POLITICA Durante una conferenza stampa in diretta tv, ancora in corso, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte ha informato sul nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) per le prossime festività natalizie con zona rossa in tutt’Italia dal prossimo 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, ed arancione in altri giorni.
CRONACA All’età di 69 anni è deceduto ieri, a causa del “Covid–19“, nel Veneto, all’interno del carcere “Due Palazzi” di Padova, Donato Bilancia, nato a Potenza il 10 luglio del 1951. Il noto serial killer, che scontò i primi anni di prigione nell’istituto penale di Marassi, a Genova, per poi essere trasferito, dove è deceduto, soprannominato “il mostro dei treni” o “il serial killer delle prostitute”, era stato condannato a 13 ergastoli, per 17 omicidi, e a 16 anni per un tentato omicidio. I 17 delitti, sono stati commessi, per soffocamento o con arma da fuoco, nel giro di pochissimi mesi, tra il 15 ottobre del 1997 al 16 aprile del 1998, tra la Liguria e il Piemonte. A tradire l’omicida seriale lucano, amante dei casinò, ricercato ovunque dalle forze dell’ordine, poi arrestato il 6 maggio del 1998, l’auto usata per alcuni suoi spostamenti, per commettere i reati. Centinaia di dosi di droga nascoste su una terrazza condominiale in via Carlo Tranfo. È quanto hanno rinvenuto e sequestrato, ieri pomeriggio, i Carabinieri del Gruppo Roma durante un servizio di controllo straordinario finalizzato alla prevenzione e alla repressione di ogni tipo di illegalità nel quartiere San Basilio. Ad esito delle mirate attività, i Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro, unitamente ai colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma, dell’8° Reggimento “Lazio” e personale del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno arrestato due persone, sequestrato circa 230 g. di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, segnalato 3 giovani assuntori di sostanze stupefacenti all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, identificato 105 persone e eseguito verifiche su 67 veicoli. In manette è finito un 22enne romano, in esecuzione di un ordine per la carcerazione con contestuale provvedimento di sospensione e prosecuzione della detenzione in regime degli arresti domiciliari, emesso in data 15 dicembre, dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma – Ufficio esecuzioni penali, dovendo espiare la pena residua di un anno e 8 mesi di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Roma nel mese di aprile 2019. Arrestato anche un 57enne romano, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma, in esecuzione di un’ordinanza di revoca della misura cautelare in atto e la sostituzione con gli arresti domiciliari, emessa l’11 dicembre scorso dal Tribunale ordinario di Roma – I Sezione Penale. L’aggravamento della pena scaturisce dalle violazioni degli obblighi a cui era sottoposto. Minuziose verifiche, infine, sono state eseguite anche negli stabili del quartiere maggiormente noti per episodi di spaccio. Con il prezioso aiuto del fiuto dei cani delle Unità Cinofili, i militari hanno trovato, occultata su una terrazza condominiale di un palazzo, in via Carlo Tranfo, una busta contenente centinaia di dosi di droga. Sequestrate in totale, al momento a carico di ignoti 60 g. di cocaina, 37 g. di hashish e 125 g. di marijuana. In Basilicata, a Potenza, i Carabinieri della locale Compagnia, guidata dal Capitano Alberto Calabria, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 21enne, di origini nigeriane, domiciliato, in provincia, a Rionero in Vulture. Lo straniero, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato controllato lo scorso giovedì pomeriggio durante lo svolgimento di alcuni servizi di controllo del territorio, mentre si trovava all’interno della Stazione Ferroviaria “Potenza Superiore“. Il giovane è stato visto consegnare, in modo sospetto, ad un uomo del posto, un 48enne, un piccolo involucro, poi, risultato dello stupefacente, di tipo eroina, di circa 1 grammo. I due, sono stati fermati e perquisiti. Al giovane straniero è stata rinvenuta e sequestrata anche la somma di 220 euro, in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio, mentre l’acquirente è stato segnalato alla locale Prefettura. Ennesimo incidente stradale in Basilicata, sulla S.S. 658, al km 22.500, direzione Melfi, nei pressi dell’uscita di Lagopesole, nel comune di Avigliano, in provincia di Potenza. A causare il tragico evento, nella mattinata di oggi, intorno alle ore 10.00, il tamponamento di un’autovettura finita dietro ad un camion, fermatosi ad un semaforo, dove erano in corso dei lavori. Nell’impatto, è rimasto ferito un uomo che si trovava alla guida di una Renault Megane, poi, trasportato all’ospedale “San Carlo” di Potenza. Sul posto, per i soccorsi e i rilievi del caso, il personale del “118 Basilicata“, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Per l’omicidio alle “case parcheggio” di Taranto, in Puglia, e gli arresti eseguiti lo scorsomercoledì sera, proseguono a tutto campo le indagini della locale Squadra Mobile, per delineare i contorni dell’omicidio e far luce sugli istanti che hanno immediatamente preceduto la morte del 39enne Graziano Rotondo, di Palagiano. Intanto