La politica è davvero molto strana nel nostro Paese.
Mentre i mega stipendi dei nostri tantissimi cari politici sono puntualmente accreditati mensilmente sui loro propri ricchi conti correnti, senza sgarrare di un solo giorno, si continua a non mantenere fede ai propri impegni presi con chi sacrifica la vita, non solo in questi giorni, nelle corsie degli ospedali e sulle ambulanze del “118“, in un’emergenza che per l’ennesima volta non ha portato nessuno di chi ci governa a capire certe situazioni di grande drammaticità.
Per i mancati pagamenti degli straordinari arretrati, dell’ALPI (Attività Libero Professionale) 2019 e dell’incentivazione del bonus previsto dal D.L. “Cura Italia“, in Basilicata, arriva una diffida formale all’ASP di Potenza dalla UIL-FPL, che ritiene gravissimo ed inaccettabile il mancato pagamento di alcune spettanze riguardanti gli straordinari svolti dai lavoratori a gennaio e febbraio scorso, questo a distanza di ben quattro mesi dalla loro effettuazione.
“Il mancato pagamento delle spettanze, che avevamo già previsto – viene spiegato in un comunicato stampa da Antonio Guglielmi e Raffaele Pisani e segnalato una settimana fa – è un chiaro sintomo di disorganizzazione che ci auguriamo possa adoperarsi immediatamente affinchè con la mensilità di maggio 2020 si saldino”.
“Nel frattempo – si aggiunge – i lavoratori si prestano con senso del dovere alle esigenze straordinarie perchè sono consapevoli che svolgono un’attività di primaria importanza rivolta a persone in stato di bisogno, ma è doveroso che l’azienda rispetti i dipendenti pagando loro quanto previsto dal contratto e nei tempi dovuti. Oltre al mancato rispetto contrattuale, vi è anche un comportamento irrispettoso nei confronti dei lavoratori che non sono stati neppure “ristorati” delle spettanze previste, considerato il particolare momento legato all’emergenza per il contrasto alla diffusione dell’infezione da “Covid–19” e per quanto è stato fatto per garantire l’assistenza sanitaria”.
La sigla sindacale, infine, ribadisce la richiesta di soddisfare le legittime aspettative dei dipendenti e di attivarsi in tutte le sedi per difendere i diritti dei lavoratori, così, fortemente danneggiati in questa occasione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale