Dopo quella di ieri, nel materano, anche nella mattinata di oggi, giovedì 5 marzo, un’altra operazione dei militari dell’Arma, questa volta del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, è stata portata a termine tra la Basilicata e Puglia, dopo un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza.
Sono 5 le persone accusate in concorso tra loro, di furti aggravati di auto, consumati o tentati, circa trenta, tra il 2018 e 2019, avvenuti nei comuni lucani di Melfi, Lavello, Rionero in Vulture, Barile e Rapolla.
Come informa un comunicato stampa inviato dal Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, tutto è stato scoperto dagli investigatori a seguito di un tentato furto accaduto a Barile, nel potentino, il 7 maggio del 2019, dove furono identificati due dei 5 indagati ed individuata l’autovettura utilizzata.
A finire agli arresti domiciliari 4 residenti in Puglia, a Cerignola, in provincia di Foggia e 1 in Basilicata, a Melfi, in provincia di Potenza, dopo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, con a capo il dott. Francesco Curcio, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Melfi, al comando del Capitano Carmine Manzi.
La banda, specializzata in furti di autoveicoli commessi decodificandone le centraline elettroniche, per eludere i sistemi di sicurezza “immobilizer”, anche con chiavi speciali, era ben organizzata, la base operativa era a Cerignola e gestita da due pregiudicati del posto, padre e figlio.
Rocco Becce
Direttore Editoriale