CRONACA Sull’inchiesta del fallimento delle cooperative “Delivery Service Italia“, “Europe Service” e “Marmodiv“, che vede 18 imputati, per bancarotta fraudolenta e emissione di fatture false, sono stati rinviati a giudizio Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier e leader di “Italia Viva“, Matteo Renzi. Ieri sera nel corso di alcuni controlli del territorio, a seguito della segnalazione di un cittadino al 112, i Carabinieri della Stazione di Fregene, nei pressi del locale lungomare, hanno effettuato un controllo all’interno di una villetta dove si udivano inequivocabili e festosi schiamazzi. All’esterno dell’abitazione i militari hanno notato l’insolita presenza di numerosi automezzi ed hanno, così, effettuato il controllo. Nella villa i militari hanno accertato che, in totale violazione delle attuali disposizioni di contenimento, erano in corso, alla presenza di una decina di coetanei, i festeggiamenti per il compleanno del 25enne figlio del proprietario di casa. I Carabinieri hanno, quindi, interrotto la festa e proceduto all’identificazione di tutti i presenti che, dopo essere stati sanzionati per il mancato rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, sono stati fatti allontanare. I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un uomo di 33 anni, di origini brasiliane, con le accuse di tentato omicidio e danneggiamento aggravato. I fatti si sono svolti nel tardo pomeriggio di ieri in uno stabile di via Palermo, dove i Carabinieri della Stazione di Ladispoli sono dovuti intervenire, intorno alle 18.30, per la segnalazione di un uomo che stava lanciando degli oggetti dal balcone di un’abitazione, danneggiando le auto parcheggiate lungo la strada. I militari sono riusciti a bloccare il giovane sudamericano all’uscita del palazzo, mentre stava tentando di fuggire, dopo aver anche appiccato un incendio nel bagno dell’abitazione di una donna, gravemente malata e non deambulante, presso la quale lo stesso aveva prestato servizio per pochi giorni come badante. Vista la gravità della situazione, i Carabinieri sono immediatamente entrati nell’appartamento mettendo in salvo l’anziana donna e la figlia 62enne, poi hanno provveduto a spegnere le fiamme in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, evitando che le fiamme si propagassero al resto dell’immobile. Secondo quanto ricostruito dai militari, le motivazioni che avrebbero portato il 33enne a compiere quel gesto, che avrebbe potuto portare ad esiti drammatici, sarebbero riconducibili alla disapprovazione per il licenziamento dall’attività di badante presso la vittima. Grazie all’immediato intervento dei Carabinieri le donne, oltre al grande spavento, non hanno riportato conseguenze fisiche e lo stabile non ha subito danni strutturali. Il cittadino brasiliano è stato portato nel carcere di Rebibbia, così, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione dei fenomeni di illegalità, i Carabinieri di Roma pongono particolare attenzione anche al rispetto della normativa anti Covid, intervenendo, d’iniziativa o su segnalazione dei cittadini, per punire eventuali comportamenti scorretti. Nelle ultime ore dello scorso fine settimana, i militari hanno fatto scattare sanzioni nei confronti di 33 persone e la chiusura provvisoria di un ristorante e un minimarket. I Carabinieri della Stazione Roma San Giovanni sono intervenuti in un appartamento privato di via Cerveteri dove erano stati segnalati schiamazzi e la presenza di numerose persone. I militari, arrivati nel punto indicato, hanno sorpreso 9 cittadini spagnoli, nella Capitale per motivi di studio, si erano ritrovati per organizzare una festa privata. L’appartamento è stato fato sgomberare, mentre i ragazzi sono stati identificati e sanzionati. In via Soriso, invece, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno fatto scattare una sanzione nei confronti di un cittadino filippino, titolare di un ristorante, per il mancato rispetto degli orari di chiusura delle attività adibite al servizio di ristorazione, continuando a servire ad un tavolo con 5 connazionali, a loro volta identificati e sanzionati. I Carabinieri hanno imposto la chiusura provvisoria del ristorante per 5 giorni. In piazza del Pigneto e via Manin, i Carabinieri della Stazione Roma piazza Dante hanno sanzionato in due distinti interventi 12 persone. I primi 5 sono stati multati perchè sorpresi senza mascherina. Gli altri 7, invece, sono stati sanzionati perchè trovati davanti ad un minimarket, gestito da un cittadino del Bangladesh, senza rispettare il distanziamento interpersonale. Nello stesso contesto i militari hanno notificato un provvedimento di chiusura di 5 giorni per il titolare dell’esercizio commerciale. In via Giulio Romano, infine, i Carabinieri della Stazione Roma Flaminia hanno sorpreso 5 persone, tutte extracomunitarie, nell’appartamento di un loro conoscente dello Sri Lanka sottoposto agli arresti domiciliari. All’alba di oggi, dopo gli arresti dei scorsi giorni, in Basilicata è stata portata a termine un’altra operazione antidroga, denominata “It‘s Business“, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza – Direzione Distrettuale Anfimafia – e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Acerenza, appartenenti al Comando Provinciale guidato dal Colonnello Nicola Albanese, in collaborazione con il Nucleo Cinofili di Tito. Sono 5 gli indagati, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio in concorso, ed in flagranza di reato, tratti in arresto con altri componenti di un’organizzazione malavitosa. Le persone sottoposte a fermo di indiziato di delitto sono: 1) C.M., di anni 40, residente a Palazzo San Gervasio; 2) D.N.F., di anni 33, residente a Palazzo San Gervasio; 3) D.N.G., di anni 65, residente a Palazzo San Gervasio; 4) D.N.U., di anni 38, residente a Palazzo San Gervasio; 5) D.B.P., di anni 22, residente a Palazzo San Gervasio. Le persone tratte in arresto in flagranza di reato sono: 1) L.N., di anni 36, residente a Palazzo San Gervasio. (carcere); 2) S.A., di anni 30, residente in Palazzo San Gervasio. (carcere). Le misure cautelari sono state eseguite insieme a 12 perquisizioni personali e domiciliari, nel corso delle quali sono stati rinvenuti, in un’abitazione in uso ai coniugi L. e S., circa 3 kg. di sostanza stupefacente, di tipo cocaina, oltre a circa 6,5 kg. di marjuana ed una somma contante di 15.600 euro, probabile provento dell’attività illecita. Sotto sequestro anche un esercizio commerciale, adibito a vendita di frutta e verdura, che era una delle basi operative del sodalizio criminale, 2 abitazioni e 4 autoveicoli, intestati agli indagati, tutti appartenenti ad una famiglia, composta dai due fratelli D.N.F. e D.N.U. e dal padre D.N.G. Grazie ad un introito annuale di circa 900mila euro, i pusher erano in grado di spacciare la droga, proveniente dalla vicina Puglia, anche in altri comuni pugliesi e lucani, tra questi Potenza, Venosa, Tolve, Genzano di Lucania, Acerenza, Ripacandida, San Chirico Nuovo, Avigliano, Banzi, Rionero in Vulture e Spinazzola. Come accertato dagli investigatori, che si recavano confondendosi tra I clienti, la droga, veniva pesata, confezionata e smerciata all’interno del negozio o in altri luoghi isolati, al di fuori del centro abitato e acquistata anche con il “Reddito di Cittadinanza”. Partecipi alle attività criminali del gruppo anche L.N. ed il marito S.A., che custodivano e stoccavano in un’abitazione in loro uso la maggior parte dello stupefacente, che di volta in volta veniva trasportato, in quantitativi più piccoli, presso l’attività commerciale, dove veniva confezionato e venduto. Le indagini, iniziate nel mese di gennaio 2020, sono consistite principalmente in attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che installazione di apparecchiature di videoripresa ed analisi delle relative immagini, servizi di osservazione e pedinamento, oltre a controlli e perquisizioni. Tutti i dettagli sono stati forniti nella tarda mattinata di oggi, nell’Aula Coviello, al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Potenza. Tra i presenti alla conferenza stampa, il Procuratore Capo della Repubblica, dott. Francesco Curcio, il Sostituto Procuratore, dott. Vincenzo Montemurro, il Ten. Col. Maurizio Laurito, Comandante del Rep. Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, Il Capitano Fausto Mazzotta, Comandante della Compagnia Carabinieri di Acerenza e il Luogotenente Giuseppe Sorangelo, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Acerenza. Nell’ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata, oggi, l’ENI è stata condannata dal Tribunale di Potenza per il reato di traffico illecito di rifiuti. Nel 2016 l’inchiesta portò al sequestro del “Centro Olio” di Viggiano, per diversi mesi, con l’accusa che riguardava lo smaltimento dei rifiuti. La compagnia petrolifera, che ha annunciato ricorso in Appello, è stata anche condannata al pagamento di una sanzione amministrativa di 700mila euro e alla confisca di 44,2 milioni di euro, da cui sottrarre i costi già sostenuti per l’adeguamento degli impianti. In Puglia, a Taranto, la scorsa notte, una telefonata alla Sala Operativa ha segnalato un uomo che, travisato da un passamontagna ed armato di martello, era impegnato ad infrangere i vetri di una gioielleria in via Anfiteatro. Gli agenti sono arrivati sul posto in pochi istanti. Il ladro, alla vista dell’auto della Polizia di Stato, con estrema calma si è allontanato dal posto cercando di passare inosservato. All’invito a fermarsi da parte di uno dei poliziotti scesi dall’auto, l’uomo, impugnando un cacciavite, ha minacciato l’agente e ha cercato la fuga nelle vie limitrofe.
Inseguimento durato poche decine di metri. Il fuggitivo è stato raggiunto, disarmato e bloccato. Nonostante il suo atteggiamento tutt’altro che collaborativo, le forze dell’ordine sono riuscite a farlo salire sull’auto di servizio. Con la collaborazione di un altro equipaggio della Sezione Volante, si è proceduto ad un’accurata ispezione dei luoghi, recuperando lungo il tragitto di fuga i gioielli rubati poco prima dalle vetrine. Il 45enne, un pregiudicato, è stato accompagnato negli uffici della Questura e dopo le formalità di rito è stato arrestato per furto aggravato. Tutta la refurtiva per un valore di circa 400 euro è stata riconsegnata al legittimo proprietario, rintracciato nel cuore della notte.
