Il miele lucano continua a distinguersi e a conservare un posto di rilievo nel panorama nazionale, portando a casa successi e premi importanti.
È ciò avvenuto alla 40esima edizione del concorso nazionale “Tre Gocce d’Oro 2020 – Grandi Mieli d’Italia”, organizzato dall’Osservatorio Nazionale del Miele.
L’evento, utile alla selezione dei migliori mieli di produzione nazionale, si è svolto nei giorni 5 e 6 settembre, in Emilia Romagna, a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna.
“È con soddisfazione – ha dichiarato per l’occasione, l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli – che anche quest’anno ben 17 sono i mieli lucani premiati, 11 nella provincia di Matera e 6 in quella di Potenza, per diverse categorie, dai millefiori a quelli uniflorali e ad altri ottenuti con il metodo di agricoltura biologica”.
Di questi, 1 è stato premiato con le “Tre Gocce d’Oro”, il più prestigioso dei riconoscimenti, 8 premiati con le “Due Gocce d’Oro” e 8 con “Una Goccia d’Oro”.
“È senza alcun dubbio un risultato eccellente – ha spiegato Fanelli – per il settore apistico lucano, un riconoscimento di assoluto prestigio in quanto basato su di una rigorosa valutazione che comprende un’attenta analisi sensoriale, svolta da esperti nazionali e supportata da approfondite indagini fisico-chimiche, che anche quest’anno hanno fatto emergere un patrimonio lucano di eccellenza, sia sul piano del gusto che della salubrità e della naturalità. Questo, grazie all’impegno ed alla dedizione dei nostri apicoltori la cui lavorazione segue ormai da oltre 30 anni metodi tradizionali legati al territorio. Prodotto nell’intera regione il miele lucano gode dell’elevata qualità degli ecosistemi e degli agroecosistemi presenti sul territorio nonchè delle numerose essenze arboree e floreali che rendono possibile un variegato repertorio mellifero. Alle api il merito di produrre un ottimo miele, ma anche di restituire nel loro prodotto l’immagine di una corretta gestione del territorio in termini di biodiversità e di salubrità”.
Redazione