Con grande entusiasmo, in Italia, come all’estero, finalmente, dopo tanta attesa, è partita oggi, la campagna vaccinale anti Covid.
I primi vaccini, contro il terribile virus che ci tormenta da circa un anno, sono arrivati ieri, sotto scorta, in Italia.
Durante la mattinata di oggi, sono stati somministrati in diverse strutture ospedaliere italiane.
La vaccinazione è partita nel Lazio, a Roma, intorno alle ore 7.30, nell’ospedale “Lazzaro Spallanzani“, in via Portuonse 292.
In Lombardia, altra scorta delle prime dosi italiane del vaccino Pfizer.
Sono stati presi dal Niguarda di Milano e consegnate all’ospedale “Maggiore” di Cremona e, poi, a Lecco e, infine, in Emilia Romagna, all’ospedale “Baggiovara” di Modena.
I vaccini sono stati presi dall’Ospedale Bellaria di Bologna, centro di smistamento per l’Emilia Romagna, con uno stoccaggio a Pieve Sestina e, poi, scortati dalla Polizia Stradale fino all’Ospedale di Parma dove oggi, alle ore 14.00, sono iniziate le vaccinazioni.
In Toscana, gli agenti, intorno alle ore 8.00 di questa mattina, hanno scortato le prime 620 dosi di vaccino destinate agli ospedali della regione.
Sono arrivate all’alba, all’ospedale fiorentino di Careggi, scortate da un mezzo dell’Esercito Militare e di lì sono partite per raggiungere gli 11 presidi ospedalieri della regione di San Giovanni di Dio di Firenze, San Giuseppe di Empoli, San Iacopo di Pistoia, Santo Stefano di Prato, AOU Pisana, ospedali Riuniti di Livorno, San Luca di Lucca, ospedale delle Apuane di Massa, AOU Senese, ospedale della Misericordia di Grosseto, ospedale San Donato di Arezzo ed una RSA, la Montedomini di Firenze.
Il vaccino è stato preparato e confezionato in modo da rispettare la catena del freddo e, poi, caricato a bordo di macchine specializzate, partite tutte contemporaneamente dall’ospedale fiorentino.
Ogni vettura è stata scortata lungo tutto il tragitto dalle pattuglie della Polizia di Stato, sempre impegnate in prima linea in questa emergenza, come informato in un comunicato stampa inviato in redazione.
Il prezioso carico è arrivato a destinazione e in tutti gli ospedali il vaccino è stato somministrato ad un primo gruppo selezionato di medici ed operatori sanitari.
In Basilicata, è avvenuto lo stesso procedimento.
Al “San Carlo” di Potenza, all’interno della sala prelievi, dalla prima mattinata, ogni dieci minuti, su tre postazioni predisposte, sono iniziate le prime 105 somministrazioni simboliche che proseguiranno in pomeriggio e nei prossimi giorni, sino all’arrivo di altri vaccini.
I primi ad essere sottoposti al “Vax Day“, medici ed infermieri, in servizio nei reparti più esposti al virus.
Il personale sanitario interessato è stato quello delle strutture sanitarie del Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Pneumologia ed Ostetricia e Ginecologia.
Il primo ad essere sottoposto alla nuova cura è stato Felice Arcamone, nella foto, un infermiere lucano, in servizio nel locale Pronto Soccorso, alla presenza del Presidente della Regione, Vito Bardi, dell’Assessore alla Salute, Rocco Luigi Leone e dei vertici dell’AOR San Carlo, Giuseppe Spera, Angela Pia Bellettieri e Eufrasia Pesarini.
Poi, è stato il turno di altri operatori sanitari e dei direttori delle unità operative più a rischio.
La mattinata, così importante, è iniziata di buon ora, con la consegna del materiale sanitario, da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese, della Marina Militare e dei militari del 9° Reggimento Fanteria della Brigata “Pinerolo“, al comando del Colonnello Luca Carbonetti.
A seguire, la cerimonia di inaugurazione del nuovo ingresso al “Padiglione F2“, con un momento che ha voluto rappresentare simbolicamente la rinascita da questa fase, caratterizzata da costrizioni, preoccupazioni e tantissime vittime, sopratutto di anziani.
Rocco Becce
Direttore Editoriale