Per tentata estorsione e danneggiamento, con l’aggravante del metodo mafioso e detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo, in Basilicata, a Policoro, in provincia di Matera, un arresto è stato eseguito dai Carabinieri della locale Compagnia, guidata dal Capitano Chiara Crupi.
Si tratta del 49enne D.G., del posto, ora rinchiuso nel carcere di Matera.
L’uomo è stato fermato oggi, a conclusione di indagini coordinate dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), presso il Tribunale di Potenza, come informa una nota stampa a firma del Procuratore Distrettuale, dott. Francesco Curcio, nella foto, mentre le investigazioni proseguono e sono suscettibili di ulteriori sviluppi ai fini dell’identificazione di eventuali complici.
L’indagato, è ritenuto gravemente indiziato di un tentativo di estorsione e ad un grave atto intimidatorio avvenuto intorno alle ore 21.00, lo scorso 26 gennaio, nei confronti di un notaio 39enne del luogo.
Le indagini, svolte dai militari dell’Arma, sono state condotte attraverso investigazioni tradizionali, escussione di testimoni, intercettazioni ed hanno portato, in tempi rapidi, ad individuare l’autore della tentata estorsione.
Il fatto contestato, per le sue efferate modalità, ha suscitato giustificato allarme in quanto l’azione è stata commessa attraverso un attacco armato, eseguito presso lo studio notarile.
Furono sparati diversi colpi di arma da fuoco, di sabato sera, all’indirizzo del portone d’ingresso e dell’insegna dello studio del professionista, per fortuna senza coinvolgere nessuno, in una zona abbastanza frequentata.
Il movente sembra sia legato all’acquisto da parte del notaio, ad un’asta giudiziaria, di una villa situata a Tursi, in località Pane e Vino, di proprietà della famiglia dell’arrestato che, pretendeva non solo la restituzione dell’immobile, ma senza corrispondere al professionista neanche il prezzo pagato, a suo tempo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale