Ancora violenza sui bambini in Basilicata, questa volta a Matera.
Un’ordinanza cautelare ha portato al divieto di esercitare l’attività professionale per sei mesi un’insegnante del posto.
E quello che ci chiediamo, soltanto per 6 mesi, dopo aver visto le immagini davvero disgustose?
La donna, di 64 anni, è ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti aggravati commesso in danno di minori.
Il provvedimento è stato emesso del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale della città lucana ed eseguito, con la misura cautelare interdittiva, dal personale della Squadra Mobile della locale Questura.
Le vessazioni psico-fisiche, quotidiane, ricostruite da un’indagine della Squadra Mobile, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, consistevano nel gridare verso i piccoli, ad alta voce, qualsiasi rimprovero, colpendo ripetutamente con la bacchetta la cattedra al grido di “ordine e disciplina”.
I bambini, inoltre, venivano strattonati, minacciati, picchiati con schiaffi, chiamati con numerosi titoli offensivi e posizionati con forza con il viso contro il muro o con la testa sul banco.
La sussistenza di queste ripetute condotte di violenza fisica e morale, è stata riscontrata attraverso delle intercettazioni audio-video ambientali, che hanno evidenziato l’incapacità di contenere l’esuberanza dei piccoli, con i normali mezzi educativi, ma ricorrendo soltanto all’uso della violenza.
Tutto ciò ha minato l’integrità psico-fisica di tutti gli alunni che anche quando si trovavano presso le loro abitazioni istintivamente ponevano le mani di fronte al viso anche quando un genitore si avvicinava per dare una carezza o un bacio.
Tutti i dettagli dell’operazione sono stati forniti durante una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di oggi, martedì 14 gennaio, presso la “Sala Palatucci” della Questura materana, alla presenza del Procuratore Capo della locale Repubblica, dott. Pietro Argentino, del Questore, dott. Luigi Liguori, del Capo della Squadra Mobile, dott. Fulvio Manco e del Sostituto Procuratore, dott.ssa Annafranca Ventricelli, che ha condotto le delicati indagini.
Donatina Lacerenza
Collaboratore