Nelle ultime ore, si è conclusa con successo un’operazione di Polizia condotta dagli agenti della Squadra Mobile di Livorno.
Nella giornata di ieri, giovedì 3 dicembre, G.G., il 40enne nato in Toscana, a Pisa, noto alle cronache per essere il compagno di V.F., la ragazza inizialmente creduta scomparsa, ma, in realtà, collocata in una struttura protetta proprio perchè sottoposta ai suoi maltrattamenti, è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato e condotto in Basilicata, nel carcere di Melfi, in provincia di Potenza.
Questo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Livorno, all’esito di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile livornese e coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
L’uomo è gravemente indiziato di aver sottoposto la donna a maltrattamenti e lesioni aggravate e continuate, da giugno ad ottobre scorso, quando, a seguito dell’ennesima aggressione, la giovane aveva riportato lesioni con prognosi di 25 giorni ed era stata messa in protezione.
Nonostante che la vittima, per paura, avesse dichiarato di aver subito un’aggressione da parte di ignoti, la Procura della Repubblica di Livorno aveva intuito potesse esserci una realtà diversa ed aveva incaricato la Polizia di Stato di andare a fondo alla vicenda.
Le indagini degli investigatori, hanno fatto, invece, emergere un quadro inquietante di violenze domestiche da parte dell’uomo, alla presenza costante della 49enne piombinese, sua ex e tutt’ora convivente con la coppia.
Quest’ultima è ritenuta gravemente indiziata di aver aiutato G. ad eludere le indagini, rilasciando, anche pubblicamente, dichiarazioni nel corso delle quali affermava di poter escludere con certezza la sua responsabilità, per le ferite riportate dalla vittima.
G.G. e P.D. si erano negli ultimi giorni allontanati dalla loro città, rifugiandosi in Puglia, ad Ischitella, in provincia di Foggia, località del Gargano.
I due sono stati localizzati, grazie alle attività tecniche attivate dalla Procura della Repubblica di Livorno e rintracciati dalla Squadra Mobile di Foggia, che ha sottoposto P.D. alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Livorno ed associato G.G. al carcere lucano.
Ad informarlo è l’Ufficio Stampa della Polizia di Stato di Livorno.
Rocco Becce
Direttore Editoriale