CRONACA La scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Roma Ponte Milvio hanno arrestato un cittadino romeno di 41 anni, nullafacente e con precedenti, senza fissa dimora, con l’accusa di tentata rapina e lesioni personali. L’uomo, in viale di Tor di Quinto ha aggredito e ferito, con il collo di una bottiglia rotta, un cittadino del Bangladesh di 39 anni, intimandogli di consegnare tutti i propri averi. La vittima, nonostante la ferita al braccio, è riuscita ad opporsi e a far desistere il malvivente. I miliari in transito hanno notato la scena e sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccare il cittadino romeno. La vittima è stata subito soccorsa e trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale Villa San Pietro dove è stata medicata e dimessa con 15 giorni di prognosi. Dopo l’arresto l’uomo è stato portato in caserma e trattenuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, attesa del rito direttissimo. I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un 44enne, con precedenti, residente nel Comune di Allumiere, in esecuzione di Ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari per il reato di atti persecutori posti in essere nei confronti dell’ex compagna. Il provvedimento scaturisce a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Allumiere che, dopo diversi controlli eseguiti nei confronti del prevenuto, hanno permesso di accertare che in più occasioni il 44enne aveva violato la misura cautelare cui era sottoposto. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato, due involucri contenenti rispettivamente 6 gr. di cocaina e 25 di marijuana, che erano stati abilmente occultati dall’uomo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Volevano entrare a tutti i costi in banca, poco prima della chiusura, con la scusa di dover scambiare un assegno di un correntista, costringendo un impiegato a chiamare la direttrice. Sotto la minaccia di un taglierino sono, poi, riusciti ad entrare, ma poco dopo sono stati costretti ad abbandonare il loro piano e sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile giunti in via Bevagna in pochissimi minuti. Momenti di panico si sono vissuti all’interno della banca, terminati grazie all’intervento dei Carabinieri che hanno arrestato i due rapinatori mentre stavano tentando la fuga a piedi. Entrambi romani, 40enni, già noti alle forze dell’ordine erano entrati poco prima nella filiale di un istituto di credito, con il volto travisato da mascherine e con parrucca, l’altro armato di taglierino. Era loro intenzione costringere la direttrice a farsi aprire lo sportello bancomat da cui prelevare i contanti e per questo avevano con loro una valigetta 24 ore. A nulla è servito anche il doppio cambio di vestiti che indossavano, per confondersi durante la fuga. I dipendenti della banca sono riusciti a dare l’allarme, i due rapinatori lo hanno capito ma sono stati intercettati da una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Radiomobile che, con grande professionalità, li ha bloccati e arrestati con l’accusa di tentata rapina aggravata. Uno dei due rapinatori, in particolare, è una vecchia conoscenza dei Carabinieri. Tra i colpi più eclatanti che lo hanno visto coinvolto, nel 2011 un tentativo di furto, per un valore di 1 milione di euro, in corso Vittorio Emanuele ad un negozio di preziosi, sventato da due Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo In Lucina, liberi da servizio. Il rapinatore, all’epoca, era in compagnia di altri 3 complici, tra questi, una persona già ricercata ed arrestata, in passato, per il furto al caveau della filiale della Banca di Roma, all’interno del palazzo di Giustizia di Roma, la mattina del 26 settembre 2017, armato di mannaia tentò di rapinare un supermercato in piazza delle Conifere, nel quartiere Centocelle ma fu affrontato energicamente da un uomo, un cittadino nigeriano, che riuscì a bloccarlo. Intervenuti a seguito della segnalazione fatta dal responsabile del punto vendita, i Carabinieri accorsero sul posto ed ammanettarono il rapinatore, recuperando la mannaia utilizzata per compiere la rapina e il bottino. Successivamente, il cittadino nigeriano, John Ogah, di 31 anni, su proposta dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, ottenne il permesso di soggiorno. In seguito, durante la Santa Messa di Pasqua del 2018, in Vaticano, fu battezzato da Papa Francesco. Anche 3 centurioni, persone travestite da antichi romani, che chiedevano denaro ai turisti per farsi fotografare con abbigliamento storico, sono finiti nella rete dei Carabinieri del Comando di Roma piazza Venezia che ancora ieri hanno svolto un mirato servizio di controllo antiabusivismo nell’area del Colosseo e dei Fori Imperiali. Si tratta di tre romani di 54, 48 e 40 anni che sono stati sorpresi in largo Agnesi e sanzionati. Sotto sequestro sono stati posti i costumi e i vari accessori tra tuniche, elmi, creste, cinturoni, sandali e parastinchi. Quattro invece sono stati i saltafila, due cittadini indiani, uno pachistano e uno peruviano, sorpresi dai militari mentre esercitavano illegittimamente promozione turistica e intermediazione per la vendita di biglietti di ingresso al Colosseo, acquistati online, nelle aree limitrofe all’anfiteatro Flavio. Un cittadino della Mauritania di 32 anni è stato invece sorpreso ad esercitare il commercio ambulante abusivo di vari prodotti. In totale i Carabinieri di piazza Venezia hanno contestato violazioni amministrative per complessivi 9.000 Euro. Sono stati sequestrati bracciali in vari materiali, badge identificativi, blocchi per ricevute e volantini. Continuano i servizi di monitoraggio della zona di Tor Bella Monaca da parte dei Carabinieri della Compagnia di Frascati che, quotidianamente, passano al setaccio le vie del quartiere ad est della Capitale per scongiurare eventuali fenomeni di illegalità. Nella giornata di ieri, i militari della Sezione Operativa hanno fermato ed identificato un cittadino rumeno di 34 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, che grazie agli accertamenti eseguiti in banca dati è risultato essere destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle Autorità della Romania a novembre del 2019 poichè ritenuto responsabile di concorso in rapina. Dopo averlo portato in caserma, i Carabinieri hanno notiziato dell’arresto lo SCIP (Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia) e, successivamente, hanno portato il 34enne nel carcere di Regina Coeli, dove sarà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. Come ottenere un reddito sicuro anche se rinchiusi dentro una struttura penitenziaria? È il quesito che si saranno posti alcuni detenuti del carcere di Marino del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, prima di richiedere il “Reddito di Cittadinanza”. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, guidato dal Colonnello Michele Iadarola, nell’ambito di un’attività in materia di spesa pubblica nazionale, condotta in collaborazione e sinergia con l’INPS, hanno individuato diverse persone che indebitamente percepivano il sussidio pubblico, pur non avendone diritto in quanto detenuti. Il particolare sostegno economico, quale misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, viene erogato ai nuclei familiari che possiedono, cumulativamente, dalla presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, una serie di requisiti reddituali, patrimoniali, di cittadinanza, residenza e soggiorno, ed ancora, il richiedente non deve essere sottoposto a misura cautelare personale e neanche essere stato condannato in via definitiva per una serie di reati previsti. Partendo da tale previsione normativa, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ascoli Piceno hanno esaminato le posizioni di tutti gli interessati che, trovandosi reclusi presso il locale carcere, hanno richiesto il beneficio antecedentemente o in costanza di detenzione. È emerso che 5 di loro avevano indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza per aver omesso di comunicare la loro condizione di persone sottoposte a misure di restrizione della libertà personale. Singolare e insidiosa da scoprire è stata anche la posizione di una 37enne, che aveva presentato la domanda per accedere al beneficio, indicando un nucleo familiare composto da figlio minorenne e coniuge, omettendo di dichiarare che, da tempo, quest’ultimo era detenuto presso il penitenziario di Marino del Tronto. Al termine degli approfondimenti, i militari della Guardia