Dopo la conferenza stampa in diretta tv di ieri sera, domenica 26 aprile, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, nessuno si aspettava un discorso di quel tipo, forse per chi si attendeva, invece, già l’uscita da casa per sempre, nonostante che in giro, ovunque, ci sia davvero molta gente.
Basti pensare che, nonostante i controlli delle forze dell’ordine, le autovetture, un pò ovunque, in giro per l’Italia, sono tante nelle strade cittadine, sopratutto nei giorni in cui sono aperti i supermercati, ed è proprio in una di queste attività commerciali, in Basilicata, a Potenza, una donna, nei giorni scorsi, è stata vista entrare per oltre 10 volte in poche ore.
E non parliamo della clientela, molti senza guanti e mascherina.
La “Fase 2“, tanto preannunciata nelle scorse settimane, al via dal prossimo 4 maggio, è sicuramente una falsa partenza, ma obiettivamente giusta, anche perchè non vi è altra soluzione.
Si chiede di riaprire le chiese, i bar, le pizzerie, i ristoranti, i teatri e anche le discoteche, oltre alle spiagge.
Ma, sinceramente, chi entrerebbe in un locale o in un luogo affollato?
Si sta lavorando anche a questo e, nei prossimi giorni, si vedrà, ma non dovremmo sacrificare ciò fatto sino ad oggi.
15 sono le persone che, invece, con tutte le massime accortezze, potranno essere presenti ad eventuali funerali o qualcuno a trovare, per un saluto solo ai propri stretti familiari.
Quindi, il “distanziamento sociale” è l’unica arma in nostro possesso contro un possibile rischio di contagio.
Gli ultimi dati in Basilicata sono molto confortanti, al contrario di altre regioni sopratutto del Nord, dove, purtroppo, le persone, di ogni età, continuano a morire, mentre gli esperti dicono che è ancora lontana la fine del “lockdown“.
Molto probabilmente non si è ancora capito bene in che situazione ci troviamo e ora lo ricordiamo con le cifre delle vittime in questa emergenza sanitaria mondiale “Covid–19“, senza citare i dati che riguardano l’estero che sono ancora più impressionanti a causa dei lunghi ritardi di blocco decisi dai vari Governi.
Ad oggi, da dati ufficiali del Ministero della Salute, in Italia, sono 199.414 i casi totali dall’inizio della pandemia, 105.813 le persone attualmente positive, 26.977 i deceduti e 66.624 i guariti.
In Basilicata, da dati della task force regionale, ad ora, 25 sono i morti, 217 i contagiati, 64 le persone ricoverate, tra cui 7 in terapia intensiva, 153 in isolamento domiciliare e 124 i guariti.
Per tutte le maggiori informazioni legate a questa emergenza, potete consultare il link del Ministero della Salute qui pubblicato, mentre il consiglio spassionato è di “restare a casa“, dove sicuramente non si rischia il contagio.
Per tutte le altre informazioni potete andare sul link qui pubblicato.
Sulle attività commerciali ancora chiuse e in grande difficoltà in questo momento, e i tanti cittadini in povertà, non solo in Basilicata, questo è invece un dramma che dovrebbe farsi carico i nostri politici nazionali e regionali che, a dir la verità, se la vogliamo dire tutta, sino ad oggi, poco hanno fatto insieme alle loro lobby bancarie, che, in tante, si sono rifiutate anche di concedere il prestito di 25mila euro, deciso dallo Stato negli ultimi giorni.
Forse, inoltre, bastava un piccolo segnale per il blocco dei fitti e del pagamento di alcune utenze, non per una vita, ma anche per qualche mese, in attesa della ripresa totale.
Ma questo, ad ora, non è avvenuto.
Per incassare anche una piccola somma in pagamento, le leggi vietano l’accredito su di un proprio conto corrente o sulla PostePay, quindi un Paese pieno di problematiche in tutti i sensi, in un momento dove si dovrebbe semplificare il tutto.
Non parliamo dei DIP (Dispositivi di Protezione Individuale) che ancora non sono reperibili.
Insomma una tragedia per ogni situazione, in un Paese allo sbando totale, dove, invece, una parte politica vuole farci uscire dalle nostre abitazioni ed io mi domanderei del perchè.
Meno male che, invece, in tutto questo caos, non manca la solidarietà, tanta!
Rocco Becce
Direttore Editoriale