Dopo oltre tre giorni di incendio e di notizie negative sull’impatto ambientale a Matera e dintorni, finalmente si ritorna quasi alla normalità.
Infatti, sono state domate oggi le fiamme che si sono propagate in circa 20mila metri cubi di terra, nella discarica in località La Martella e zone limitrofe della Puglia.
La situazione sembra positiva ad ora, ma la preoccupazione per gli abitanti è tanta a causa delle probabili contaminazioni del territorio interessato, ora monitorato attentamente dagli esperti.
L’intervento dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione dei volontari della Protezione Civile, sarà completato in serata, con la messa in sicurezza del sito.
L’amministrazione comunale, insieme ad Asm, Arpab e Prefettura, come informato in redazione, continua a seguire costantemente tutte le attività, comprese quelle di monitoraggio svolte dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.
“A seguito delle attività di pronto intervento messe in campo dalla Regione Basilicata presso la discarica di rifiuti del Borgo La Martella, a Matera, colpita da un vasto incendio, è possibile definire un primo quadro della situazione relativamente all’inquinamento ambientale che non desta, a giudicare dalle prime analisi effettuate immediatamente, particolare gravità o preoccupazioni. Per quel che riguarda le centraline di rilevamento fisse, tutti i valori dell’aria rientrano nella norma tranne i valori registrati di C6H6 (Benzene) dalle ore 1.00 del 04/08/2021 alle ore 14.00 del 05/08/2021, risultati molto superiori rispetto ai valori che mediamente sono registrati dalla stazione. In particolare si evidenzia un picco di circa 26 µg/m3 alle ore 5.00 del 05/08/2021 con valori mediamente superiori a 5 µg/m3 dalle ore 1.00 alle ore 14.00 del 05/08/2021. Si precisa che il limite di 5 µg/m3 previsto dalla normativa è un valore medio annuale e, quindi, non confrontabile con i dati registrati. Lo stesso andamento si registra per Toluene, Etilbenzene, P- Xilene, O-Xilene e M-Xilene per i quali non ci sono limiti normativi. Tranne i valori di NMHC (Idrocarburi non metanici) che dalle ore 1.00 del 04/08/2021 alle ore 14.00 del 05/08/2021 sono risultati superiori, infatti, si evidenzia un picco di 518 µg/m3 intorno alle ore 4.00 del 05/08/2021 e con valori che si mantengono mediamente intorno ai 300 µg/m3 fino alle ore 14.00 del 05/08/2021, ultimo dato osservato e validato, rispetto ai valori che mediamente sono registrati dalla stazione”.
A dirlo è l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, nel Consiglio regionale di oggi, dopo aver consultato i tecnici ed i dirigenti del Dipartimento che fin dai primi momenti dell’incendio stanno monitorando la situazione.
“Tutti i dati rilevati dalle centraline fisse sono pubblicati sul sito, mentre i dati del mezzo mobile saranno resi noti in giornata. Presumibilmente lunedì prossimo saranno resi noti i dati relativi alle diossine grazie al centro di analisi di Taranto. Con i tecnici e dirigenti del Dipartimento – aggiunge Rosa – abbiamo, poi, articolato una relazione dove sono indicati i prossimi passi da intraprendere. In particolare, dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco e terminate le indagini di Polizia, che verranno eseguite per stabilire le cause dell’incendio, i passi da intraprendere da parte del titolare dell’AIA (Comune di Matera) e di concerto con il Dipartimento Ambiente (Ufficio Compatibilità Ambientale e Ufficio Prevenzione e Controllo) potrebbero essere i seguenti: a) garantire l’inaccessibilità a terzi dell’area interessata dall’incendio; b) classificazione dei rifiuti analitica, sia per definirne le eventuali caratteristiche di pericolosità che per le per le successive fasi di smaltimento/recupero”.
“I rifiuti non combusti – continua l’Assessore all’Ambiente – che siano classificabili a vista e siano palesemente non pericolosi e comunemente gestibili, come pneumatici fuori uso, mobili, materassi, etc. potranno essere rimossi tramite ditta autorizzata. Per i rifiuti che non siano classificabili a vista, ovvero combusti, dovrà essere allestita un’apposita area di cantiere, tramite una ditta autorizzata, per l’esecuzione in sicurezza delle operazioni di separazione, campionamento e rimozione. Conseguentemente al fine di salvaguardare i terreni confinanti e la falda si procederà ad effettuare Indagini geoelettriche per la verifica della continuità dei teli di discarica interessati dal rogo e, quindi, l’identificazione della presenza di eventuali fori o comunque interruzioni della continuità del manto isolante. Intanto il monitoraggio durerà per almeno un mese. Dal canto nostro continueremo a informare i cittadini nella massima trasparenza”.
“I lavori previsti per la discarica dovranno per forza di cosa essere rimodulati e questo evento impedirà che la bonifica termini nel 2022. Ci sarà un’inevitabile rinvio, purtroppo. A ogni modo voglio ringraziare – conclude Rosa – i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e, in particolare, tutto il personale del Dipartimento che con grande impegno hanno seguito e stanno ancora seguendo da vicino il monitoraggio dell’ambiente per dare sicurezza e tranquillità alla comunità materana”.
Redazione