POLITICA In Basilicata, a Potenza, si riunirà domani, giovedì 17 dicembre, il Consiglio regionale della Basilicata, presieduto da Carmine Cicala. I lavori dell’Assemblea, come comunicato nel corso dell’ultima seduta, sono stati aggiornati alle ore 15.30. La riunione, come sempre, sarà trasmessa in web streaming, su pc, smartphone e tablet, dai siti internet www.consiglio.basilicata.it e www.basilicatanet.it e, inoltre, potrà essere seguita attraverso il profilo Twitter @CRBasilicata. Si sposta sul tavolo di crisi nazionale la vertenza dei 130 lavoratori della logistica e trasporti ex “Auchan“, di San Nicola di Melfi, in provincia di Potenza. È quanto emerso nel corso di una riunione convocata e presieduta dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, con le organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil, e delle rsa, svoltasi nel corso della mattinata, nella sede del dipartimento regionale. “Sto seguendo da vicino e, costantemente, questa vicenda dai risvolti molto preoccupanti per i lavoratori, per verificare – ha detto Cupparo – anche la possibilità di soluzioni alternative, per non disperdere questo straordinario patrimonio di competenze. Il governo regionale si era messo a disposizione, per individuare insieme all’azienda nuove opportunità finalizzate a rafforzare il presidio lucano. Registro, però, che gli impegni che erano stati presi da Conad non hanno trovato alcun riscontro. Dispiace che “Conad” abbia sacrificato proprio i lavoratori lucani. Si tratta di una decisione incomprensibile anche perchè l’acquisizione prevista dovrebbe portare la società a rafforzare la distribuzione e la logistica, e la piattaforma di Melfi avrebbe potuto offrire un servizio di eccellenza”. Al termine della riunione l’assessore regionale Cupparo e le organizzazioni sindacali hanno condiviso la necessità di formalizzare, in tempi rapidi, la richiesta al Mise di inserire questa vertenza nei tavoli di crisi nazionali, al fine di comprendere meglio le motivazioni che sono alla base della scelta di escludere dal proprio piano industriale la piattaforma logistica e trasporti di Melfi e di individuare, insieme alla Regione Basilicata, governo nazionale e sindacati, ipotesi finalizzate a non disperdere questo patrimonio professionale”.
CRONACA Maxi sequestro di 6 impianti di autodemolizione e 15 carri attrezzi, a carico di 16 diverse aziende di Roma Capitale e Fiumicino, 38 gli indagati che devono rispondere, a vario titolo, di reati ambientali relativi alla gestione illecita di rifiuti pericolosi, ma anche truffe assicurative. È quanto scoperto nel Lazio, durante la mattinata, dai militari del Gruppo Carabinieri Forestale e del NIPAAF di Roma, la Polizia Locale di Roma Capitale e la Polizia Locale della Città Metropolitana di Roma Capitale, con la collaborazione del Gruppo Carabinieri di Roma – Compagnia Roma Eur e del Reparto Aeromobili Carabinieri e con il supporto tecnico di Arpa Lazio, che hanno dato esecuzione alle misure cautelari disposte dal GIP, su richiesta della locale Procura. Si tratta di diversi impianti costituenti una batteria contigua in località Laurentina, Acqua Acetosa Ostiense. L’attività nasce dalle verifiche a carico degli impianti di autodemolizione per lo più privi di autorizzazione per mancanza dei requisiti essenziali ai fini del rilascio. Dopo un’attenta verifica amministrativa hanno preso luce le prime ipotesi di reato condivise dall’A.G. ed approfondite con attività tecniche di alto livello. Il lavoro congiunto di varie forze di Polizia ha consentito di accertare come gli impianti operassero in assenza di titoli abilitativi validi, occupando con rifiuti pericolosi aree aperte al pubblico transito e senza rispettare i minimi criteri ambientali previsti dalla norma speciale. Le indagini hanno, inoltre, evidenziato circostanze in cui i veicoli fuori uso non venivano neanche privati dei combustibili e di altri componenti pericolosi e gestiti in totale spregio della sicurezza ambientale. Le misure adottate determinano l’interruzione dell’attività illecita e l’avvio di tutta la complessa fase di bonifica dei siti e del recupero ambientale dell’area. Durante la scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato, nella Capitale, un cittadino del Gambia, di 28 anni, senza fissa dimora e già conosciuto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto in abitazione. Il giovane, insieme ad un complice, era riuscito a penetrare nel giardino di un’abitazione, in via Nicandro, zona La Rustica, da dove stava portando via una bicicletta ed un barbecue. Una telefonata al “112” ha fatto scattare l’intervento dei militari che, arrivati in breve tempo sul posto, hanno bloccato il giovane, mentre il complice è riuscito a dileguarsi. La refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari, mentre il ladro è stato portato direttamente a piazzale Clodio, dove dovrà comparire dinnanzi all’Autorità Giudiziaria, per il rito direttissimo. I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato e posto ai domiciliari, un 46enne romano, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri pomeriggio, nel corso dei quotidiani servizi di prevenzione dei reati nel centro urbano pometino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pomezia hanno fermato l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, mentre sostava con atteggiamento sospetto nei pressi della propria abitazione. Sottoposto a controllo ha manifestato subito un atteggiamento di insofferenza ed agitazione, tant’è che è stato perquisito. All’interno di una camera, è