POLITICA Si è riunito su iniziativa dell’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli, il tavolo partenariale composto, oltre che dai funzionari dell’Ufficio Produzioni Vegetali, dai rappresentanti delle Organizzazioni professionali di categoria CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, dell’ALSIA e della Società Cooperativa Lucanapa. L’obiettivo è di dare applicazione alla legge regionale n.42 del 28.11.2018 relativa alla “Promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi e ambientali”. “La Canapa, grazie alle sue proprietà, può rappresentare una coltivazione di notevole interesse per il territorio lucano, prestandosi ad essere utilizzata in diversi settori, dall’alimentazione alla cosmesi, dalla bio-edilizia alle energie rinnovabili, dall’abbattimento dell’anidride carbonica fino alla bonifica dei siti inquinati anche per effetto dell’estrazione del petrolio”. La normativa regionale prevede la promozione della coltivazione della canapa sul territorio regionale, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali vigenti, allo scopo di recuperare le terre incolte, disincentivare l’abbandono delle terre favorendo il ricambio generazionale. Riconosce inoltre l’importanza delle filiere produttive organizzate e sostiene l’erogazione di servizi di supporto al settore, in coerenza con la programmazione regionale di sviluppo rurale, attraverso azioni e progetti pilota. Riccardo Sabatiello, presidente dell’Associazione Lucanapa, cooperativa di produzione che associa circa 20 aziende per una superficie complessiva di circa 100 ettari, ha focalizzato il suo intervento sulle peculiarità della coltivazione, sulla possibilità di utilizzo e sui punti critici della filiera. Aniello Crescenzi, Direttore dell’Alsia, ha manifestato la disponibilità dell’Agenzia a promuovere insieme ad altri la ricerca e il coinvolgimento dell’Associazione Lucanapa, un progetto pilota, ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 42/2018. Gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria, Donato Di Stefano, Franco Carbone, Roberto Viscido, Michele Montanaro e Donato Labriola, hanno evidenziato la necessità di rivolgere la giusta attenzione ad un settore che suscita crescente interesse, in virtù delle molteplici possibilità di utilizzo della canapa. Tutti hanno concordato circa l’importanza di sostenere la filiera con attività che vedano la partecipazione di istituzioni di ricerca, produttori e trasformatori. “Nel quadro delle politiche di sostenibilità e multifunzionalità – ha concluso Fanelli – occorre rilanciare la coltivazione della canapa puntando sulle migliori varietà e su modelli di coltivazione sostenibili ed è a questo che miriamo attraverso il Progetto pilota su cui si lavorerà e che sarà sottoposto all’attenzione degli operatori della filiera, in occasione del prossimo tavolo tecnico”.
CRONACA In Piemonte, ad Alessandria, Giovanni Vincenti e la moglie Antonella Patrucco sono stati condannati, oggi, a trent’anni di carcere. La coppia, è accusata di omicidio plurimo aggravato per lo scoppio nel cascinale di Quargnento, avvenuto tra il 4 e il 5 novembre del 2019. I due, pieni di debiti, avevano preparato il tutto per incassare una polizza assicurativa. La tragedia causò la morte di tre Vigili del Fuoco. In Veneto, il Nucleo Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle di Rovigo ha dato esecuzione, con la collaborazione di vari reparti del Corpo attivati a livello nazionale, ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Rovigo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di un rilevante patrimonio immobiliare illecitamente accumulato con una serie di truffe milionarie perpetrate attraverso falsi finanziamenti. Sono, così, stati sequestrati 23 fabbricati e 22 terreni per un valore complessivo di 13.523.000 euro, dislocati nei comuni di Roma, Torino, Venezia, Trapani, Schio, Vercelli, Treviso nonchè le quote societarie di 6 società per un valore di euro 536.100. 17 sono le persone indagate a vario titolo per truffa, riciclaggio ed autoriciclaggio, di cui cinque di nazionalità estera. Il Tribunale di Rovigo ha nel contempo provveduto alla nomina di un amministratore giudiziario che si occuperà della gestione dei numerosi beni e delle quote sottoposte a vincolo ablativo. Il meccanismo fraudolento, attuato dal 2018 ad oggi in modo reiterato e sistematico, prevedeva l’avvicinamento di imprenditori o privati bisognosi di finanziamenti, prospettando ad essi la stipula di contratti di finanziamento in Bulgaria, difficilmente reperibili in Italia visti i rigorosi protocolli bancari. Successivamente le vittime venivano condotte in Bulgaria dove venivano indotte frettolosamente a sottoscrivere tali contratti, spesso in lingua bulgara o inglese, o a firmare cambiali e stipulare atti presso notai. In realtà, la sottoscrizione di tali documenti afferiva procure speciali a vendere tramite cui gli autori del reato potevano alienare i beni delle vittime attraverso regolari atti di vendita presso notai italiani e avveniva previa acquisizione di quote societarie di società inglesi o bulgare, dove venivano conferiti i beni oggetto di truffa, prospettando finalità di investimento e di accrescimento del proprio valore immobiliare. I beni confluivano poi in un GEIE (Gruppo Europeo di interesse economico) con sede nel bolognese. In sostanza, attraverso vari passaggi, le vittime perdevano sia la titolarità delle società alle quali venivano conferite le proprietà che dei beni stessi. All’esito della spoliazione, perpetrata mediante queste condotte mascherate da raffinate operazioni finanziarie, venivano, poi, operate ulteriori alienazioni dei beni, ovvero delle quote societarie interessate, in modo da frapporre ostacoli all’identificazione della provenienza delittuosa dei beni medesimi e di evitare che le proprietà rimanessero sempre sotto la sfera d’influenza degli artefici della frode. Nel Lazio, A seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza 112, per una lite in famiglia, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata hanno arrestato una romana di 60 anni, casalinga e incensurata, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari sono intervenuti, la scorsa sera, in via Giostra, per una segnalazione di lite in famiglia. Successivamente, i militari, notato lo strano atteggiamento dei presenti hanno cercato di vederci chiaro. A seguito della perquisizione domiciliare hanno rinvenuto all’interno della dispensa ben 20 barattoli contenenti 850 grammi di marijuana. Dopo l’arresto, la donna è stata portata in caserma e successivamente su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, condotta presso il carcere femminile di Rebibbia, in attesa del rito direttissimo mentre, la droga è stata sequestrata. In poche ore, nel Lazio, i Carabinieri della Stazione di Tivoli, in provincia di Roma, hanno arrestato una persona e denunciato altre due per spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato frutto di una perquisizione domiciliare ad un 25enne del posto. Il via vai di persone dal suo appartamento ha destato l’attenzione dei Carabinieri che hanno fatto scattare il blitz, rinvenendo 26 ovuli contenenti cocaina e hashish, oltre ad un bilancino di precisione e tutto il materiale utile con cui il pusher confezionava le dosi da immettere nel mercato. Sequestrati anche circa 2mila euro, provento dell’attività illecita. Poco dopo, anche altri due abitanti di Tivoli sono finiti nei guai. Si tratta di una 36enne ed un 28enne trovati in possesso, nella loro abitazione, di 90 gr. di hashish e 13 gr. di marijuana. Per loro è scattata la denuncia a piede libero e il sequestro dello stupefacente per la successiva distruzione. Assalivano viaggiatori o passanti che si trovavano a camminare soli, aggredendoli e rapinandoli, per lo più nella rete di sottopassaggi di transito che si districano sotto la stazione Termini. La scia di colpi messi a segno nella zona del principale scalo ferroviario della Capitale ha subito una brusca interruzione grazie ad una spedita attività d’indagine dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro, che hanno decapitato una banda di predoni grazie ai fermi di due componenti del branco. A finire in manette, un tunisino di 23 anni ed un egiziano di 20 anni, entrambi nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti. Un’importante svolta nell’attività dei militari è stata segnata dalla denuncia di un ragazzo di Anzio di 20 anni, che ha fedelmente descritto, oltre alle circostanze della rapina che aveva subìto, alcuni dei componenti del gruppo che lo scorso 27 gennaio gli sbarrò la strada del sottopassaggio che collega la stazione della metro “Termini” a piazza dei Cinquecento. In Campania, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Colliano, a seguito di controlli mirati alla tutela del territorio, in località Sella di Conza, nel comune di Castelnuovo di Conza, in provincia di Salerno, hanno notato del fumo provenire dalla direzione della centrale elettrica di alta tensione della Terna. Trattandosi di un’area impervia e ricoperta da zone pascolive, la pattuglia, a piedi, attraverso un sentiero, giunta sul posto, hanno trovato una persona, subito bloccata, intenta ad appiccare il fuoco in diversi punti. I militari, dopo aver messo in sicurezza l’intera zona, hanno informato l’A.G. e proceduto ad arrestare l’incendiario, poi, sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio. A seguito di ulteriori accertamenti si è, poi, appurato che l’autore del gesto, titolare di un allevamento ovicaprino, probabilmente, aveva dato fuoco alla zona per favorire la crescita di nuove aree per i suoi animali. Sulla morte dell’ing. 45enne Cristhian Tarantino, avvenuta nella mattinata del 23 gennaio scorso in Basilicata, a Rotondella, in provincia di Matera, si chiude il cerchio. Le meticolose indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Città dei Sassi, grazie ad un lavoro meticoloso e senza sosta, hanno portato rapidamente ad individuare l’autore del terribile delitto. Infatti, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Antonio Favale, di anni 44, residente a Rotondella, dipendente dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel paesino lucano ed amico di vecchia data della vittima. Nel primo pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Matera e della Compagnia di Policoro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Matera nei confronti dell’unico indagato. Per la sua identificazione sono state molto importati le attività condotte sulla scena del crimine. Fondamentale è stata l’individuazione di una telecamera privata posizionata nelle vicinanze. Infatti, le immagini hanno catturato i drammatici momenti in cui l’assassino, con il coltello in pugno, in seguito rinvenuto sulla scena del crimine, inseguiva, braccandola, la vittima lungo le vie che scendevano al luogo dell’omicidio. Dopo una lotta furibonda, l’assassino ha, poi, tentato di togliersi la vita con lo stesso coltello utilizzato per uccidere il suo amico, attendendo, poi, l’arrivo dei soccorsi. Il reato contestato all’indagato è quello di omicidio aggravato dalla premeditazione, ma ad ora non è ancora stato chiarito il movente alla base del gesto criminale. Maggiori e proficui controlli hanno caratterizzato l’attività operativa del Raggruppamento Carabinieri del Parco Nazionale del Pollino presente con 21 stazioni sul territorio calabro-lucano dove insiste l’importante area protetta. Una costante presenza sul territorio dei militari ha evitato particolari aggressioni al patrimonio boschivo limitando e contrastando in maniera efficace e in alcuni casi determinante illeciti ambientali, forestali e agroalimentari. In particolare in questo 2020 sono state denunciate 53 persone, effettuati due arresti e 14 sequestri penali. 18.680 sono stati i controlli effettuati che hanno portato ad accertare 463 illeciti amministrativi per un importo di 314 mila euro di sanzioni erogate. Anche in questa stagione si è posta l’attenzione alla tutela paesaggistica e ambientale, alla conservazione e la valorizzazione dell’area protetta, che sono svolte contestualmente al controllo delle utilizzazioni boschive (1.005 controlli), al benessere degli animali, al controllo alle norme di polizia veterinaria e di raccolta funghi e tartufi, alla salvaguardia della fauna selvatica ed ittica vera e propria “mission” dell’Arma Forestale. A tal riguardo importante è l’attività di monitoraggio del lupo che si sta facendo nell’area protetta grazie al personale militare. Nel parco sono presenti 65 postazioni per una estensione di 384 km. che, frequentemente vengono percorsi dai Carabinieri Forestale del Parco per ricercare le tracce della presenza del lupo. Il tutto finalizzato ad una ricostruzione della consistenza e della genetica delle popolazioni presenti all’interno della vasta area calabro lucana. Complessivamente nel corso del 2020 nel parco si sono registrati 63 incendi, 21 in più del 2019 che hanno però interessato una superficie boscata nettamente inferiore rispetto all’anno precedente, circa 190 ha, contro i 535 del 2019. L’attività di contrasto in questo settore si è concentrata principalmente sulla prevenzione del fenomeno attraverso l’attività di controllo capillare da parte dei militari del territorio in stretta collaborazione anche con le associazioni di volontariato e di protezione civile. Particolari e intensi controlli hanno interessato anche lo smaltimento dei rifiuti da demolizione e la corretta gestione delle attività di recupero dei metalli. In questo settore l’attività di contrasto al traffico illecito di rifiuti, alla relativa gestione illecita, nonché i controlli sulle discariche abusive, hanno consentito di raggiungere importanti risultati durante gli oltre 700 controlli eseguiti. In Puglia, i Carabinieri del NOR – Aliquota Operativa della Compagnia di Castellaneta e della Stazione Carabinieri di Palagianello, in provincia di Taranto, con la collaborazione dei militari della locale Compagnia, hanno tratto in arresto in flagranza di detenzione di stupefacente M.G., un 45enne del posto, coniugato, operatore ecologico, segnalato in Banca Dati e, poi, condotto nel carcere di Bari. I militari, dopo aver attenzionato l’uomo, lo hanno prima seguito e, poi fermato e perquisito. Successivamente è scattata la perquisizione domiciliare, dove sono state rinvenute e sequestrate 6 confezioni da 500 gr. ognuna, di sostanza stupefacente di tipo cocaina, del peso complessivo di 3 kg., 10 gr. di sostanza stupefacente, di tipo marijuana, oltre ad un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Il quantitativo di stupefacente ed il materiale sottoposto a sequestro, nei prossimi giorni sarà analizzato nel LASS (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto.
