POLITICA In Basilicata, a Potenza, l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Francesco Cupparo, e all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, hanno presieduto oggi, un incontro con i rappresentanti dell’Eni, i sindacati, le organizzazioni datoriali e i sindaci del comprensorio della Val d’Agri per esaminare la bozza del “Protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata, Eni Spa, le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali della Basilicata per la promozione di iniziative nel settore geominerario finalizzate allo sviluppo regionale, alla tutela della salute e sicurezza e dell’occupazione locale”. Con il documento, che ha lo scopo di aggiornare il cosiddetto “Patto di Sito” siglato nel 2012, l’Eni ha proposto una serie di iniziative per la valorizzazione delle risorse umane, il coinvolgimento delle piccole e medie imprese e delle professionalità presenti sul territorio nello sviluppo delle attività petrolifere in Val d’Agri, la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini. Nel corso della riunione, il rappresentante, Eugenio Lopomo, si è detto disponibile al confronto, evidenziando nel contempo la necessità di definire azioni flessibili per rispondere alle necessità di oggi e chiarendo che la proposta di Patto è diversa da quella siglata nel 2012 perchè i presupposti, riferiti alla produzione, sono profondamente cambiati. I rappresentanti sindacali, hanno rivolto critiche al documento, che a loro parere non tutela adeguatamente i livelli occupazionali e le esperienze maturate, ed hanno chiesto misure più stringenti in tema di compensazioni ambientali. I sindaci hanno chiesto che il Patto sia in grado di dare risposte alle imprese e alla manodopera del territorio. Infatti, hanno evidenziato che la diminuzione della produzione ha prodotto anche un impatto negativo sui bilanci dei comuni che ricevono le royalties. Dai rappresentanti delle organizzazioni datoriali è venuta la richiesta di valorizzare le imprese del territorio. Al termine dell’incontro, su proposta dell’assessore Cupparo, si è stabilito che le parti sociali terranno nelle prossime ore nuovi incontri per approfondire i vari aspetti del documento, con l’obiettivo di arrivare entro una settimana ad una bozza di protocollo condivisa. Cupparo, dopo aver ringraziato i presenti, si è detto “soddisfatto per il clima costruttivo riscontrato pur nelle differenti posizioni”. “Questo – ha anche aggiunto – è il nuovo metodo che intendiamo proporre: senza gridare, senza pretendere, insieme vogliamo organizzare una regione diversa e soprattutto dimostrare ai lucani che noi lavoriamo per loro. Il governo regionale sarà chiamato a ratificare quello che i veri attori di questo accordo, le parti sociali, decideranno. E, quindi, mi auguro che per giovedì ci diano il nuovo patto, in modo che il presidente Bardi possa firmarlo e subito dopo fare l’accordo con l’Eni”. “Con la riunione di oggi – ha affermato l’assessore Rosa – si sta concludendo un percorso che interessa l’intero pacchetto delle compensazioni ambientali legate al rinnovo delle concessioni di Eni in Val d’Agri. Questo è l’ultimo tassello e per quanto riguardano le concessioni siamo arrivati a un buon risultato, dal punto di vista economico. Nei prossimi giorni si dovranno chiudere queste intese tra i rappresentanti degli imprenditori e i sindacati che riguardano più specificamente i temi del lavoro e del rapporto con il mondo dell’impresa. Sono tasselli che si incastrano l’uno con l’altro, noi siamo fiduciosi che il buon senso e la saggezza di tutti porteranno in brevissimo tempo ad una giusta conclusione. La Basilicata ha bisogno di questo accordo perchè le risorse economiche che ricaveremo, da tutto ciò, saranno investite per lo sviluppo sostenibile della nostra regione e per creare nuova occupazione”.
CRONACA Dopo il carcere di Monza delle scorse settimane, Fabrizio Corona torna agli arresti domiciliari per la necessità di cure. A deciderlo, il Tribunale di Sorveglianza di Milano che, grazie ai suoi legali, ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento, in attesa che, in merito, la Corte di Cassazione si pronunci. In Basilicata, i Carabinieri della Compagnia di Matera e i militari della Sezione Radiomobile, hanno arrestato, per il reato di maltrattamenti in famiglia, un pregiudicato 70enne originario di Gravina in Puglia, in provincia di Bari. L’uomo, residente nella città dei Sassi, fu denunciato dalla sua compagna stufa dei continui maltrattamenti, al culmine dell’ennesima violenza fisica subita e sottoposto al divieto di avvicinamento. Il provvedimento veniva, però, immediatamente violato, tanto che la malcapitata era costretta a chiedere nuovamente l’intervento dei Carabinieri i quali, giunti sul posto constatavano la presenza dell’uomo che reiterava il proprio comportamento minaccioso nei sui confronti che sporgeva una nuova denuncia. A seguito di tale segnalazione, a febbraio, il GIP del Tribunale di Matera, valutando la pericolosità dell’uomo e la violazione del provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento commessa, emetteva la misura cautelare più grave degli arresti domiciliari, rimasta inevasa, poichè, nel frattempo, il 70enne aveva fatto perdere le proprie tracce, rifugiandosi in Albania. Solo nella giornata di ieri, il destinatario del provvedimento, rientrato in Italia, veniva rintracciato nei pressi dell’abitazione della compagna e, quindi, arrestato e condotto nuovamente presso una struttura abilitata, dove dovrà scontare la misura cautelare con “braccialetto elettronico”, al fine di evitare che lo stesso possa nuovamente violare le prescrizioni impostegli dal provvedimento. Il personale della Sezione Polizia Stradale di Taranto, nel corso di continui controlli finalizzati a reprimere il fenomeno dell’abusivismo commerciale, a Grottaglie, ha posto i sigilli ad un’autofficina abusiva per la riparazione di motoveicoli. I poliziotti hanno rilevato violazioni di carattere amministrativo in materia di gestione dell’attività commerciale artigianale perchè il proprietario esercitava abusivamente l’attività di autoriparatore di moto senza la prescritta denuncia di inizio attività alla Camera di Commercio di Taranto. Al titolare è stata elevata una sanzione amministrativa di circa 5mila euro. Per spaccio di droga nel centro cittadino di Grottaglie, in provincia di Taranto, due 20enni del posto, sono stati tratti in arresto dalla Polizia di Stato. Il personale del locale Commissariato, impegnato nel contrasto e repressione allo spaccio di sostanze stupefacenti, da qualche giorno aveva notato in uno stabile del centro uno strano movimento di giovani, supponendo di essere in presenza di una proficua attività di spaccio. Nel corso degli appostamenti i poliziotti hanno notato arrivare i giovani a bordo di una moto di grossa cilindrata, di colore bianco, entrambi con il casco, che con in tutta fretta sono entrati nel portone. Insospettitisi dall’atteggiamento, gli agenti si sono avvicinati al palazzo con l’intenzione di bloccare i ragazzi. Fermati ed identificati, sin da subito hanno mostrato un’insolita agitazione. Dopo aver trovato in loro possesso alcune dosi di marijuana già confezionate e 175 euro in banconote di vario taglio probabile provento di spaccio, i poliziotti hanno deciso di approfondire il controllo procedendo ad una perquisizione domiciliare. Nella loro stanza sono stati rinvenuti due barattoli in vetro con 34 gr. circa di infiorescenze di marijuana, un bilancino di precisione e numeroso materiale per il confezionamento dello stupefacente, oltre ad una replica di pistola tipo “Glock” di colore nero, priva di cartucce e di tappo rosso. Un panetto di hashish di 72 gr. circa; un bilancino di precisione perfettamente funzionante più materiale vario per il suo confezionamento; un taccuino su cui erano appuntati nomi e somme dovute dagli acquirenti; 490 euro suddivisi in banconote di vario taglio e provento dell’attività illecita. È quanto rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Massafra – Aliquota Operativa, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati inerenti le sostanze stupefacenti. Il tutto era in possesso di un pregiudicato 35enne del posto, ora finito ai domiciliari, in flagranza di reato. La droga, che al dettaglio, avrebbe fruttato circa 700 euro, nei prossimi giorni sarà analizzata dal LASS (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto. Una nuova operazione contro la criminalità organizzata è stata portata a termine ad Orta Nova, in provincia di Foggia, dagli approfondimenti investigativi svolti dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dall’Arma. La Direzione Investigativa Antimafia e i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un decreto di sequestro di beni per 2 milioni e 500mila euro, emesso dal Tribunale di Bari nei confronti di S.M., pluripregiudicato 58enne, del posto. La sua è una lunga carriera criminale iniziata alla fine degli anni ‘80. Il presunto indagato, a quanto sembra, è stato implicato in due importanti indagini sulla criminalità organizzata, la “Veleno”, dal 1988 al 2002, per la quale è stato condannato, con sentenza irrevocabile. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e la “Decanter”, avente ad oggetto un sodalizio criminale operante negli anni 2012/2013, finalizzato al traffico di stupefacenti, rapine, truffe, furti, ricettazione e riciclaggio per la quale ha riportato la condanna in via definitiva per detenzione di armi da fuoco e munizionamento. Infatti, era in possesso di 5 pistole con matricola abrasa, di cui due da guerra, e implicato in 4 episodi di detenzione di sostanza stupefacente. Il provvedimento è stato emanato dal Tribunale di Bari, in accoglimento della proposta a firma congiunta del Direttore della DIA e del Procuratore del capoluogo pugliese. Ripercorrendo la sua carriera criminale e analizzandone la situazione patrimoniale, gli investigatori hanno permesso da un lato di accertarne la pericolosità sociale dell’uomo, qualificata e dall’altro di far emergere la rilevante sperequazione tra i redditi dichiarati ed i beni accumulati negli anni, molti fittizi, intestati a familiari e frutto di investimenti realizzati con i proventi illeciti. Come informato in un comunicato stampa inviato in redazione, ha interessato un’impresa operante nella commercializzazione di imballaggi per ortofrutta con un volume di affari che sfiora i 4 milioni di euro. 9 sono i mezzi sottoposti a sequestro, tra autoveicoli di grossa cilindrata e mezzi pesanti, oltre a 2 appartamenti, 3 locali, 1 complesso immobiliare, composto da appezzamento di terreno e capannone industriale, e diversi rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 2.500.000 di euro.
SALUTE In Italia, secondo I dati del bollettino epidemiologico del Ministero della Salute, le vittime per “Covid–19” diminuiscono ancora nelle ultime 24 ore. Sono 380, ieri erano 469, ma non sono sicuramente poche. 16.974 sono, invece, i positivi. Nel Lazio 1.330 i nuovi casi e 46 i morti. In Campania 2.224 le nuove infezioni e 40 le vittime. In Basilicata 222 i contagi e 2 i decessi. In Puglia 1.867 le positività e 39 i deceduti. Intanto la nostra cara politica nazionale, preme per le riaperture delle varie attività commerciali. Si parla di totale sicurezza. Certamente è la stessa di quando, poi, si è andati in “zona rossa”, già nei mesi precedenti. Ci vogliono gli aiuti concreti per tutti e non le false riaperture che non ci porteranno ancora una volta da nessuna parte se non finiamo di vaccinarci tutti. Sono cose che già avevo scritto, ma nessuno ha mai preso in considerazione. Ma detto tra di noi, si possono riaprire le porte degli stadi? Soltanto a pensarlo sembra una situazione assurda. Questo perchè? Nessuno lo ha ben capito! Ok, allora, come non detto. L’attenzione alla vita di tutti noi, è l’unica cosa sensata che i nostri politici devono portare avanti, altro che “riaperture in totale sicurezza”. Su quali vaccini da inoculare, poi, è altra storia legata a multinazionali, ed è meglio non parlarne.
VIABILITÀ È stato avviato martedì scorso l’intervento di manutenzione programmata per la nuova pavimentazione lungo la Strada Statale 658 “Potenza-Melfi”, in provincia di Potenza. Le attività, per un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro, riguardano il rifacimento della pavimentazione, l’impermeabilizzazione dei viadotti ed il rifacimento della segnaletica orizzontale. Lungo ampie tratte, l’arteria stradale verrà interessata dalla realizzazione ex novo della sovrastruttura stradale. L’intervento, che viene eseguito mediante l’istituzione del senso unico alternato in funzione dell’avanzamento dei lavori, interessa, in questa prima fase, fino al prossimo 14 maggio, la tratta compresa tra il km. 48,130 ed il km. 50,700, dall’inizio dall’ex Strada Provinciale 148 “Melfi–Ofanto“, ceduta ad Anas nel novembre 2018, fino all’innesto con la attuale 658/direzione “Melfi–Sata”. L’intervento proseguirà anche lungo i restanti 8 km. del tracciato, fino allo svincolo con la SS 655 “Bradanica”, secondo una cantierizzazione dei lavori che è attualmente in fase di definizione e che verrà preventivamente comunicata ad Istituzioni ed Enti Locali. A partire da domani, verranno avviate le fasi finali dell’intervento di realizzazione dell’impianto di illuminazione dello svincolo per l’area commerciale di Tito, lungo il Raccordo Autostradale 5 “Sicignano-Potenza”. Lo svincolo è entrato a far parte delle competenze di Anas a partire dal dicembre 2018, secondo quanto disposto da specifico DPCM. Per l’esecuzione delle attività, allo scopo di minimizzare i disagi per l’utenza, fino alla fine del mese, è stato realizzato un calendario dei lavori che prevedrà l’interdizione al transito di una singola rampa alla volta, in un’unica direzione, in funzione dell’avanzamento dell’intervento. Nella fascia oraria compresa tra le ore 6.00 e le ore 18.00, verrà attivata, in maniera non contestuale, quanto segue: sulla carreggiata in direzione Sicignano, la chiusura della rampa di uscita dal RA5 in direzione dell’ex S.S.94; la circolazione diretta verso Tito Scalo uscirà sulla rampa in direzione Area Industriale di Tito; la chiusura della rampa di ingresso sul RA5 in direzione Sicignano per i veicoli provenienti dall’Area Industriale di Tito; la circolazione diretta a Sicignano utilizzerà lo svincolo sull’ex SS94; sulla carreggiata in direzione Sicignano, la chiusura della rampa di uscita dal RA5 in direzione Area Industriale di Tito: la circolazione diretta all’Area industriale di Tito uscirà lungo la rampa direzione Tito Scalo, ex SS94; la chiusura della rampa di ingresso sul RA5 in direzione Sicignano per i veicoli provenienti da Tito Scalo-ex SS94; la circolazione diretta a Sicignano utilizzerà lo svincolo sull’ex SS94; la chiusura della rampa di uscita dal RA5 in direzione Potenza; la circolazione diretta verso l’Area Industriale di Tito uscirà al precedente svincolo per Tito; la chiusura della rampa di immissione sul RA5 in direzione Potenza; la circolazione diretta a Potenza utilizzerà lo svincolo sull’ex SS94.
METEO Nubi sull’estremo settore Occidentale con neve fin verso i 500-800 m. di quota su Alpi e Valle d’Aosta; tempo decisamente più soleggiato altrove. Temperature pressochè stazionarie, con massime comprese tra i 10 e 14 gradi. Cieli coperti con piogge diffuse in Sardegna, nuvolosità variabile altrove, ma in prevalenza asciutto. Temperature in aumento, massime tra i 12 e 16 gradi. Nubi ovunque, associate a precipitazioni tra Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Temperature stazionarie, massime tra i 11 e 15 gradi, come informato da 3BMeteo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale