Purtroppo, ancora una violenza di genere perpetrata tra la Basilicata e l’estero e la storia che vi raccontiamo oggi è davvero incredibile.
F.A.R. di anni 53, indiziato di atti persecutori nei confronti della moglie, di origine spagnola, e del suo nuovo compagno di Potenza, è stato sottoposto all’obbligo di dimora nella città di Matera.
La misura cautelare personale è stata emessa, la scorsa settimana, dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza ed eseguita dagli agenti della Polizia di Stato.
Dalle indagini svolte dagli investigatori è risultato che l’indagato, abbandonato dalla propria consorte, aveva manifestato il proprio risentimento attuando condotte persecutorie nei suoi confronti e del suo nuovo compagno, con messaggi minatori e vendicativi rivolti ad entrambi.
Ed è proprio per questo che, per paura di ritorsioni, la vittima si era rifugiata nel capoluogo lucano, ma, in conseguenza delle perseveranti e pericolose condotte del marito, è, poi, ritornata in Spagna, presso la famiglia d’origine.
Tutto questo, però, non è bastato.
Infatti, lo stalker, dopo averla raggiunta all’estero, l’ha localizzata ed aggredita.
Grazie al pronto intervento della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, guidata dal dott. Donato Marano, si è almeno evitato che le condotte del violento potessero degenerare, consentendo una pronta richiesta di adozione di idonea misura cautelare.
Infatti, l’indagato appena rientrato sul territorio nazionale ha ricevuto la notifica del provvedimento.
L’azione è stata svolta in sinergia tra la Procura della Repubblica di Potenza, la Squadra Mobile potentina, la Polizia di Frontiera di Fiumicino e le varie autorità competenti spagnole.
Ciò ha comportato che a carico dell’aggressore venissero adottati il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima emesso dall’Autorità Giudiziaria spagnola, valido sul suolo iberico e dell’obbligo di dimora nella città dei Sassi, con il rientro a casa non oltre le ore 20.00, di non uscirne prima delle ore 7.00, e il divieto di avere contatti, anche tramite telefono e social network, con lei e i familiari.
Ad informarlo è il Procuratore Capo della Repubblica di Potenza, dott. Francesco Curcio che su questo fenomeno criminoso, insieme alle varie forze di Polizia, è massima l’attenzione quotidiana a tutela delle persone coinvolte in questi veri drammi familiari.
Rocco Becce
Direttore Editoriale