In queste ultime ore è grande la preoccupazione per la “Fase 2“, dove a breve, a partire dal prossimo 4 maggio, vi sarà una nuova fuga dal Nord verso il Sud, quasi come quelle avvenute lo scorso marzo.
Infatti, nell’ultimo D.P.C.M sul “Coronavirus“, questo potrà avvenire, in virtù di compravate esigenze lavorative, di salute o per tornare al proprio domicilio e sono tanti gli studenti che sono rimasti bloccati in questi mesi.
Una scelta sbagliata, sotto il mio modesto punto di vista e dei massimi esperti che avvertono “sarebbe di una gravità unica se accadesse ciò avvenuto lo scorso marzo, dopo pochi minuti dall’annuncio del “lockdown” da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte“.
Un tragico evento incontrollabile che con le immagini di assalti a treni, aerei e bus, sopratutto nel percorso che da Milano portava a Napoli, ha sorpreso e indignato l’intero Paese, causando, sino ad oggi, contagi e decessi anche in Basilicata e al Sud.
Treni, bus e i pochi aerei nella tratta Milano-Napoli sono stati già presi d’assalto e Trenitalia ha già raddoppiato i convogli, promettendo la massima attenzione sul “distanziamento sociale”.
Ma basterà?
È la domanda che in tanti si pongono, mentre è caos tra i politici che ci governano soltanto a modo loro, perchè in tanti, invece, di ridursi i propri mega-stipendi o indirizzare le loro lobby bancarie ad aiutare i più bisognosi e le varie attività commerciali, pensano a tutt’altro.
Mancano ovunque le mascherine e i vari DIP (Dispositivi di Protezione) e i prezzi sono anche arrivati alle stelle, mentre crescono le “fake news” e confusione tra gli esperti, ben pagati, in tv e sui social network.
Intanto, mentre anche i ricchi piangono, le bollette da pagare di ogni tipo, compreso le multe, sono già arrivate puntuali e da pagare.
A Potenza, invece, il sindaco della città, Mario Guarente, della “Lega“, ordina di aprire i cimiteri dal prossimo 4 maggio, questo solo per mettere in giro altre persone senza alcun controllo, in un momento di grande emergenza, purtroppo non terminata, che ha causato una grave crisi economica e finanziaria che sta travolgendo tutti i settori della produzione e del lavoro.
Ricordiamo anche che ad oggi, mercoledì 29 aprile, sono 201.505 i casi totali dall’inizio della pandemia e tra questi 105.205 positivi, 27.359 i deceduti e 68.941 i guariti, tra cui 2.091 nuovi casi positivi e 382 deceduti.
Con questo, c’è poco da stare allegri e più che pensare alla riapertura delle attività commerciali opterei per degli aiuti concreti che nessuno ha pensato sino ad oggi e al buon senso dei cittadini.
Rocco Becce
Direttore Editoriale