SALUTE Nel mondo 117.148.248 i casi e 2.608.231 i decessi. 22.409 i contagi e 322 i morti in Italia. Sono questi gli ultimi dati, delle ultime ore, che riguardano l’emergenza epidemiologica “Coronavirus“. Nel Lazio 1.654 sono i nuovi casi e 22 i morti. In Campania 3.034 i positivi e 26 i decessi. In Basilicata 118 i contagi e nessun morto. In Puglia 1.571 le nuove positività e 27 vittime. Aumentano i ricoveri in terapia intensiva e la politica nazionale continua a non essere in grado di definire al meglio una situazione che è in peggioramento ovunque. In tv, gli esperti continuano ad essere in contraddizioni tra di loro, sui vaccini non c’è ancora nessuna garanzia, mentre si continua di ore in ore a fare la conta dei morti per una terza ondata che poteva essere meglio affrontata.
SINDACATO A conclusione di oltre tre mesi di paziente mediazione, siglato in Prefettura l’accordo tra Ladisa, che gestisce il servizio mensa dell’Ospedale Madonna delle Grazie, e i sindacati di categoria di CGIL e UIL. Le lavoratrici riceveranno nella busta paga di marzo quanto loro spettante per lo straordinario svolto da marzo a dicembre dello scorso anno. Viva soddisfazione espressa dal Prefetto Rinaldo Argentieri per un’intesa che, al di là del valore economico, pur rilevante nella pesante congiuntura che viviamo, segna la ripresa di un proficuo dialogo sindacale, e manifesta attenzione per una categoria di lavoratrici debole e particolarmente esposta ai contraccolpi della crisi. Un grazie sincero dunque quello del Prefetto all’Azienda e alle organizzazioni sindacali.
EVENTO Nel Lazio, a Roma, questa mattina, si è svolta la cerimonia d’insediamento del nuovo Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini. Succede al Prefetto Franco Gabrielli, che ha ricoperto l’incarico dal 19 maggio 2016 al 1° marzo scorso, nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega alla Sicurezza della Repubblica. C’è una lunga e prestigiosa carriera a legittimare la nomina del Prefetto Giannini che, entrato nei ruoli della Polizia di Stato nel 1989, frequentando il 74° corso per Vice-Commissari presso l’Istituto Superiore di Polizia, dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha operato, per oltre 25 anni, come investigatore nel mondo dell’antiterrorismo guidando, in ordine di tempo, la DIGOS della Questura di Roma, il Servizio Centrale Antiterrorismo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Dal 2 gennaio 2021 ricopriva l’incarico di Capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Tra le più importanti operazioni portate a termine dal Prefetto Giannini si segnalano gli arresti dei terroristi delle “Nuove Brigate Rosse” responsabili, tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000, degli omicidi dei giuslavoristi, Massimo D’Antona e Marco Biagi nonchè del Sovrintendente di Polizia, Emanuele Petri, stroncando una pericolosa recrudescenza della lotta armata; lo smantellamento di una cellula neo-brigatista che aveva progettato un attacco contro il vertice G8 in programma alla Maddalena; l’arresto nel 2005 a Roma di uno dei terroristi che, nel luglio di quell’anno, aveva tentato di farsi esplodere, insieme ad altri complici, nella metropolitana di Londra. È iniziato questa mattina alle ore 9.30 con una cerimonia solenne all’Altare della Patria il primo giorno da Capo della Polizia del Prefetto Giannini. Il nuovo Direttore Generale della Pubblica Sicurezza ha deposto una corona d’alloro sul sacello che contiene le spoglie del milite ignoto, alla presenza del Sottosegretario di Stato Franco Gabrielli, del Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, del Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, Prefetto Bruno Frattasi e del Comandante Militare della Capitale Generale Rosario Castellano, ad accoglierlo il Questore di Roma Carmine Esposito. Successivamente, il Capo della Polizia si è recato alla Scuola Superiore dove ha deposto una Corona presso il sacrario dei Caduti della Polizia accompagnato dal Vice Capo Vicario della Polizia Maria Luisa Pellizzari, dal Vice Capo della Polizia preposta al Coordinamento Maria Teresa Sempreviva e dal Vice Capo della Polizia Direttore Centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi. Sempre alla Scuola Superiore di Polizia, con l’arrivo e gli onori al Ministro dell’Interno, Consigliere di Stato Luciana Lamorgese, nella sala “Vincenzo Parisi”, si sono tenuti i discorsi ufficiali.
METEO Per domani, venti meridionali. Cielo via via molto nuvoloso e, poi, coperto al Centro-Nord. Qualche pioggia in arrivo tra Liguria di Levante e alta Toscana. Più soleggiato sul resto delle regioni con cielo sereno o al massimo poco nuvoloso.
Rocco Becce
Direttore Editoriale