“Mi pregio comunicare ai signori in indirizzo, la mia decisione di rimettere il mandato di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio CO.TR.A.B. a far data dal 28 agosto 2020. Tale decisione scaturisce dalla violenta campagna di stampa a seguito del recente rinnovo della predetta carica. Per la serenità del lavoro da affrontare in questo delicato momento da parte del Consorzio ritengo la mia decisione la più consona agli interessi del Consorzio medesimo e delle imprese tutte aderenti”.
È questa la lettera, di dimissioni di Giulio Ferrara, inviata oggi, venerdì 28 agosto, al presidente del collegio sindacale, ai consiglieri di amministrazione ed ai rappresentanti legali delle imprese aderenti al Consorzio Trasporti Aziende Basilicata che gestisce il TPL (Trasporto Pubblico Locale) per le province di Matera e Potenza.
Quindi, dopo giorni di dure polemiche, da parte di politici ed associazioni varie, finalmente sono arrivate le dimissioni che in tanti avevano richiesto.
Una notizia seguita a livello nazionale che, comunque ci dovrà far riflettere del perchè l’incarico è stato dato ancora una volta ad una persona condannata con sentenza definitiva, per abusi sessuali su di una dipendente che, tra l’altro, ancora lavorava negli stessi ambienti della persona lesa.
In merito, ecco le dichiarazioni del presidente della Regione Basilicata, dott. Vito Bardi.
“Anche se in ritardo, ha prevalso il buon senso ed è del tutto evidente che motivi di opportunità avrebbero dovuto suggerire alle aziende private che formano il Consorzio di evitare che un condannato in via definitiva, per un reato grave contro la persona, fosse eletto quale loro rappresentante.
È evidente, pure, che la Regione non ha nessun potere se non quello di stigmatizzare il fatto che una persona che ha subìto una condanna secondo legge e che, quindi, non ha più i requisiti di onorabilità sia stato messo a capo del CO.TR.A.B.
C’è un palese vuoto normativo a cui il Parlamento e il governo devono porre rimedio, non avendo la giunta, purtroppo, nessun titolo in materia.
Le polemiche, di queste ultime ore, sul ruolo dell’esecutivo regionale, sono prive di fondamento, perchè è evidente che abbiamo subìto la nomina che attiene alla competenza di soggetti privati.
Aspettando una norma che chiarisca definitivamente che i condannati per reati gravi non possano accedere a cariche di interesse pubblico, il governo regionale ritiene che era nell’interesse del Consorzio rimodulare la scelta già fatta”.
Redazione