stata rinvenuta una serra per la coltivazione di marijuana completa di sistema di aerazione, illuminazione e irrigazione. In totale, 5 le piante alte più di un metro, sequestrate, dalle quali si sono ricavati quasi 900 grammi di stupefacente ed una macchina per il confezionamento sottovuoto. In Campania, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sarno hanno ispezionato un piazzale destinato a parcheggio di automezzi impiegati per il ritiro e trasporto dei rifiuti solidi urbani sito nell’area PIP di Scafati, in provincia di Salerno. Gli accertamenti condotti con il supporto di tecnici del Dipartimento Provinciale di Salerno dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, hanno fatto emergere che nell’area erano stati abbandonati rifiuti di varia natura. Vi erano fusti metallici, serbatoi di autoveicoli, filtri di carburanti, automezzi in disuso, ingombranti, pneumatici e pannelli in alluminio contenenti poliuretano espanso. Inoltre, sul terreno, è stata notata una macchia di sostanze oleose di significative dimensioni e la presenza di diversi cassoni scarrabili aperti contenenti rifiuti speciali non pericolosi esposti alle intemperie. L’area è risultata essere nella disponibilità ed in uso di una Spa, partecipata comunale che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani. Accertata la natura illecita del deposito incontrollato dei rifiuti rinvenuti, i militari hanno proceduto al sequestro dell’area di piazzale di circa 1.200 mq. e deferito alla Autorità Giudiziaria il responsabile. Ancora un arresto è stato eseguito in Puglia, a Taranto, dagli agenti della locale Squadra Mobile, al comando del dott. Fulvio Manco. Si tratta del pregiudicato del posto, A.C., di 45 anni, noto per reati contro il patrimonio, violazioni delle leggi sulle armi e droga. L’uomo, residente nella zona Borgo, era tenuto sotto controllo, quando è stato fermato, dopo essersi disfatto di un involucro di colore bianco, poi recuperato, contenente 20 grammi di droga, di tipo cocaina. All’interno del suo marsupio, i “Falchi“, inoltre, hanno rinvenuto un panetto di hashish, avvolto in una pellicola trasparente, del peso complessivo di quasi 50 grammi, più la somma di quasi 300 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita. A quel punto, il pusher è stato condotto nel carcere del capoluogo jonico. Durante alcuni controlli predisposti in questi giorni, anche un 46enne di Castellaneta è stato trovato in possesso di due involucri, in cellophane bianco, termosaldati, contenenti quasi 4 grammi di cocaina ed eroina. All’interno della sua auto, sono stati rinvenuti una confezione aperta di bicarbonato di sodio ed una bustina di cellophane contenente una quantità di bicarbonato ed un rotolo di alluminio, utilizzati per il taglio della sostanza stupefacente ed il suo confezionamento. Infine, ad un 30enne di Massafra, gli agenti della Polizia di Stato, hanno recuperato una busta di carta con 10 banconote da 50 euro. Entrambi sono stati denunciati per spaccio di sostanza stupefacente. Oltre 300 uomini della Polizia Postale dalle prime ore dell’alba di oggi, hanno eseguito perquisizioni e arresti in flagranza di reato, in 53 province e 18 regioni italiane, durante un’operazione denominata “Luna Park“, contro la pedopornografia online. Dopo 2 anni di indagini, condotte sotto copertura sulla rete Internet, la Polizia Postale di Milano e del C.N.C.P.O. (Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online) del Servizio Polizia Postale di Roma, hanno identificato 432 utenti che, sfruttando le potenzialità delle diffusissime applicazioni WhatsApp e Telegram, partecipavano a canali e gruppi finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici, ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori. Gli abusi riguardavano bambine e bambini, in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati. Dei 159 gruppi individuati dagli investigatori, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipanti, con ruoli e compiti definiti. Ciascun gruppo era regolato da precise e severe norme di comportamento finalizzate a preservare l’anonimato e, quindi, la sicurezza del sodalizio criminale, oltre che dei singoli partecipanti. La violazione di tali regole comportava, infatti, l’espulsione da parte degli amministratori. La lunga e capillare attività di indagine ha consentito di dare un nome ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete. Sono 81 gli italiani identificati dalla Polizia Postale milanese, 2 dei quali, 1 ottico con collaborazioni universitarie napoletano di 71 anni e 1 disoccupato veneziano di anni 20, promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici, organizzandone l’attività e reclutando nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo. Sono, infatti, ben 351 gli utenti stranieri coinvolti nell’indagine, per ciascuno dei quali sono state raccolte tutte le tracce informatiche utili alla loro identificazione. Tali elementi, condivisi tramite il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con le Agenzie di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno consentito di trarli in arresto sia in Europa che nel resto del mondo. L’attività svolta ha evidenziato come il fenomeno criminale in argomento sia assolutamente trasversale, dal momento che tra gli indagati figurano persone di estrazione sociale ed età molto eterogenee, quali affermati professionisti, operai, studenti, pensionati, impiegati privati e pubblici, di cui un vigile urbano e diversi disoccupati, con età anagrafiche che oscillano tra i 18 e i 71 anni. Con riferimento, infine, al fattore geografico, si segnala che le regioni maggiormente interessate risultano essere la Lombardia e la Campania. In tali territori, infatti, risiede il 35% degli indagati. Le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, emesse dalla Procura Distrettuale di Milano, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer e account di email e profili social. Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico e un ingente quantitativo di materiale illecito custodito sui supporti informatici sottoposti a sequestro. Il fenomeno ha riguardato anche alcune delle province pugliesi, dove sono state eseguite 4 perquisizioni, 3 nella provincia di Bari, 1 nella provincia di Taranto, al cui esito sono stati sequestrati 5 cellulari, in uso agli indagati, di età compresa tra i 18 e 50 anni circa, tutti nullafacenti. Gli indagati sono stati deferiti all’A.G. competente e il materiale sottoposto a sequestro. In Sicilia, nell’ambito di articolate investigazioni delegate dalla Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con la collaborazione e il supporto dello SCICO (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, nei confronti di 18 persone, appartenenti a due clan della zona, sottoposte a indagine, a vario titolo, per associazione delinquere, di tipo mafioso, estorsione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento personale, detenzione e porto di armi da fuoco. Inoltre, è stato eseguito il sequestro preventivo, per un valore complessivo di 1 milione di euro, delle quote sociali e del patrimonio aziendale di una società operante nel settore della logistica per trasporti, la cui proprietà è stata fittiziamente intestata ad una prestanome, al fine di eludere gli accertamenti patrimoniali. La complessa attività d’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, ha riguardato 37 persone ed è stata convenzionalmente denominata “Report”, con riferimento agli ordini che il reggente, per il territorio acese, detenuto, in Sicilia, a Caltanissetta, impartiva ai suoi sodali, tramite pizzini occultati nelle confezioni di succhi di frutta o barrette di cioccolato, che venivano portati all’esterno del carcere, per poter impartire all’esterno le direttive alle persone a lui più vicine, sia in ordine alla gestione della società oggi sottoposta a sequestro, che ad alcune iniziative da intraprendere nell’ambito delle attività criminali riconducibili al gruppo.
SALUTE Gli ultimi dati riguardanti l’emergenza sanitaria in corso nel nostro Paese, i nuovi casi da “Covid–19” sono saliti a 17.572, con 680 decessi. 2.994 sono i contagi in Lombardia, 3.817 in Veneto, 489 in Toscana, 900 in Campania, 107 in Basilicata, per un totale di 5.854 positività. In Puglia sono 1.388 i nuovi casi; su oltre 10mila test. Nella serata un nuovo vertice è in corso a Palazzo Chigi, per definire le nuove misure che potrebbero portare ancora alle zone tosse, considerata la poca attenzione di una gran parte di italiani. Le novità sull’argomento, le sapremo nei prossimi giorni, prima delle festività natalizie. Negli Usa quasi 250mila i casi in 24 ore ed è record. A Londra, invece, scattano le nuove restrizioni. In Svezia contagi in salita. Record di morti in Germania, nel primo giorno del nuovo lockdown e Rio de Janeiro cancella il Capodanno per il Covid e sembra giusto anche questo.
EVENTI In Basilicata, a Potenza, il responsabile della Protezione Civile, Pino Brindisi, ha donato alcuni testi ad una delegazione di studenti dell’Istituto Comprensivo “Sinisgalli” accompagnati dalla docente Tiziana Magno, nell’atrio del Palazzo di Città, sede municipale di piazza Giacomo Matteotti. L’iniziativa, tenutasi ieri, rientra nell’ambito del progetto “Diamo voce ai libri” che Giovanna Gallo, dirigente scolastico, ha realizzato con gli studenti della scuola potentina. La manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione, ha visto coinvolti tutti gli alunni dell’istituto, dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Venerdì 18 dicembre, dalle ore 15.00 alle 18.30, in modalità online webinar, sulla piattaforma zoom e visibile su youtube e attraverso i canali ufficiali online del Comune di Potenza, si svolgerà “Il linguaggio delle strutture: La Scuola italiana di Ingegneria“, seminario con lectio magistralis di Tullia Iori, docente di Architettura Tecnica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata“. Realizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, l’evento vede il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e del Comune di Potenza. I lavori saranno introdotti dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Giuseppe D‘Onofrio e conclusi dall’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Potenza, Antonio Vigilante. Tra i partecipanti il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, Salvatore Margiotta, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il sindaco di Potenza, Mario Guarente, il neo Rettore dell’Università della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, ed il Consigliere Tesoriere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Michele Lapenna. A causa dell’emergenza sanitaria, sarà anche un’occasione per fare un punto sulla professione ingegneristica in Basilicata.
METEO Per la giornata di domani, in gran parte dell’Italia cieli parzialmente nuvolosi, con qualche debole pioggia sulle regioni Toscana e Lazio. Schiarite maggiori sulle Adriatiche. Le temperature stazionarie, massime saranno tra i 10 e 14 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale