Non sarà sicuramente la prima volta che accade, ma in questa occasione, a due cittadini di Matera, è andata proprio male.
Infatti, sono stati denunciati dopo essere stati sorpresi a fotografare il proprio voto elettorale.
È accaduto durante la mattinata di oggi, domenica 20 settembre.
In occasione delle consultazioni elettorali amministrative e referendarie, personale della Digos della locale Questura, ha denunciato alla competente Autorità Giudiziaria due persone del posto, di 57 e 54 anni, per aver introdotto all’interno della cabina elettorale il proprio cellulare.
È un vecchio trucchetto per dimostrare il proprio voto a chi promesso.
In entrambi i casi, in plessi scolastici diversi, all’interno della sala della votazione, si è udito il clik del cellulare, mentre gli indagati erano all’interno della cabina per esprimere il proprio voto.
Immediatamente è intervenuto il personale della Polizia di Stato che ha constatato ciò avvenuto.
Era stata fotografata la propria espressione di voto sulla scheda elettorale.
Gli agenti hanno, così, proceduto al sequestro del cellulare e nel primo caso anche della scheda elettorale.
Nel secondo caso la scheda non è stata possibile sequestrarla perchè era stata già imbucata nell’urna.
Si ricorda a tutta la cittadinanza che ai sensi dell’art.1 del D.L n.49 del 1° aprile 2008, convertito nella legge n. 96 del 30 maggio 2008, costituisce reato non solo fotografare la propria espressione di voto, ma anche portare con se, all’interno della cabina elettorale, cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini.
A questo punto, considerato che si vota ancora sino a domani, l’invito, anche in altre occasioni, è quello di lasciare il proprio telefonino a casa, in auto, oppure di consegnarlo, momentaneamente, al Presidente dell’Ufficio elettorale di sezione, in attesa di espletare la propria espressione di voto.
A segnalarlo, in un comunicato stampa inviato in redazione, la Questura di Matera.
Rocco Becce
Direttore Editoriale