160mila euro è la somma sottoposta a sequestro, finalizzata alla confisca a V.V. di Avigliano.
Questo è avvenuto a seguito dell’accoglimento della proposta di misura di prevenzione patrimoniale a carico dell’uomo, indicato da parte del Tribunale di Potenza – Ufficio Misure di Prevenzione.
Ad informarlo è un comunicato stampa inviato in redazione dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Potenza.
I fatti fanno riferimento alla proposta patrimoniale, a firma congiunta del Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio e del Questore di Potenza, Antonino Pietro Romeo, a carico del 61enne, coinvolto nell’operazione denominata “Terra Satis” con le indagini preliminari dirette dalla locale procura, espletate da personale della Squadra Mobile potentina, ora guidata dal dott. Marco Mastrangelo, come da link qui pubblicati.
https://www.robexnews.it/2017/11/27/potenza-truffa-al-cimitero-3-persone-arrestate-19-indagate/
Il procedimento penale ha riguardato gli anni 2016 e 2017 e l’indagato è stato condannato, nel 2020, per i delitti di corruzione continuata ed altro.
In quel contesto la Procura della Repubblica aveva già richiesto, in fase cautelate, al GIP, il sequestro preventivo di alcune somme nella sua disponibilità, già eseguito allora dagli agenti della Polizia di Stato della Questura potentina.
Nel procedimento penale in questione, erano stati accertati numerosi episodi delittuosi posti in essere dal condannato, avvalendosi del ruolo di custode del “Cimitero Monumentale” di Borgo San Rocco.
Infatti, secondo gli investigatori, il responsabile, nel tempo, aveva indotto persone interessate ad acquistare loculi di bene pubblico, presso il locale cimitero ed a pagarli, come se fossero in regime di monopolio, con cospicue somme di denaro in contanti.
In seguito a quanto accaduto, dalle risultanze degli accertamenti patrimoniali effettuati, è emerso una sproporzione patrimoniale del nucleo familiare a lui riconducibile, rispetto alle dichiarazioni presentate.
È stata, quindi, avanzata al Tribunale potentino la richiesta di sequestro di prevenzione funzionale alla confisca di una serie di beni mobili e immobili, a lui intestati, fino al valore individuato sulla base della ritenuta pericolosità sociale specifica della persona, dedita a reati contro la Pubblica Amministrazione.
Il Tribunale ha, perciò, delegato la Divisione Anticrimine della Questura di Potenza ad effettuare un sequestro finalizzato alla confisca della somma, individuata come cifra dell’illecito arricchimento frutto delle condotte penali acclarate, da attingere, in via prioritaria, dai conti correnti ed, in caso di incapienza, sequestrando integralmente, o per parte, i beni immobili a lui intestati, fino alla somma indicata.
Rocco Becce
Direttore Editoriale