Le attività dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Potenza proseguono anche in questo momento, con i luoghi di aggregazione inaccessibili, le attività sospese e la socialità interrotta a causa dell’emergenza sanitaria “Covid–12”
L’associazione sente la responsabilità forte di assumersi un impegno, anche in questa situazione in cui tutti “restiamo a casa”.
L’obiettivo è di restare vicino ai ragazzi con sindrome di Down per dar loro un segnale di normalità e continuare a sviluppare e ad esercitare competenze ed autonomie.
In questo momento di grande difficoltà per tutti, l’impegno non si ferma qui, grazie anche agli operatori di Potenza, Villa d’Agri e Lauria, dove le attività continuano e vengono utilizzati strumenti diversi che il web mette a disposizione, sviluppando anche nuove competenze.
Con l’ausilio delle piattaforme web, come Zoom–Meeting, Facebook e WhatsApp, i ragazzi si uniscono contemporaneamente, riuscendo a mantenere un buon livello di socializzazione, con l’obiettivo di rimanere connessi tra loro e proseguire i progetti iniziati insieme.
Ogni settimana gli operatori propongono delle attività ai ragazzi che si raccontano e cucinano a distanza, dolci, piatti per la famiglia o la merenda, realizzando lavori da condividere con gli amici di sempre.
A distanza, prosegue il corso di Teatro, con l’obiettivo di acquisire piccole tecniche attraverso il gioco e la presenza di giovanissimi attori già conosciuti al pubblico regionale, grazie ad eventi svoltisi anche nel capoluogo lucano, come da link qui pubblicati.
Un modo per esternare i propri sentimenti è anche la fotografia.
Infatti, ai ragazzi è stato chiesto di scattare alcune foto che rappresentino la loro vita in questi giorni di emergenza.
Non è semplice per nessuno cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita, capirne le motivazioni e responsabilizzarsi per rispettare regole comuni.
Grazie alle famiglie e al lavoro degli attenti operatori, alla loro professionalità e dedizione, i ragazzi supereranno anche questo periodo,
sempre più coscienti e con la consapevolezza che la vittoria su questa emergenza avverrà anche grazie al loro comportamento.
“Anche questo, è un passo per la reale inclusione. Quest’anno scolastico si sta svolgendo in maniera nuova per tutti e con tutta probabilità si concluderà anche “a distanza”. Gli alunni con disabilità, più degli altri, risentiranno pesantemente della sospensione delle attività didattiche in presenza, non solo a livello di apprendimenti, ma anche per gli aspetti di socializzazione e di relazioni interpersonali concrete che sono venute a mancare e che sono assolutamente fondamentali per la crescita delle persone con sindrome di Down”.
A segnalarlo, in una nota stampa inviata in redazione, è Carmela De Vivo, presidente dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Potenza.
“Durante tutta questa prima fase della piena emergenza, la cosiddetta fase 1 – aggiunge De Vivo – il Comune di Potenza ha scelto, però, di interrompere, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, il prezioso lavoro degli assistenti alle autonomie ed alla comunicazione (Aec) che avrebbe dovuto supportare ed integrare la didattica a distanza, anche mediante l’uso di ausilii, la personalizzazione dei software didattici e l’integrazione con il gruppo classe. Di fatto le esigenze degli alunni con disabilità e in particolare quelli con disabilità intellettiva sono state completamente ignorate. L’attività degli assistenti alla comunicazione non è solo quella di sostegno alla didattica ma è anche e soprattutto un’attività incentrata sul favorire l’integrazione e la relazione mediando con la famiglia, la scuola, i compagni. Così, come indicato da Dario Ianes, Professore di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Bolzano e co-fondatore del “Centro Studi Erickson” di Trento, in tempi di didattica a distanza che vede “tre filoni di lavoro, sui tre contesti di apprendimento classici: scuola, compagni e famiglia, tutti, in realtà potenziabili, anche da remoto, in cui l’Aec può incidere e fare qualcosa per gli ambiti, anche in questa situazione eccezionale”.
“Nella nostra realtà comunale, purtroppo – conclude la presidente De Vivo – le famiglie sono state lasciate sole, a dover garantire l’attività di studio, sostegno e tempo libero, in una situazione di limitata mobilità. Altre città hanno fatto in modo che il supporto degli Aec fosse mantenuto integro mutando solo la modalità di erogazione. Alla luce di tutto ciò, ci auguriamo che gli assessori competenti diano al più presto risposte adeguate in tal senso, ripristinando fin da subito il servizio”.
Tutte le iniziative in programma, potrete trovarle sui link qui pubblicati:
https://m.facebook.com/AssociazioneItalianaPersoneDownOnlusPotenza/?locale2=it_IT
Redazione