CRONACA Nel Lazio è finito nuovamente in manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 82enne, pensionato e originario di Città di Castello, in provincia di Perugia, già sottoposto agli arresti domiciliari per pregressi reati inerenti lo spaccio di droga. L’uomo, nonostante la sua età e il provvedimento restrittivo a cui era sottoposto, non ha voluto cedere il passo a quella che è, da sempre, la sua specialità, lo spaccio di droga. Infatti, l’anziano è stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Guidonia Montecelio, impegnati nel controllo delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, in possesso di 39 dosi di cocaina e una ventina di grammi di hashish, di materiale per il taglio e il confezionamento della droga e della somma di circa 400 euro ritenuta provento della sua illecita attività. La droga è stata sequestrata insieme a tutto il materiale e il denaro requisiti durante la perquisizione, mentre il nonno pusher è stato sottoposto ad un nuovo arrestato, restando ai domiciliari, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria. Era riuscito ad introdursi, senza essere visto, in una clinica della zona dell’Appio Latino e ad entrare nello spogliatoio del personale, dove aveva rubato un telefono cellulare, due portafogli e 90 euro in contanti, ma il ladruncolo, un cittadino romeno di 19 anni, nella Capitale senza fissa dimora, è stato sorpreso da due medici in servizio nella struttura. Dopo un vano tentativo di fuga, il giovane è stato fermato dai due dipendenti, mentre altri colleghi hanno allertato il 112, facendo arrivare sul posto una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari mentre il ladro, arrestato con l’accusa di furto aggravato, è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo. La pandemia in corso e le restrizioni imposte per contenere la diffusione del “Coronavirus” non hanno fermato la voglia di festeggiare un compleanno con 39 persone, per lo più sudamericane, scoperte dai Carabinieri della Stazione Roma IV Miglio Appio, in un circolo privato di via di Torre Branca. L’intervento è scattato, ieri pomeriggio, quando i militari, nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, hanno notato delle persone di fronte all’ingresso del locale, conosciuto nella zona e punto di ritrovo per appassionati di balli caraibici, che, alla loro vista, hanno tentato di sgattaiolare all’interno senza farsi notare. Purtroppo per loro, ai Carabinieri non è sfuggita la scena, procedendo alle verifiche del caso e scoprendo il party in pieno svolgimento. I presenti, tutti di età compresa tra i 18 e i 45 anni, sono stati identificati e nei loro confronti è scattata una sanzione da 280 euro prevista in caso di assembramenti dalla vigente normativa anti Covid. Tra le persone sanzionate c’è anche il presidente del circolo, una donna originaria della Bolivia, di 46 anni. In Basilicata, a Roccanova, in provincia di Potenza, i Carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato un 26enne, del posto, ma di origini marocchine. Lo straniero è ritenuto responsabile di maltrattamenti contro familiari, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Nel pomeriggio di lunedì scorso, all’interno della propria abitazione, per futili motivi, ha aggredito la consorte, 19enne, anche lei di origini marocchine, costringendola ad allontanarsi dall’abitazione. La donna, con ferite al volto e al corpo, guaribili in alcuni giorni, ha trovato rifugio presso la locale Stazione Carabinieri, dove è stata accolta dai militari che, nel frattempo, hanno acquisito una serie di informazioni utili a ricostruire quanto fosse accaduto. Il marito della giovane, a bordo della propria autovettura ed in evidente stato di agitazione, ha raggiunto l’area esterna alla Caserma, asserendo di voler aspettare l’uscita della coniuge dal presidio poichè intenzionato ad investire lei e suo padre che, nel frattempo, aveva raggiunto quel Comando per portarla via da Roccanova. All’invito rivolto dai militari di desistere dal proprio intento e allontanarsi, l’uomo si è spostato di poche centinaia di metri, fermandosi all’altezza di un dirupo, dove minacciava di lanciarsi nel vuoto. I Carabinieri, dopo averlo raggiunto, con fatica sono riusciti ad afferrarlo ed evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, sebbene, tentasse di divincolarsi sino a sferrare dei calci all’indirizzo dei militari. Sulla SP 122, in territorio di Acerenza, in provincia di Potenza, a causa di un incendio sviluppatosi nel primo pomeriggio, i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Potenza, sono arrivati immediatamente sul posto. Le fiamme, dopo aver distrutto circa quattro ettari tra sterpaglie e canneto, minacciavano un capannone ed alcuni mezzi pesanti parcheggiati. L’intervento decisivo dei VV.F. ha evitato il peggio. Sul posto erano presenti anche i Carabinieri della locale Stazione. In Puglia, a Taranto, i “Falchi” della locale Squadra Mobile, al comando del dott. Fulvio Manco, hanno denunciato un pregiudicato di 47 anni, del posto, responsabile di furto con strappo ai danni di un’anziana. Nel corso di specifici servizi antiscippo ed antirapina, nella zona del Mercato Fadini, i poliziotti, sopratutto sulla scorta delle testimonianze raccolte in episodi precedenti, hanno individuato il responsabile. Proprio nel corso di questi servizi in via Principe Amedeo, la pattuglia ha notato un uomo che, assomigliava alla descrizione e già conosciuto per precedenti attività investigative, osservava i pedoni, avvicinandosi a loro con circospezione. Senza perderlo mai di vista, all’incrocio tra via Duca degli Abruzzi e via Anfiteatro, si avvicinava alle spalle di un’anziana che portava una borsa nella mano destra, tentando di strappargliela. Con il repentino intervento, il pregiudicato ha rinunciato a proseguire la condotta illecita ed ha tentato la fuga.
Dopo poco, però, è stato bloccato e denunciato in stato di libertà. La Polizia di Stato di Catania ha disarticolato un imponente sodalizio operante nell’area di Adrano. Su delega della Procura Distrettuale etnea, sono state eseguite 15 misure cautelari personali. Tutti sono indagati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso dei clan Laudani di Catania e Scalisi di Adrano che ne costituisce articolazione territoriale, con l’aggravante di essere l’associazione armata, detenzione e porto di armi da fuoco, numerose estorsioni ai danni di commercianti, associazione per delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico ed allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana con l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 c.p. per aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione di stampo mafioso denominata Scalisi. I G.I.P. dei Tribunale di Catania e Lagonegro hanno applicato a tutti la misura cautelare della custodia in carcere ad eccezione di uno a cui è stata applicata quella degli arresti domiciliari. Nel contesto, il GIP del Tribunale di Catania ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due di loro indagati per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, con l’aggravante di essere l’associazione armata e per associazione per delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico ed allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana con l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 c.p. per aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione di stampo mafioso denominata Scalisi. Il provvedimento giudiziario accoglie gli esiti delle indagini avviate nel mese di marzo dell’anno 2019 ed conclusesi nel mese di marzo 2021, nei confronti di alcune persone ritenute appartenenti al citato sodalizio mafioso. Nel corso delle indagini è stato possibile accertare come “zicchinetta”, già indicato da numerosi collaboratori di giustizia quale esattore delle estorsioni riconducibili al clan Scalisi, avesse riorganizzato il predetto sodalizio mafioso assumendone il controllo almeno fino alla scarcerazione di “testa rossa”, a lui subentrato. Le investigazioni hanno consentito di documentare i costanti rapporti intercorrenti tra “zicchinetta” e “pitbull”, ritenuto esponente della frangia territoriale del clan mafioso Laudani operante nel quartiere popolare Canalicchio di Catania, a conferma del rapporto di affiliazione intercorrente tra i due predetti ambiti criminali. Le indagini hanno consentito di individuare almeno 5 episodi estorsivi posti in essere dagli indagati nei confronti di altrettanti operatori commerciali di Adrano. Le attività riscontrano ulteriormente il rango apicale assunto dal nipote ed effettivo erede del boss attualmente detenuto al regime detentivo di cui all’art. 41 bis, O.P. Lo stesso risulta essere operativo e fautore delle decisioni più rilevanti sulle dinamiche del sodalizio pur essendo, la sua presenza, discreta e meno visibile rispetto alla componente operativa di strada. Nel periodo monitorato sono stati registrati particolari momenti di tensione, tra gli appartenenti al clan Scalisi e quelli riconducibili ad un altro gruppo criminale emergente ed operante sul medesimo territorio, culminati nell’esplosione di colpi d’arma da fuoco contro due persone. A seguito di questi fatti, in data 21 agosto 2019, come documentato dalle immagini degli impianti di video sorveglianza, all’interno di un’ex palestra di Adrano si teneva un summit cui partecipavano esponenti del clan Scalisi, del clan Santangelo-Taccuni nonchè del clan Laudani di Catania. La collaborazione con la giustizia di un collaboratore, intrapresa nell’estate del 2020, suscitava un forte disappunto tra gli accoliti, specie in “zicchinetta”, che giungevano a progettare atti intimidatori nei suoi confronti e della sua famiglia, finalizzati a fargli ritrattare le dichiarazioni rese nei confronti degli ex compagni nonchè di appartenenti ad altri sodalizi mafiosi. È tra l’altro emerso nel corso delle indagini che il sodalizio mafioso aveva posto in essere lo scorso 17 febbraio il danneggiamento di un mezzo adibito alla vendita di panini riconducibile alla famiglia del citato collaboratore, a ridosso di una importante udienza in cui avrebbero dovuto utilizzarsi le propalazioni del collaboratore, fatto questo che appare sintomatico dell’intento del sodalizio di avviare una serie di atti intimidatori e ritorsivi ai danni dei familiari del collaboratore.
SALUTE In Italia, ad oggi, sono 23.641 i nuovi casi di positività da “Covid–19” e 307 i morti. Nel Lazio 1.563 nuovi positivi e 13 morti. In Campania 2.843 contagi e 24 decessi. In Basilicata 185 positivi e 2 vittime. In Puglia 1.483 contagiati e 15 deceduti. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità l’indice Rt medio nazionale sale a 1,06. Nel frattempo, nel laboratorio di Microbiologia dell’Asst Sette Laghi, in provincia di Varese, è stata identificata una rarissima variante del virus SarsCov2, di cui un solo caso analogo al mondo è stato già individuato in Thailandia. Dopo il nuovo DPCM, maggiori controlli sono previsti nelle zone della movida nei giorni festivi e prefestivi, anche a seguito di recenti episodi di assembramenti verificatisi in alcuni capoluoghi italiani. Quindi, siete avvisati per l’ennesima volta. Intanto passano in arancione il Friuli Venezia Giulia e Veneto, in zona rossa la Campania che si aggiunge a Basilicata e Molise, mentre arriva l’ok da parte degli esperti ad un’unica dose di vaccino per i guariti. Nel mondo 116.066.662 i contagi e oltre 2,5 milioni i morti.
AMBIENTE Al fine di assicurare ai lucani che l’impianto “Centro Olio Tempa Rossa” eserciti la sua attività in piena affidabilità e sicurezza, la Regione Basilicata ha chiesto alle società concessionarie una fermata generale dell’impianto che comporterà un’attività manutentiva sostanziale. Le società hanno condiviso la richiesta e procederanno a redigere uno studio di affidabilità redatto da esperti del settore, con i conseguenti interventi, che saranno effettuati quanto prima.
METEO Per la giornata di domani ancora tempo non bello. Fino al pomeriggio cielo spesso coperto al Centro con qualche piovasco sugli Appennini, sulla bassa Toscana e sul Lazio. Qualche rovescio anche in Basilicata, dove già da stasera ha incominciato a piovere. Verso sera tempo in peggioramento sulla Sardegna con rovesci e anche temporali sul sassarese. Al Nord cielo con nubi sparse e venti deboli.
Rocco Becce
Direttore Editoriale