Dichiaravano redditi da poveri e arrotondavano con delle polizze assicurative false vendute online.
È quanto scoperto dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ascoli Piceno guidato dal Col. Michele Iadarola che hanno denunciato 9 persone.
È una vicenda venuta alla luce nell’ambito di un’indagine di Polizia Giudiziaria delegata dalla locale Procura della Repubblica che ha individuato 3 persone, tutte residenti in Campania, a Napoli.
Erano dei truffatori seriali che vendevano le polizze per auto false.
L’attività è partita da una querela presentata da un cittadino di Ascoli Piceno che aveva corrisposto l’importo richiesto di 232 euro, versandolo su di una carta del tipo “ricaricabile”, risultata intestata ad una 30enne napoletana.
La scoperta è arrivata durante un controllo su strada da parte della Polizia di Stato, allorquando l’originalità del tagliando assicurativo è stata disconosciuta, in quanto non presente nella banca dati ufficiale dei veicoli circolanti.
L’emissione e la vendita delle polizze false è avvenuta nelle province di Ancona, Bari, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Chieti, Como, Cosenza, Enna, Firenze, Genova, Isernia, L’Aquila, Lecco, Messina, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Pisa, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Salerno, Sondrio, Treviso, Venezia e Vercelli.
Per le 7 persone indagate, che nei cui confronti era stata già riconosciuta l’erogazione di 91mila euro, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria in relazione a 55mila euro già indebitamente percepiti che, grazie alle successive azioni di recupero, torneranno nelle casse dello Stato. ammonta, quindi, a 36mila euro.
L’importo del “Reddito di cittadinanza” già riconosciuto, ma non ancora riscosso dal gruppo, ora è bloccato grazie alle iniziative delle Fiamme Gialle picene, che provvederanno anche a segnalare i danni erariali alla Corte dei Conti e, sul fronte fiscale, a considerare i profitti illeciti, per l’assoggettamento a tassazione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale