A seguito di indagini dirette dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura di Potenza, V.P., un 52enne di origine siciliana, legato ad esponenti della criminalità organizzata operante a Gela, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari durante un’operazione condotta dalla Polizia di Stato della Sezione Criminalità organizzata della Squadra Mobile di Potenza e delle Sezioni di Milano e Brescia.
Inoltre, nelle ultime ore, è stato disposto anche un sequestro preventivo di 62.179.00 euro e perquisita una società con sede in Lombardia, a San Donato Milanese, in provincia di Milano e l’abitazione di un cittadino di origine albanese.
L’indagato, accusato per i reati di cui agli artt.629 c.p. e 10-12 e 14 legge 497/1974 – 416 bis 1 cp (aggravante dal cd. metodo mafioso), acquisendo una posizione monopolistica nel settore dell’impiego e di reclutamento della mano d’opera impegnata in attività costruttive in Basilicata, in Val d’Agri, è risultato gravemente indiziato di aver posto in essere un’attività estorsiva, stabile, duratura e sistematica, nei confronti degli operai di una società, impiegati per la costruzione del “Centro Oli” della compagnia petrolifera “Total“, presso la contrada Temparossa, di Corleto Perticara, in provincia di Potenza.
L’uomo, approfittando della sua qualifica di addetto alla gestione del personale ed utilizzando metodi intimidatori, costringeva, anche con l’uso di armi, gli operai, quasi tutti suoi conterranei, a versargli mensilmente, ogni volta che ritiravano lo stipendio, una consistente somma di denaro per la loro assunzione.
L’attività investigativa ha riguardato anche altre due persone indagate per aver compiuto una serie di atti negoziali al trasferimento fraudolento di beni, in realtà riconducibili proprio all’arrestato, che nelle more dell’adozione del provvedimento del Gip ha spostato la sua residenza nel capoluogo lombardo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale