In gran parte dell’Italia è stato festeggiato il “169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato“.
Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile, giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto, Lamberto Giannini “portava in sè il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una Polizia moderna e a forte identità civile”.
Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni.
Il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Giannini è stato ricevuto nel Lazio, a Roma, a Palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e da una rappresentanza del personale.
Proprio per suggellare questo evento, il servizio di Guardia d’Onore al Palazzo del Quirinale è stato affidato al Reparto a cavallo della Polizia di Stato.
Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, accompagnata dal Capo della Polizia, ha deposto una Corona d’Alloro al Sacrario dei Caduti, presso la Scuola Superiore di Polizia.
Successivamente nel piazzale della Scuola, dopo la rassegna dello schieramento e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Ministro dell’Interno ha consegnato la Medaglia d’Oro al Merito Civile, conferita alla Bandiera della Polizia di Stato.
“Erede di una prestigiosa tradizione risalente a prima dell’Unificazione d’Italia, la Polizia di Stato, con assoluta fedeltà allo Stato e in difesa della collettività, ha assicurato, da 169 anni, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità Provinciali preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Attraverso le proprie donne e i propri uomini, chiamati a ricoprire questo difficile ed essenziale compito, la Polizia di Stato, nelle fasi anche più drammatiche della storia del Paese, ha contribuito in maniera decisiva alla coesione della Nazione ed ha garantito, sin dalla nascita della Repubblica, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando i presupposti per il progresso e il benessere collettivo e dei singoli”.
Questa attribuzione è un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale, fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana, con le eccezionali condizioni imposte dall’attuale pandemia da “Covid–19“.
Ad informarlo è l’Ufficio Stampa della Polizia di Stato.
Redazione