Picchia la sua compagna, che lo denuncia alla Polizia di Stato, e finisce ai domiciliari, per maltrattamenti, con le aggravanti di aver commesso il fatto per futili motivi e alla presenza dei figli minori.
È accaduto in Basilicata, a Bernalda, in provincia di Matera.
L’attività investigativa era stata avviata lo scorso mese di giugno, dopo che la donna, una 28enne, stanca delle continue violenze e soprusi, del compagno, un italiano 40enne, che si ripetevano da circa tre anni, si era rivolta al Commissariato di P.S. di Pisticci.
Il violento, già noto per fatti specifici e di droga, oltre a voler visionare il suo cellulare e averla tentata di aggredire con un taglierino e schiaffeggiata e presa a calci più volte, si era accanito anche contro i suoi genitori che li aveva minacciati di morte.
In un’occasione, dopo averla minacciata, le aveva gettato addosso dell’acido procurandole bruciore e un eritema alle gambe.
Un’altra volta, dopo averla colpita al volto con diversi pugni, le aveva stretto attorno al collo uno strofinaccio, come per strangolarla, lasciandole addosso i segni.
L’ultimo episodio, quello che ha indotto la donna, spaventata, a chiedere aiuto e protezione alla Polizia di Stato, quando, accecato ancora una volta dalla gelosia, l’aveva minacciata con un coltello da cucina puntandoglielo al collo, con l’avvertimento che quella sarebbe stata l’ultima sua sera.
Rocco Becce
Direttore Editoriale