In Basilicata, a Brienza, in provincia di Potenza, in piazza Unità d’Italia, domani martedì 22 agosto, alle ore 20.30, lo storico giornalista Rai, Antonio Caprarica sarà ospite d’eccezione al “Burgentia d’Autore Festival 2017” per presentare il suo ultimo libro intitolato “L’ULTIMA ESTATE DI DIANA“, edito da Sperling & Kupfer e pubblicato di recente.
L’autore è nato in Puglia, a Lecce nel 1951 e in trent’anni di reportage televisivi all’estero per la Rai ha accumulato una vasta esperienza nel suo campo.
È stato anche inviato di guerra in Afghanistan e Iraq oltre a corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi e infine Londra e collaborando a diverse testate giornalistiche e radiofoniche in qualità di direttore.
Antonio Caprarica è, inoltre, autore di romanzi, racconti di viaggio e saggi e i suoi titoli di maggior successo sono stati pubblicati da Sperling & Kupfer e nella serata di domani racconterà alcuni momenti tratti dal suo ultimo lavoro di 240 pagine partendo dal lontano 28 agosto 1996, giorno in cui il divorzio reale venne ufficializzato e aveva segnato per Lady Diana, principessa del Galles, l’inizio di una nuova vita, la “principessa triste”, schiacciata dal peso della monarchia, che meno di un anno prima aveva confessato pubblicamente la sua fragilità e rivelato i tradimenti del marito, si era trasformata in una persona radiosa, più consapevole, genuinamente interessata alle sorti dei più deboli, decisa a difendere il rapporto con i figli e il suo diritto alla felicità.
Un simbolo di bellezza e sensibilità, che oscurava l’immagine della Corona Inglese, il personaggio più appetibile per fotografi e giornalisti della tv e carta stampata che avranno un ruolo non secondario nella sua drammatica fine.
Il racconto di Antonio Caprarica prende le mosse da qui, con l’intento di restituire Lady Diana “Spencer”, nata nel 1961, di buona famiglia e amata da tutti, alla sua storia, quella autentica, privata, che la frenesia dei media ha sepolto sotto improbabili rivelazioni, teorie complottistiche e gossip.
Il rapporto con il medico Pakistano, Hasnat Khan, l’unico uomo che non tradì i segreti e le confidenze della principessa, le campagne umanitarie, le ultime vacanze con i figli, l’incontro con Dodi al-Fayed, i pochi mesi che precedono lo schianto sotto il tunnel dell’Alma, a Parigi, ricostruiti in una narrazione dal ritmo e dalle immagini cinematografiche, mostrano una donna sempre in bilico fra ingenuità e astuzia, generosità e attaccamento ai privilegi.
Una donna inquieta, ma allo stesso tempo piena di vita, che con le sue scelte ha lasciato un segno evidente nella storia di una nazione e a distanza di 20 anni dalla scomparsa, avvenuta nel tunnel di Parigi, il 31 agosto del 1997, intorno alle ore 20.00, continua a esercitare il fascino e la suggestione dei miti.
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