Per indebita percezione del reddito di cittadinanza, in Basilicata, tra Matera e provincia, 31 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria competente.
Le città interessate alle indagini sono state, oltre a Matera, Pisticci, Ferrandina, Marconia e Irsina.
Le persone coinvolte, in linea di massimo, hanno ottenuto un sussidio che non spettava.
Infatti, è risultato che i beneficiari avevano entrate finanziarie, possedevano beni immobili ed auto o comunque non avevano i requisiti previsti per legge.
Tutti, sono stati anche segnalati alla Direzione Provinciale dell’INPS di Matera affinchè sia loro revocata l’erogazione del beneficio ed attivata la procedura di recupero delle somme che hanno fin qui ricevuto che ammonta a 184mila euro.
Le prime indagini sono state svolte a Pisticci, Ferrandina e Marconia, dove i Carabinieri delle locali Stazioni, nell’ambito di specifici controlli, hanno denunciato in stato di libertà cittadini di nazionalità italiana, marocchina, rumena ed ucraina che al fine di ottenere indebitamente il beneficio hanno redatto autocertificazioni contenenti dichiarazioni non veritiere relative al possesso del permesso di soggiorno di lunga durata o alla residenza in Italia da almeno 10 anni, così come richiesto dalla legge.
In aggiunta, 2 coinvolti sono risultati proprietari di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, immatricolati per la prima volta nei 2 anni antecedenti la presentazione della domanda.
I redditi percepiti si riferiscono agli anni 2019/2020, per un danno erariale accertato di circa 150mila euro.
Anche ad Irsina i Carabinieri della locale Stazione hanno smascherato 3 cittadini del posto che percepivano illecitamente il reddito di cittadinanza.
Le indagini hanno consentito di accertare che tutti gli interessati, presentando documentazioni false presso la Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. di Matera, hanno illecitamente percepito il reddito di cittadinanza intascando somme complessive per 34mila euro circa, nonostante fossero sottoposti a misure cautelari o detentive.
In particolare, uno di loro si era sottratto ad un provvedimento cautelare in carcere emesso dal Tribunale – Ufficio G.I.P. di Matera, perchè gravemente indiziato di violenza sessuale ed era fuggito in Romania, dove poi è stato arrestato in esecuzione di un mandato di arresto europeo ed estradato in Italia.
Infine, a Matera, i militari hanno denunciato un 45enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, poichè nella documentazione presentata, al fine di ottenere il reddito di cittadinanza, aveva inserito false dichiarazioni inerenti la propria situazione familiare e patrimoniale.
Aveva, infatti, dichiarato che nel proprio nucleo familiare era ancora presente l’ex moglie, dalla quale invece è separato già da diversi mesi, falsità che comportava la rappresentazione di una situazione economica personale di maggiore indigenza al fine di percepire un reddito di cittadinanza più consistente.
In questo caso, però, come informato in un comunicato stampa inviato in redazione, l’uomo è stato scoperto prima che potesse iniziare a percepire il beneficio.
Marianna Di Ciancia