“Piattaforma agroalimentare nell’ambito della ZES a Ferrandina come priorità, finanziamento e realizzare la quattro corsie tra Matera-Metaponto, cronoprogramma e monitoraggio continuo della realizzazione delle opere infrastrutturali già previste e programmate, costituzione cabina di regia regionale che faccia da facilitatore ed osservatorio unico dell’avanzamento dei lavori, riqualificazione straordinaria urbana della città da realizzarsi entro fine 2018 per rendere adeguata e accessibile la viabilità e la mobilità, sono le priorità che, in maniera sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte, vanno immediatamente affrontate e messe in campo”.
È quanto dichiarato dall’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia durante l’incontro svoltosi lo scorso lunedì 28 agosto, presso il Comune di Matera, convocato dal sindaco della città, Raffaello De Ruggieri, su temi importanti legati alle sinergie di intenti, quando la città dei Sassi sarà “Capitale Europea della Cultura 2019“.
“Auspico che sulla ZES (Zone Economiche Speciali) a Ferrandina, ci sia condivisione sulla sua assoluta priorità – ha poi proseguito Braia – perchè è la vera scommessa da vincere affinchè un’area come la Val Basento, comprensiva della costa Jonica sino a Matera, anche attraverso la realizzazione della piattaforma dell’ortofrutta, possa tornare ad essere centro propulsore economico ed occupazionale dell’intera regione ed in una relazione forte e strategica con il Porto di Taranto, snodo nevralgico per il Sud e l’Italia nel Mediterraneo”.
“Per centrare gli obiettivi – ha poi aggiunto Braia, come si legge in una nota stampa inviata in redazione – mettiamo fine alle polemiche ed alle strumentali posizioni di campanile attraverso un necessario nuovo slancio inter-istituzionale, regionale, nazionale e comunitario che abbia un unico obiettivo: realizzare tutto il possibile nel tempo dato, continuando a chiedere al governo l’attenzione, sino ad oggi comunque avuta anche grazie all’impegno dei nostri parlamentari, per finanziare altre opere che possano definitivamente far uscire la Basilicata dall’isolamento infrastrutturale e fruite ben oltre il 2019”.
“Il collegamento di Matera all’arco Jonico ed Adriatico, con la Matera-Metaponto – ha proseguito Braia – è oggi più che mai decisivo per la velocità con cui si potrà facilitare il trasporto dei prodotti e delle merci del comparto agricoltura dal Metapontino, attraverso le 4 corsie in sicurezza che permetteranno anche di mettere a disposizione del sistema di accoglienza gli oltre 30mila posti letto disponibili, lungo un periodo maggiore dell’anno, raggiungibili in meno di 30 minuti, un’operazione su cui, anche con fondi regionali, possiamo lavorare per portare a compimento in tempi consoni a traguardare il 2019, dove occorre, come auspicato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, un cronoprogramma dettagliato delle opere già finanziate in parte, già appaltate e ancora da appaltare, che deve essere monitorato in un tavolo di coordinamento regionale per il quale, da rappresentante istituzionale Materano dichiaro la massima disponibilità, che consenta di verificare mensilmente lo stato di avanzamento, ma anche di affrontare, possibilmente anticipandoli temporalmente, i problemi e le criticità, fornendo soluzioni attraverso finanziamenti regionali, nazionali o europei attraverso cui andare a canterizzazione e rispettare i tempi programmati.
Infine, di assoluta importanza – ha concluso l’assessore Braia – sarà trovare un finanziamento straordinario da rendere immediatamente disponibile per la realizzazione di un programma di riqualificazione straordinaria urbana della città da realizzarsi entro fine 2018, incluso anche le periferie urbane ed i borghi, che possa rendere accessibile Matera a tutte le comunità che da ogni parte del mondo vorranno visitarla, un dovere, quindi adoperarci perchè sia una città decorosa, oltre che accessibile ed in grado di promuovere l’intera regione anche per i disabili, quella che accoglie le migliaia di turisti e visitatori, spesso internazionali, un’operazione stimata in circa 40 milioni di euro necessaria, su cui non possiamo commettere assolutamente errori”.
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