“Covi D’arte” è un progetto internazionale, ideato da Giancarlo Garribba e Nicola Vista, in collaborazione con Stefania Ormas, Kris Rizek e Luciana Rutigliano.
L’iniziativa artistica si propone di raccogliere, in un unico spazio, almeno per ora, soltanto virtuale, le opere e le performance di artisti nazionali e internazionali, pensate e realizzate all’interno del proprio “covo”, come viene definito dagli organizzatori, in questo particolare periodo legato all’emergenza “Covid–19“.
Le opere raccolte sui canali social, Facebook e Instagram, saranno selezionate da un’apposita giuria di esperti ed esposte in seguito, con il ritorno alla “normalità”, in una mostra da organizzare in Puglia per renderla, poi, itinerante.
Il progetto, di grande interesse culturale e artistico, prevede il coinvolgimento di appassionati di arte visiva che realizzino liberamente opere ispirate al nuovo modo di vivere e alle nuove abitudini che hanno stravolto la nostra quotidianità o che, semplicemente, riescono a trovare nell’attuale resilienza la giusta spinta alla creatività artistica.
https://m.facebook.com/covidarte/
Tra i partecipanti, anche Gino Cafarelli che, è già presente sulla pagina “Facebook” con una scultura in arenaria, misura 20×20, dal titolo “Pan–Demos” (dal greco, tutto il popolo).
L’opera, esprime una forte tensione drammatica, sulla sinistra la classica morte raffigurata con una vaga forma umana, dal cuore virulento, che con una falce colpisce indiscriminatamente, senza ingiustizie e favoritismi.
Sulla destra, come si evince dalle foto e dal video qui pubblicati, si trova una madre che protegge il suo bambino, nel simbolismo più arcaico della vita di ciascun individuo.
Il noto artista lucano, autodidatta, sposato e con due figli, impiegato in un’azienda privata, è nato in Basilicata, a Potenza, il 2 agosto del 1970 e la sua adolescenza la passa in provincia, a Pietrapertosa, nella sua città di origine, tra le “Dolomiti Lucane“, dove apprende le varie e antiche tecniche di lavorazione della pietra e del legno, che sono sempre presenti nelle sue opere, presepi e statue di qualsiasi dimensioni, pubblicate su libri e riviste specializzate di carattere nazionale.
Il materiale utilizzato da Cafarelli sono prevalentemente la roccia calcarea, il cui componente principale è rappresentato dal minerale calcite, la pietra arenaria, una roccia sedimentale composta di granuli dalle dimensioni medie di una sabbia, il legno di Abete e Acero e la corteccia di Cerro e Pino.
Rocco Becce
Direttore Editoriale