Nella mattinata di oggi, in Calabria, i militari della Compagnia Carabinieri di Scalea, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Paola, dott.ssa Rosa Maria Misiti.
Un sindaco, 3 responsabili degli Uffici tecnici di comuni dell’Alto tirreno cosentino, vari imprenditori e un tecnico dell’ARPACAL.
Sono queste le persone interessate.
L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola ed ha ad oggetto una serie di illeciti riguardanti procedure ad evidenza pubblica nel settore della depurazione.
In particolare, come ricostruito attentamente, sono state ricostruite condotte collusive e fraudolente finalizzate ad avvantaggiare uno o più operatori economici con riguardo ad appalti e affidamento di servizi in diversi comuni dell’Alto Tirreno Cosentino.
Il tutto, anche in violazione dei criteri di rotazione nell’affidamento di lavori e aggirando il dovere di effettuare indagini di mercato.
Dalle indagini, è emerso che alcuni imprenditori hanno violato gli obblighi contrattuali assunti con comuni della fascia tirrenica a riguardo ad appalti afferenti la gestione e la manutenzione dell’impianto di depurazione e degli impianti di sollevamento.
Infatti, hanno smaltito fanghi di depurazione, senza adeguato trattamento, presso terreni agricoli anzichè mediante conferimento in discarica autorizzata, anche attraverso lo sversamento del refluo fognario in un collettore occulto.
In alcune circostanze sono state immesse nelle acque, sostanze chimiche in assenza di un preciso dosaggio rapportato alle caratteristiche microbiche, con la finalità di occultare la loro carica batterica, prima dei previsti controlli.
L’esecuzione veniva in anticipo e preventivamente comunicata alla persona da controllare, da parte di un tecnico che, violando il segreto d’ufficio, concordava direttamente con i gestori degli impianti di depurazione le modalità di esecuzione dei controlli, oltre che la scelta del serbatoio da verificare, determinando una alterazione della genuinità delle analisi effettuate.
I dettagli dell’operazione, denominata “Archimede”, sono stati resi noti, durante una conferenza stampa online, alla quale hanno preso parte il Procuratore della Repubblica di Paola, dott. Pierpaolo Bruni, il Comandante Provinciale CC di Cosenza, Colonnello Piero Sutera e il Comandante della Compagnia CC di Scalea, Capitano Andrea Massari che, ha informato la redazione.
Rocco Becce
Direttore Editoriale