SALUTE Nelle ultime 24 ore, i contagi da “Coronavirus” in Italia sono 7.970 a fronte di 144.270 tamponi. Il tasso di positività è al 5,5%, mentre i decessi sono 307. Salgono le terapie intensive a +26 e i ricoveri ordinari a +261. Nel Lazio 782 sono i nuovi positivi e 32 i decessi. In Campania 1.189 i nuovi contagi e 13 i morti. In Basilicata 16 le positività e 3 i deceduti. In Puglia 377 le infezioni e 23 le vittime. Ad informarlo è il bollettino epidemiologico del Ministero della Salute. “A nome mio e dell’intera comunità che rappresento esprimo un ringraziamento a quanti hanno accolto la proposta e realizzato le operazioni di screening anti Covid che hanno interessato gli studenti e il personale scolastico degli istituti di istruzione superiore dei comuni della Val d’Agri”. È quanto commentato da Antonio Rubino, sindaco di Moliterno, in provincia di Potenza, in una lettera inviata ai vertici del Dipartimento Salute della regione Basilicata e a quelli dell’ASP. “La meritoria scelta di incentivare positive sinergie sui territori nell’ambito dei servizi sanitari – si legge, inoltre – permetterà ulteriori sinergie tra la Regione Basilicata e gli Enti Locali. Le modalità organizzative effettuate sono state particolarmente apprezzate dagli studenti, dal personale delle scuole e dalle famiglie di riferimento. Colgo l’occasione per ringraziare il dott. Antonio Sanchirico per la sempre pronta disponibilità e la sua opera quotidiana attraverso un servizio encomiabile. Quotidiane sono le relazioni dei sindaci con il direttore del Distretto e la U.O. di Igiene Pubblica il cui staff ringrazio per il tramite del dott. Francesco Dell’Aglio, che con spirito di servizio dimostra una lodevole disponibilità in questo periodo di particolari difficoltà”. Rubino, infine, un particolare ringraziamento lo rivolge al dott. Lorenzo Bochicchio, dg ASP, per la sua costante attenzione alle proposte dei territori, per l’ascolto e la solerte opera a vantaggio del miglioramento dei servizi, in tempi di emergenza, la concretezza del suo coordinamento è materia preziosa nell’ambito delle risposte alle esigenze dei cittadini.
SINDACATO In occasione dello sciopero nazionale di 4 ore che riguarda il rinnovo dei contratti dei trasporti pubblici, manifestazioni anche in Basilicata. Nella mattinata di oggi, a Potenza, nella centralissima piazza Mario Pagano, i sindacati regionali della FILT GGIL e UIL Trasporti hanno inscenato una protesta alla presenza di diversi lavoratori del settore sulla questione del non rinnovo dei contratti che riguardano anche diverse mensilità non pagate. Diverse sono le problematiche non risolte, da tempo, ancora ad oggi e, così, anche davanti agli uffici della Regione Basilicata di Potenza, in via Vincenzo Verrastro e in piazza Vittorio Veneto, a Matera, erano presenti anche i sindacati della FIT CISL.
METEO Per domani, niente di nuovo, sulle condizioni meteo, in gran parte dell’Italia. Le temperature saranno minime, comprese tra i 6 e 10 °C, e massime, comprese tra gli 8 e 15 °C. Zero termico a 1750 metri. Nubi sparse in Basilicata, nel potentino. I venti saranno prevalentemente forti e soffieranno da WSW con intensità di 34 km/h.
Rocco Becce
Direttore Editoriale