di Finanza hanno segnalato all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale i nominativi di coloro che sono risultati illecitamente percettori del beneficio, per la revoca ed il recupero delle somme erogate che ammontano ad oltre 22mila euro. Come informato in redazione, sono stati denunciati alle competenti Procure della Repubblica, per aver reso dichiarazioni false o attestanti cose non vere, reato che prevede la pena della reclusione da 2 a 6 anni. Un 31enne della provincia di Salerno, esplode alcuni fuochi d’artificio, causando un incendio, e, lo scorso 25 agosto, in stato di libertà, viene denunciato all’Autorità Giudiziaria competente. Il fatto di cronaca è accaduto lo scorso 16 agosto ad Avigliano, nel potentino, e a scoprire il responsabile del gesto, i Carabinieri della locale Stazione, al comando del Luogotenente Carmine Cianciarulo. I militari, appartenenti alla Compagnia CC di Potenza, guidata dal Capitano Alberto Calabria, all’esito di approfonditi accertamenti svolti in relazione alle fiamme sviluppatesi in un terreno incolto del comune, poi, domate dai Vigili del Fuoco, hanno scoperto che erano scaturite dalle scintille propagatesi da alcuni fuochi d’artificio esplosi imprudentemente dal campano, in occasione di una festa di compleanno. Solo la profonda conoscenza dei luoghi e la professionalità degli investigatori hanno consentito, a distanza di appena 10 giorni, di ricostruire la vicenda nella sua interezza, individuando nell’utilizzo incauto di artifizi pirotecnici leciti la causa di un evento che, seppur involontario, avrebbe potuto causare danni più gravi. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Potenza. A Matera, operazione antidroga della locale Squadra Mobile. Gli agenti della Polizia di Stato, come informato in redazione, hanno sequestrato 458 gr. di eroina e tratto in arresto, in flagranza di reato, per cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, una 37enne e il suo compagno, un 33enne. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato notato nel corso di un controllo effettuato nel primo pomeriggio nei pressi del mercato ortofrutticolo, in via Ascanio Persio. La coppia è stata osservata mentre da via del Corso si portavano in via Persio. Poco dopo è arrivato un giovane che si è unito all’uomo e lo ha seguito in un vicolo che conduce a via Lucana mentre la donna si è fermata sulla strada. Gli agenti erano in borghese ed hanno agito con discrezione. Uno degli operatori, senza essere notato, ha seguito i due uomini ed ha potuto assistere alla consegna della sostanza stupefacente. Il pusher ha consegnato al cliente alcuni involucri ricevendo in cambio una banconota. A quel punto il personale operante è prontamente intervenuto, bloccando i due. L’acquirente deteneva tre bustine di eroina da un grammo l’una, mentre lo spacciatore aveva in tasca una banconota di 50 euro ottenuta in cambio della cessione. Grazie anche all’ausilio di una pattuglia della Squadra Volante i due uomini e la donna sono stati fermati. Nei confronti dello spacciatore è seguita la perquisizione domiciliare, che ha permesso il rinvenimento dell’ingente quantitativo di droga. L’eroina, circa 458 gr. divisa in diversi pezzi, alcuni dei quali in bustine già confezionate e pronte per la vendita, era custodita nei cassetti chiusi a chiave di una scrivania, nella camera da letto e all’interno di un armadio. Oltre alla droga, all’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati due flaconcini di metadone, un bilancino di precisione, altro materiale per il confezionamento della sostanza e la somma di 6.910 euro in contanti, probabile provento dello spaccio. L’uomo, che era stato già precedentemente arrestato per possesso di droga, è stato condotto nel locale carcere, mentre la compagna è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Il Gip del locale Tribunale ha successivamente convalidato i due arresti, disponendo inoltre la misura cautelare in carcere per lui e la remissione in libertà per lei. L’acquirente, invece, è stato segnalato al Prefetto e denunciato in stato di libertà per violazioni della misura della Sorveglianza Speciale di P.S., cui era sottoposto. In Puglia, a Taranto, il personale della Sala Operativa, a tarda notte, dopo