sono state recuperate altre pistole e notevoli quantitativi di droga. I poliziotti, allertati dal fratello, sono arrivati in pochi minuti sul posto ed hanno immediatamente avviato le indagini, ispezionando gli impervi cunicoli sotto le fondamenta dello stabile alla ricerca dei due presunti responsabili dell’efferato omicidio. Cunicoli abilmente scavati e di difficilissimo accesso se non per i residenti del condominio. Con non poche difficoltà, tra il fango ed il buio assoluto, i poliziotti hanno iniziato ad ispezionare i cunicoli, recuperando prima due pistole, una Beretta cal. 9, con la matricola abrasa e con un proiettile inceppato nella canna, e poco distante una Carl Water cal 9, completa di caricatore con tre proiettili, entrambe con evidenti tracce ematiche. Con l’aiuto delle fotoelettriche dei Vigili del Fuoco, nel frattempo, arrivati a dare ausilio, i poliziotti che hanno seguito alcune impronte e tracce di sangue che poi hanno portato alla scoperta del cadavere, che presentava ferite d’arma da fuoco al torace ed evidenti lesioni al capo ed al corpo probabilente procurate da un martello ritrovato nelle immediate vicinanze. Le ferite, poi analizzate dal medico legale, hanno inequivocabilmente delineato l’efferatezza con la quale è stato compituo l’omicidio, accanendosi in modo violento sulla vittima, per poi ucciderlo con i colpi di pistola. Contemporaneamente gli altri agenti della Squadra Mobile, impegnati nell’individuazione dei responsabili, hanno fermato in due appartamenti al primo piano dello stesso stabile, i due pregiudicati poi sottoposti a fermo. Vani sono stati i loro tentativi di ripulirsi e di cambiarsi gli indumenti cercando di disfarsi di quelli inevitabilmente sporchi di fango e sangue. Gli alibi costruiti dai fermati, con il conforto dei loro rispettivi familiari, sono apparsi lacunosi e privi di fondamento e sono stati smentiti dagli investigatori che per tutta la notte hanno tenuto sotto interrogatorio i coinvolti nella vicenda, i pregiudicati tarantini V.B., di anni 40 e C.N., di 32, condotti in carcere. Sin da subito è apparsa inconsistente la giustificazione del N., circa delle importanti escoriazioni che aveva sul volto e che a suo dire erano state procurate durante il suo lavoro da trasportatore. Le successive perquisizioni, eseguite ieri mattina sempre all’interno del sottoscala, hanno poi portato al ritrovamento di 11 pistole tutte perfettamente conservate e pronte all’uso, un coltello, tre chili e mezzo di eroina pura, due chili e mezzo di cocaina la maggior parte ancora in pietra che si aggiungono alle oltre 200 dosi preconfezionate della stessa sostanza stupefacente recuperate la sera precedente. La ricerca resa difficile dalla già precarie conformazione del sottoscala, ha permesso di recuperare la droga e le armi, solo dopo una meticolasa ispezione dei luoghi. Alcune pistole, infatti, erano occultate all’interno di due casseforti chiuse a chiave, cementate nel terreno e coperte da cumuli di terra, mentre la droga era nascosta all’interno di alcuni tubi fognari in disuso o in apposite nicchie scavate per l’occasione. “Il B., che si trovava già ai domiciliari – riferisce il Vice Questore e Dirigente della Squadra Mobile, Fulvio Manco – è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e in passato era stato già tratto in arresto per reati in materia di droga. Da tempo era considerato al vertice di quella piazza di spaccio delle “case parcheggio”. Le continue operazioni antidroga effettuate sul territorio jonico, hanno permesso di delineare l’ampiezza del fenomeno, che sia nel capoluogo che nell’intera provincia registra la presenza di sodalizi criminali che nelle zone di loro competanza esercitano un’intensa attività di spaccio. Riprova ne è l’operazione “Cupola” della Squadra Mobile che poco più di un mese fa ha smantellato due articolate organizzazioni criminali dedite nella zona orientale della provincia ionica ad un notevole traffico di sostanze stupefacenti. Nel capoluogo pugliese la Polizia di Stato è costantemente impegnata nel contrasto allo spaccio quotidiano con il continuo monitoraggio delle zone abitualmente teatro degli illeciti traffici, culminati, poi, nei numerosi arresti di pusher effettuati dai “Falchi” della Squadra Mobile e nei conseguenti sequestri di dosi pronte per lo spaccio”. Le continue indagini e le diverse operazioni antidroga, avvenute negli ultimi tempi, hanno permesso di delineare la fiorente attività del gruppo con a capo il 40enne pluripregiudicato con un volume d’affare giornaliero di alcune centinaia di dosi di cocaina ed eroina vendute e, con il ritrovamento delle undici pistole, di accertare il loro enorme potenziale di fuoco. Nella mattinata di oggi, 8 arresti e 55 denunce in stato di libertà, durante un’operazione denominata “Inside“, condotta in Puglia, dai Carabinieri della Compagnia di Taranto, per cellulari e droga all’interno dell’istituto penale, del capoluogo jonico. I 18 uomini di equipaggio della flotta di Mazara del Vallo, “Antartide” e “Medinea“, sono stati liberati, nella giornata di ieri, dal governo libico. La partenza è stata comunicata dal comandante Pietro Marrone, al suo armatore e le due imbarcazioni faranno adesso rotta verso Mazara, con l’arrivo previsto nella giornata di domenica prossima.
