Un’operazione contro la malavita organizzata, denominata “Paride“, coordinata dalla DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura della Repubblica potentina è stata portata a termine nelle ultime ore in Basilicata da circa 150 agenti della Polizia di Stato.
29 sono le ordinanze di custodia cautelare eseguite all’alba di oggi, mercoledì 1 luglio.
8 persone sono finite in carcere, 11 ai domiciliari e 10 all’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Tutti i coinvolti sono elementi di spicco della criminalità organizzata operanti nel materano, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti, oltre che di detenzione illegale di armi di provenienza illecita, munizionamento, materiale esplodente ed altri gravi delitti.
Gli investigatori della Sezione Criminalità Organizzata di Potenza e della Squadra Mobile di Matera, coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine “Basilicata” e del personale del Commissariato di P.S. di Melfi hanno effettuato anche 42 perquisizioni personali e domiciliari, con l’ausilio di unità cinofile, in collaborazione con i Reparti Prevenzione Crimine “Puglia”, “Campania”, “Lazio” e “Calabria” e delle unità cinofile di Nettuno, Napoli e Vibo Valentia, con la copertura aerea di un elicottero del “Reparto Volo” di Reggio Calabria.
Nella massima sicurezza, i particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è svolta durante la mattinata, presso la Procura della Repubblica potentina.
Erano presenti il Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, il pm, dott.ssa Anna Gloria Piccininni, il Capo della Squadra Mobile, dott. Donato Marano, il Commissario, dott. Antonio Mennuti, il Vice Questore Aggiunto, dott. Luigi Vessio e l’Isp. Sup., dott. Michele Giampetruzzi.
Le misure cautelari hanno interessato i territori lucani di Matera, Bernalda, Policoro, Montescaglioso, Scanzano Jonico, Pisticci, Altamura e di Manduria, in Puglia, in provincia di Taranto, oltre che in Campania, a Capaccio Scalo, una borgata del comune di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, oltre ad un residente, in Emilia Romagna, ad Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna.
Questo è il materiale rinvenuto durante le perquisizioni e posto sotto sequestro:
1,2 kg. circa di cocaina; 2,7 kg. circa di hashish, suddivisi in 27 panetti; 125 grammi di marijuana; 2 fucili da caccia; 5 pistole revolver e semiautomatiche; circa 5mila proiettili di vario calibro; 2 kg. 4,5 di materiale esplodente, costituito da diversi ordigni e manufatti esplosivi, completi di miccia.
Oltre al territorio di Bernalda, divenuto col tempo una delle più importanti piazze di spaccio della Basilicata, con la presenza anche di malavitosi della zona e della Puglia e Campania, l’organizzazione, facente capo a V.P., vedeva la propria operatività estesa anche ai comuni materani di Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Miglionico, Calciano e Valsinni.
Il sodalizio criminale, oltre ad avere rapporti d’affari con rifornitori stranieri, per lo più albanesi, che erano in grado di procurare elevate quantità di stupefacente, sino a 2 chilogrammi al giorno, aveva relazioni con tutti i maggiori clan del metapontino, riuscendo, però, a mantenere una vera e propria equidistanza.
Nel corso dell’attività, condotta anche mediante la registrazione di immagini di telecamere, sono stati monitorati e successivamente riscontrati centinaia di episodi di spaccio.
È stato rilevato che, tra le centinaia di consumatori che si rifornivano dal gruppo, il cui epicentro era Bernalda, molti erano persone insospettabili, padri di famiglia, con il “vizietto” della droga, arrivati persino a prosciugare tutti i propri risparmi pur di acquistarla, lasciando addirittura in pegno, ai pusher, le proprie carte di credito, assegni, gioielli, documenti personali e patenti di guida.
Il volume degli affari del gruppo si aggirava intorno ai 120mila euro al mese, con acquisti all’ingrosso da fornitori albanesi o marocchini, e una vendita al dettaglio che si realizzava attraverso una capillare rete di pusher che agivano non solo nel territorio di Bernalda, ma anche in altri comuni del materano.
Il gruppo era in grado di acquistare con denaro in contante le partite di stupefacenti e di ottenere pertanto condizioni di acquisto più favorevoli sul mercato.
Nelle abitazioni di 5 degli arrestati, sono state rinvenute e sequestrate all’incirca 32mila euro in contante, che per l’attività lavorativa svolta e il reddito dichiarato a fini fiscali, appariva del tutto ingiustificata.
A casa di un cittadino albanese arrestato, sono stati rinvenuti ben 27mila euro, in contanti, divisi in mazzette e banconote di vario taglio, conservati nel comodino della camera da letto.
Questi sono i nomi dei presunti colpevoli, raggiunti dalle misure cautelari:
1) V.P., di anni 47, di Bernalda (Mt), detenzione in carcere;
2) S.S., di anni 53, di Policoro (Mt), detenzione in carcere;
3) K.B., di anni 55, di Bernalda (Mt) detenzione in carcere;
4) J.B., di anni 28, di Bernalda (Mt), detenzione in carcere;
5) V.C., di anni 33, di Montescaglioso (Mt), detenzione in carcere;
6) F.K., di anni 35, di Altamura (Ba), detenzione in carcere;
7) G.P., di anni 46, di Montescaglioso (Mt), detenzione in carcere;
8) A.R., di anni 36, Bernalda (Mt), detenzione in carcere;
9) S.D., di anni 55, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
10) B.C., di anni 57, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
11) V.L.C., di anni 30, di Bemaida (Mt), arresti domiciliari;
12) A.T., di anni 66, di Pomarico (Mt) arresti domiciliari;
13) G.A., di anni 32, di Policoro (Mt), arresti domiciliari;
14) S.C., di anni 30, di Bernalda (Mt), arresti domiciliari;
15) E.C., di anni 35, di Matera, arresti domiciliari;
16) L.R.I., di anni 23, di Policoro (Mt), arresti domiciliari;
17) G.P., di anni 54, di Manduria (Ta), arresti domiciliari;
18) G.S., di anni 32, di Scanzano Jonico (Mt), arresti domiciliari;
19) D.S., di anni 33, di Pisticci (Mt), arresti domiciliari;
20) Y.A., di anni 30, di Capaccio Scalo (Sa), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
21) D.D., di anni 45, di Ozzano dell’Emilia (Bo), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
22) M.D., di anni 44, di Matera, obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.; .
23) B.D.M., di anni 33, di Bernalda (Mt), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
24) D.D., di anni 43, di Bernalda (Mt), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
25) P.D., di anni 38, di Pomarico (Mt), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
26) G.L., di anni 38, di Policoro (Mt), 2 obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
27) M.L., di anni 22, di Pisticci (Mt), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
28) U.F.M., di anni 21, di Policoro (Mt), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.;
29) S.R., di anni 37, di Bernalda (Mt), obbligo di dimora e presentazione quotidiana alla P.G.
Rocco Becce
Direttore Editoriale