esercizio di una professione, avendone agevolato ogni condizione, sopratutto attraverso la cessione dei locali ai due odontotecnici, in osservanza delle prescrizioni dello stesso articolo di legge.
L’intero studio utilizzato per la creazione di impianti e protesi dentarie, privo delle necessarie autorizzazioni, è stato posto sotto sequestro, insieme alle varie attrezzatture di sua proprietà.
All’interno vi erano trapani elettrici, specilli, bisturi, siringhe, medicinali anestetici, antianafilattici e protesi, come si evince dal video inviato in redazione, insieme alla nota stampa, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, guidato dal Col. Michele Iadarola.
Rocco Becce
Direttore Editoriale