In Basilicata si ritorna a parlare di truffe all’INPS.
Nel corso di una vasta operazione i militari dell’Arma del Comando Provinciale di Matera, guidato dal Ten. Col. Samuele Sighinolfi, nei scorsi giorni, nella provincia, con i colleghi della Tutela del Lavoro, l’ausilio degli ispettori della direzione provinciale INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) e del locale ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro), hanno notificato 501 avvisi di garanzia ad altrettante persone, ritenute responsabili del reato di truffa aggravata.
Le attività investigative hanno consentito di smascherare un sistema illecito per truffare l’INPS, messo in piedi da un imprenditore agricolo 53enne, originario di Rotondella, in provincia di Matera.
L’uomo, sin dal 2013, aveva stipulato con altre 500 persone, di cui oltre 100 stranieri, quasi 1.000 rapporti di lavoro fittizi in agricoltura, dichiarando false retribuzioni per un importo di oltre 4 milioni di euro.
Il tutto al fine di percepire indebitamente erogazioni economiche per un importo complessivo accertato di 1.400.000 euro, legate ad indennità per disoccupazione agricola, malattia e maternità.
Il 53enne, tra il 2008 ed il 2013, aveva posto in essere una condotta simile, fu denunciato e, poi, condannato in primo grado, con sentenza del gennaio 2017, e secondo grado, con sentenza dell’aprile 2019, alla pena di reclusione di 4 mesi per i reati di truffa aggravata continuata.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Matera, dott. Pietro Argentino, e dal pm, dott. Lorenzo Nicastro e i dettagli sono stati forniti durante una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di oggi, mercoledì 15 gennaio, presso la sala stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Matera.
Vincenzo Scarano
Collaboratore