Nella mattinata di oggi, mercoledì 20 novembre, in Basilicata, a Potenza, nella chiesa dei Santi Anna e Gioacchino, in viale Dante Alighieri 104, l’ultimo saluto alla 50enne Mariannunziata Garofalo.
Originaria della Campania, è deceduta al San Carlo, nel pomeriggio di domenica scorsa, forse per una ferita non curata, dopo una caduta di qualche mese fa, che le avrebbe causato una frattura ed una probabile grave infezione o di una grave malattia che l’aveva colpita non solo fisicamente o forse da altro, chissà.
Sul posto, nella sua abitazione di via Vaccaro, al terzo piano del civico 368, dopo la richiesta di aiuto effettuata telefonicamente ai mezzi di soccorso dal marito Teodosio Cafarelli, la moglie è stata trovata sul letto matrimoniale.
Era in fin di vita, sepolta tra i rifiuti, in un un’alloggio fatiscente e maleodorante, con una situazione igienico sanitaria davvero pessima, che ci viene vergogna soltanto a raccontarla e a mostrare foto e video in nostro possesso.
Insieme agli investigatori, per tentare di aiutare la donna, sono intervenuti gli operatori del “118 Basilicata Soccorso” e i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Potenza.
Una storia davvero incredibile che lascia meditare su quanto accaduto.
Nessuno, al momento, riesce a dare una qualsiasi spiegazione su questo grave fatto di cronaca tant’è che è stato aperto un fascicolo, per abbandono di persona incapace, dalla locale Procura, diretta dal dott. Francesco Curcio ed è stata eseguita l’autopsia sulla salma lo scorso lunedì pomeriggio.
Ad indagare è la Polizia di Stato della Questura potentina.
Rocco Becce
Direttore Editoriale