AMBIENTE Nell’ambito della campagna di monitoraggio e controllo tesa a verificare il rispetto delle norme ambientali nell’area geografica del bacino del fiume Sarno e finalizzata a prevenirne e reprimerne gli illeciti sversamenti, militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Salerno hanno effettuato un controllo mirato. In una nota azienda alimentare di macellazione e produzione di salumi operante a Pagani, in provincia di Salerno, i militari hanno ispezionato minuziosamente la rete di scarichi dell’opificio. Gli accertamenti, condotti con il supporto di tecnici del Dipartimento Provinciale di Salerno dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, hanno fatto emergere la circostanza che parte delle acque di processo derivate dall’attività di macellazione di animali bovini e suini venivano immesse, senza alcun trattamento di depurazione, direttamente nella rete fognaria pubblica in quanto il depuratore dell’azienda era fuori servizio. Con l’impiego di un tracciante colorato, il fluoresceina, i militari hanno ricostruito ed ispezionato il percorso delle linee di scarico fino all’immissione in fogna ed accertato quanto accaduto. Subito dopo, si è provveduto al sequestro delle pompe idrauliche utilizzate per il sollevamento dei reflui, fino al livello della fognatura pubblica e a far tombare una condotta utilizzata per far affluire le acque di processo fino alla vasca di raccolta delle acque di piazzale. Inoltre, il responsabile per la realizzazione dello scarico abusivo, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria competente. A segnalarlo è il Gruppo di Salerno della Regione Carabinieri Forestale “CAMPANIA”. In Basilicata, a Maschito, in provincia di Potenza, per consentire il ripristino del livello dei serbatoi, l’erogazione dell’acqua potabile sarà sospesa sino alle ore 7.30 di domani mattina, salvo imprevisti, come informato da “Acquedotto Lucano SPA“.
SALUTE Da oggi, nel laboratorio dell’ospedale di Chiaromonte, in provincia di Potenza, al via al processamento dei tamponi “Covid–19“. Questo è stato possibile, con un investimento in strumentazione adeguata e di moderna tecnologia. “Si concretizza, così, l’impegno assunto dal Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per accrescere il numero dei tamponi eseguiti ogni giorno, per estendere il numero dei laboratori accreditati per il processamento, una risposta importante alla domanda di prevenzione e contenimento del contagio delle comunità dell’area Sud della provincia di Potenza”. A sostenerlo, in una nota congiunta, gli assessori regionali alla Salute, Rocco Luigi Leone e alle Attività Produttive, Francesco Cupparo che ringraziano tutto il personale sanitario.
EVENTO Nel corso di un’assemblea, tenutasi oggi, l’associazione Mirabilia Network, cui aderiscono Union Camere Nazionale e 18 Camere di Commercio italiane,tra cui anche quella lucana,ha rinnovato i propri organi e confermato all’unanimità, alla guida del network, Angelo Tortorelli, già presidente della CCIAA di Matera, che resterà in carica per 3 anni. “Sarà un onore ed una grande responsabilità, guidare l’associazione nell’ambito del nuovo mandato – ha commentato il neo presidente, ringraziando i componenti del Consiglio di Amministrazione per la rinnovata fiducia”.
METEO Per domani, tempo in graduale peggioramento in gran parte dell’Italia. Il cielo sarà molto nuvoloso o anche coperto su molte regioni. Possibili nebbie in Pianura Padana, piovaschi su Liguria e Toscana, verso il tardo pomeriggio e in serata peggioramento su Sud Sardegna, Sicilia e al Nord Ovest con piogge sparse.
Rocco Becce
Direttore Editoriale