aver raccolto la richiesta d’aiuto di una donna, minacciata violentemente dal figlio tossicodipendente, ha allertato immediatamente i colleghi che, in pochi minuti, sono giunti sul posto. Saliti al quarto piano dello stabile indicato, gli agenti hanno trovato il giovane, un pregiudicato di 49 anni, in preda ad una violenta crisi causata dall’assunzione di droga, il quale sferrava pugni e calci alla porta d’ingresso del domicilio materno, con il preciso intento di sfondarla per, poi, estorcere, per l’ennesima volta, una somma di denaro ai familiari. I poliziotti, seppur nella complicata concitazione del momento, hanno cercato di far ragionare l’esagitato e, solo dopo una lunga ed estenuante attività di mediazione sono riusciti a riportare la situazione alla calma. Rasserenati gli animi, a seguito di precisa richiesta, al giovane è stato concesso di entrare per raccogliere i suoi effetti personali per, poi, andar via. Un’ora dopo, gli stessi agenti si sono recati rapidamente in via Gorizia, dove l’uomo stava recando disturbo ad un intero caseggiato, perchè voleva introdursi in un appartamento venduto qualche tempo addietro per poterlo occupare. Nel frangente, alla vista dei poliziotti, ha tentato di aggredirli, inveendo e minacciandoli ad alta voce. L’azione degli agenti è diventata determinata e risolutiva, tanto da riuscire a fermarlo e con non poche difficoltà, a farlo salire sull’auto di servizio. Nel frattempo, dopo averlo accompagnato negli uffici della Questura, il personale della Volante ha acquisito la denuncia della madre, affetta da gravi patologie sanitarie, vittima delle costanti minacce da parte del figlio, le cui, spesso violente, richieste di denaro, avevano turbato di fatto la quotidianità familiare, facendo cadere la donna in un vero e proprio stato d’ansia. Accertati i fatti, il fermato è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, estorsione e minacce a pubblico ufficiale. La DIA (Direzione Investigativa Antimafia), su proposta del Direttore, ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca definitiva di beni emesso in Sicilia, dal Tribunale di Caltanissetta, nei confronti di un imprenditore della provincia, operante nel settore della commercializzazione di auto, anche di lusso, e nella vendita al dettaglio di capi di abbigliamento ed accessori. Il suo spessore criminale lo ha visto coinvolto in reati di usura e traffico e cessione di sostanze stupefacenti. Gli accertamenti effettuati hanno messo in evidenza l’anomalo incremento di ricchezza dell’imprenditore rispetto alla dichiarata posizione reddituale, risultata sproporzionata in rapporto al consistente patrimonio finanziario ed immobiliare da lui accumulato negli ultimi decenni. La confisca definitiva, intervenuta a seguito di sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, ha interessato una concessionaria di auto, un negozio di abbigliamento, entrambi a Caltanissetta, una partecipazione societaria, 3 fabbricati, tra cui una lussuosa villa con piscina, 5 terreni e svariati rapporti bancari per un valore stimato pari a circa 3 milioni di euro.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 7.826 i nuovi casi e 45 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 2,9%. Dall’inizio della pandemia i positivi accertati nel nostro Paese salgono a 4.517.434 e 129.002 sono i decessi. Intanto, prosegue la campagna vaccinale con 76.717.406 inoculazioni sino ad ora, mentre il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) ha dato parere positivo alla proposta di prolungamento della scadenza del “Green Pass” da 9 a 12 mesi. Nel Lazio, 547 sono le nuove positività e 2 le vittime. In Campania, 696 i contagi e 5 i decessi. In Basilicata, 60 le infezioni e 0 i morti. In Puglia, 302 i positivi e 3 i deceduti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
METEO Per la giornata di domani, possibili temporali su Toscana, Umbria e Marche e successivamente anche su Lazio e Abruzzo. Variabilità su Campania, Molise, Basilicata e Nord Puglia con qualche locale piovasco o temporale. Meglio su Calabria e Sicilia. Le temperature saranno ancora in calo, tra i 28 e 33 gradi, come informato da “3B Meteo“.
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Rocco Becce
Direttore Editoriale