Scuole aperte o chiuse nei prossimi giorni?
È un dilemma che, da Nord a Sud, in Italia, affligge tanti, ma se qualcosa non funziona forse è bene tenerle sigillate, così, la politica, in generale, non fa altri danni.
In Basilicata, il sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano, a causa dell’evolversi dell’emergenza sanitaria causata dai contagi al “Covid–19“, ha disposto la chiusura delle scuole fino al prossimo 10 gennaio.
Nei giorni scorsi, sono risultate positive al virus due minorenni che frequentano l’Istituto locale Comprensivo.
Immediatamente, è stata effettuata una campagna di screening su tutti gli alunni e personale scolastico venuto a contatto con le contagiate.
I tamponi rapidi hanno dato esito negativo.
L’evolversi della situazione, in questi ultimi giorni, ha portato, però, alla luce altri casi di positività anche in diversi nuclei familiari della località lucana.
Inoltre, risultano due casi di positività anche all’interno della casa di risposo che riguardano un’operatrice ed un’anziana.
Per questo motivo, come spiega una nota stampa, ospiti e personale saranno sottoposti ad un tampone molecolare.
Da ieri, invece, screening al via anche a Rionero in Vulture, Lavello ed Avigliano.
La prossima settimana toccherà a Venosa e Lauria.
L’attività, come informato in un comunicato stampa inviato in redazione dall’ASP, che diventa particolarmente importante, anche in previsione della prossima riapertura delle scuole, si inserisce tra le operazioni di testing, già diffusamente avviate nei mesi passati, su tutte le realtà scolastiche che presentano situazioni epidemiologicamente significative.
Intanto, da oggi, martedì 5 gennaio, si ritorna in zona rossa sino a domani, giorno dell’Epifania, mentre, sull’argomento, il governo studia nuove regole, ovviamente, sempre difficili da prendere in questo momento molto particolare.
Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento, così, come gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o altre necessità.
Fino a domani, mercoledì 6 gennaio, sono vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla propria regione in cui si vive o si ha la residenza.
Nei giorni in area rossa sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa regione e nel limite massimo di due persone.
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sè i figli minori di 14 anni, o altri minori, sui quali si esercitino la potestà genitoriale, e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Si può, inoltre, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti.
Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante un’autodichiarazione che sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato che, assolutamente, costituisce reato.
I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, resteranno aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.
Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande, all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza nelle stesse attività, da parte dei clienti, saranno consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
Non sono comunque consentiti gli assembramenti o il consumo in prossimità dei locali.
Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuati.
Chiusi anche i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari e aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Nell’ultimo bollettino del Ministero della Salute, in Italia 10.800 sono i contagi accertati e 348 i decessi ad ieri. 51 i positivi in Basilicata, di cui 5.870 in isolamento domiciliare, 4.627 le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 261 quelle decedute.
In Puglia, invece, sono 631 le positività riscontrate.
Il Friuli Venezia Giulia e Veneto hanno rinviato la riapertura dopo il 31 gennaio, in Campania ritorno graduale in presenza dall’11 gennaio e mentre i casi, ovunque, sono in salita, continua la campagna vaccinale, con circa 100mila persone sottoposte al trattamento sanitario ed altre consegne in arrivo nelle prossime ore.
Nel mondo oltre 85 milioni sono i contagi e 1,8 milioni di morti a causa del “Coronavirus” che non arresta la sua corsa, per una già probabile terza ondata in corso.
Massima attenzione, a questo punto, non c’è altro da fare, a parte il vaccino che, certamente, dovrà fare il proprio corso.
Rocco Becce
Direttore Editoriale