Per sentenze favorevoli, in cambio di sesso, soldi, regali preziosi e vacanze è finito in carcere il magistrato Marco Petrini, presidente della II Sezione della Corte d’Appello di Catanzaro e della Commissione Provinciale Tributaria.
L’accusa è di corruzione in atti giudiziari e su ordine della Procura di Salerno altre sette persone sono state tratte in arresto nella mattinata di oggi, mercoledì 15 gennaio.
Questi sono i nomi: Vincenzo Arcuri, Giuseppe Caligiuri, Marzia Tassone (avvocato del foro di Catanzaro), Luigi Falzetta, Emilio Santoro (ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza), Giuseppe Tursi Prato (ex consigliere regionale), Francesco Saraco (avvocato del foro di Locri, posto agli arresti domiciliari).
L’operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Crotone, dal SCICO (Servizio Centrale Operativo Criminalita Organizzata) di Roma e da altri reparti della GdF che hanno dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale DDA (Direzione Distrettuale Antimafia).
Nel corso della perquisizione in casa del Petrini i militari della Guardia di Finanza hanno rinvenuto in una busta 7mila euro in contanti e dalle immagini del video inviato in redazione potete rendervi conto di cosa realmente accadeva durante le indagini avviate nell’anno 2018.
Rocco Becce
Direttore Editoriale