In quest’Italia non si finisce mai di meravigliarsi di ciò che accade.
Una donna di 95enne viene violentata in Puglia, a Grottaglie, in provincia di Taranto e l’autore finisce in manette in poche ore.
Si tratta di un 33enne e a comunicarlo è la Questura di Taranto.
L’uomo, un pregiudicato del posto, responsabile del reato di violenza sessuale e privata, è stato tratto in arresto oggi, lunedì 3 agosto.
Ad eseguire il fermo, dopo un’indagine lampo meticolosa, gli agenti dell Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Grottaglie che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Taranto, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
La brutta storia è incominciata all’alba, quando il personale del Commissariato di Grottaglie ha raggiunto l’anziana che, poco prima, aveva chiamato il 113 riferendo di essere rimasta vittima di una violenza sessuale.
La signora, ha raccontato ai poliziotti che, intorno alle ore 5.00, si era svegliata di soprassalto in quanto qualcuno stava bussando insistentemente alla porta.
Pensando si trattasse del figlio, appoggiandosi al deambulatore, si è alzata dal letto per andare ad aprire la porta.
Si trattava, invece, di uno sconosciuto che, in jeans e maglietta bianca, simulando un malore le ha chiesto un bicchiere d’acqua.
La donna si è prodigata per soccorrerlo andando in cucina a prendere una bottiglia d’acqua.
Al suo ritorno, il giovane ha assunto un atteggiamento minaccioso.
Dopo aver rifiutato di bere, ha preteso di entrare in casa.
Alle resistenze della donna, l’ha spinta facendola cadere violentemente per terra e poi, dopo essersi denudato, le ha usato violenza.
Iniziando ad urlare e, nonostante le percosse ricevute, è riuscita a richiamare la vicina di casa, che udendo le urla disperate, si è precipitata in casa sorprendendo l’aggressore che, in pochi attimi, si è rivestito e dato alla fuga.
I poliziotti, dopo essere arrivati immediatamente sul posto, hanno avviato le indagini che, anche grazie all’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza in zona, ha consentito di ricostruire la dinamica dell’episodio giungendo in poco tempo all’identificazione del violento, già noto alle forze dell’ordine, che dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere del capoluogo jonico.
Rocco Becce
Direttore Editoriale