In Basilicata, a Melfi, in provincia di Potenza, un fermo è stato portato a termine dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, alla guida del Capitano Carmine Manzi.
A finire in carcere, in flagranza di reato, un 35enne del posto.
L’uomo, ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, nella tarda mattinata di domenica scorsa, intorno alle 12.30, durante un controllo, ha aggredito con calci e pugni un militare, colpendo anche il collega, intervenuto per contenere solo parzialmente la furibonda azione.
Il tutto è avvenuto dopo che l’arrestato, già conosciuto alle forze dell’ordine, uscito da un condominio, con un gesto repentino, si è disfatto di due piccoli involucri contenenti due dosi di cocaina che aveva in tasca.
L’aggressore è riuscito a raggiungere la propria autovettura e si è dato alla fuga.
Dopo essere riuscito a percorrere solo pochi metri, è stato intercettato da una seconda pattuglia, chiamata in rinforzo.
Costretto a fermarsi, il fuggitivo sceso dal veicolo e, in perdurante stato di alterazione, si è scagliato con estrema violenza anche contro gli altri due militari, che, poi, sono riusciti definitivamente a bloccarlo.
In conseguenza delle lesioni riportate, di varia entità, i Carabinieri hanno dovuto far ricorso alle cure mediche presso il locale “Pronto Soccorso“.
Per il violento, oltre, alla segnalazione alla Prefettura di Potenza, come assuntore di stupefacenti, anche il ritiro della patente di guida.
Rocco Becce
Direttore Editoriale