CRONACA – ROMA E PROVINCIA, CONTROLLI E ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI – Nelle ultime 24 ore di monitoraggio circa il rispetto della normativa anti Covid, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno controllato complessivamente 2.285 persone, sanzionandone 14 per irregolarità sul “Green Pass” e il mancato uso delle mascherine. Verifiche sono state eseguite anche in 307 attività commerciali di vario genere, con 3 sanzioni elevate, sempre per inadempienze in materia. Nel corso di una serie di controlli antidroga in zona Quarticciolo e Centocelle, i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato due persone e denunciato a piede libero una terza. A finire in manette è stato un 23enne nigeriano, senza fissa dimora, a cui è stata contestata la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina lo hanno notato all’angolo tra via Manfredonia e via Ostuni, al Quarticciolo, mentre si intratteneva in atteggiamento sospetto con due persone, uno dei quali alla vista dei militari si era velocemente allontanato. I militari sono intervenuti bloccando il 23enne e trovandolo in possesso di 8 dosi di cocaina e di euro 255 euro, probabile provento di attività illecita. Il giovane, inoltre, ha fornito false generalità sperando di eludere ulteriori accertamenti a suo carico. In ausilio del personale del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, è intervenuto anche un Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste, libero dal servizio, che aveva notato, poco prima, il giovane, muoversi all’interno di un condominio poco distante, per rifornirsi delle dosi di cocaina. Dopo un accurata verifica, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto 260 dosi della sostanza, in due sacchetti, occultati dietro lo sportello dei contatori del gas dl condominio. Tutta la droga e il denaro rinvenuti sono stati sequestrati. L’arrestato, al termine del rito direttissimo, è stato tradotto in carcere. Inoltre, i Carabinieri hanno denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale la persona che si stava intrattenendo con l’arrestato, un 29enne ucraino, che nel corso delle attività, ha tenuto un comportamento irriguardoso nei confronti degli operanti. Gli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato anche un 26enne romano, con precedenti, fermato dopo aver ceduto una dose di cocaina ad un 57enne romano. L’uomo si trovava a bordo della sua auto ferma in via Domenico Panaroli, a Centocelle, quando i Carabinieri sono intervenuti, bloccandolo e identificando l’acquirente, poi, segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, quale assuntore di droga. All’interno di un vano creato ad hoc nello sterzo, i Carabinieri hanno rinvenuto 113 dosi di cocaina e 660 euro, ritenuti provento dello spaccio. L’arrestato, come disposto al termine del rito direttissimo, è stato sottoposto all’obbligo di firma in caserma. Per tutto il pomeriggio di ieri, una task force, composta dai Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, con il rinforzo di militari provenienti da altri Comandi Compagnia del Gruppo Carabinieri di Roma, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma e del Gruppo Forestale di Roma, ha dato vita ad una fitta rete di controlli nei quartier Centocelle e Quarticciolo. Nel corso dell’attività, finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei reati contro la persona, il patrimonio e inerenti lo spaccio di droga, nonchè di eventuali fenomeni di illegalità connesse alla gestione delle attività commerciali della zona, sono stati controllati complessivamente 128 veicoli e 269 persone, 63 delle quali già conosciute alle forze dell’ordine. Le ispezioni hanno consentito di accertare irregolarità in 4 esercizi commerciali. Si tratta, di anomalie in tema di smaltimenti di olii esausti, igiene e tracciabilità degli alimenti. Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 6.000 euro complessivi. I Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste, durante l’operazione, hanno individuato e arrestato un cittadino romeno di 18 anni, incensurato, sorpreso mentre stava cedendo delle dosi di cocaina a un romano di 56 anni residente a Genazzano. Quest’ultimo è stato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntore e denunciato a piede libero per favoreggiamento personale. I Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno fatto scattare le verifiche alle fermate dei bus di via Tiburtina, dove sono state controllate complessivamente 115 persone. Tra queste, un ragazzo di 27 anni, cittadino dell’America Centrale, ha esibito dal suo cellulare un Green Pass valido, ma intestato ad un’altra persona. Nel corso dei successivi accertamenti dei Carabinieri, il giovane è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 19 cm ed è emerso, altresì, che la sua posizione sul territorio nazionale era irregolare. Per questi motivi il 27enne è stato denunciato a piede libero per uso di atto falso e possesso ingiustificato di arma, successivamente è stato trasferito in un centro di permanenza e rimpatrio di Torino, in attesa delle determinazioni delle Autorità competenti. I Carabinieri della Stazione di Pomezia hanno sanzionato un 34enne di Nettuno sorpreso nel bar di una stazione di servizio ubicata lungo la via Pontina Vecchia mentre stava consumando al tavolo, senza essere in possesso di “Green Pass“. Inevitabile la sanzione anche per la dipendente dell’attività, in qualità di addetta al controllo delle certificazioni, per non aver ottemperato alle verifiche obbligatorie. Nel corso dei controlli eseguiti dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca è emerso che in un bar e in una sala slot della zona 3 clienti erano stati fatti entrare negli esercizi sebbene fossero sprovvisti del “certificato verde”. Sanzioni per loro e per i titolari delle attività. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma. IN CALABRIA, PATRIMONIO DI UN MILIONE DI EURO SEQUESTRATO DALLA “DIA” – La DIA (Direzione Investigativa Antimafia) ha eseguito, oggi, due provvedimenti di sequestro di beni emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su proposta del Direttore, dott. Maurizio Vallone, nel contesto di un’attività investigativa coordinata dal Procuratore Distrettuale, dott. Giovanni Bombardieri nei confronti di due fratelli calabresi. Nelle misure, la Sezione Misure di Prevenzione, nella fase di primo grado e fatte salve le successive valutazioni nei gradi successivi, ha riconosciuto la pericolosità sociale qualificata degli indagati in ragione dei loro trascorsi di vicinanza con la ‘ndrangheta, dalle risultanze di alcuni procedimenti penali, definiti con sentenza di condanna passata in giudicato, in cui erano stati coinvolti. Uno dei fratelli era stato tratto in arresto nel 2014 e successivamente condannato dalla Corte di Appello di Reggio Calabria alla pena della reclusione ad anni 6 e mesi 2 per associazione per delinquere, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, e detenzione e porto illegale di armi in concorso. All’uomo è stato contestato il reato associativo per aver fatto parte di un sodalizio stabilmente dedito all’importazione dalla Slovacchia di armi inertizzate che venivano modificate in Italia e rese idonee all’impiego. L’altro fratello è stato anche condannato nel 2014 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria alla pena della reclusione ad anni 6 per estorsione tentata in concorso, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, nei confronti di due imprenditori. Per entrambi, gli accertamenti svolti hanno consentito di acclarare, come, riconosciuto dal Tribunale di Reggio Calabria, fatte salve le successive valutazioni nei successivi gradi, una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati. Tale riscontro ha permesso ai giudici della Sezione Misure di Prevenzione di qualificare i beni mobili, immobili e societari nella loro disponibilità quali frutto o reimpiego di attività illecite. Il sequestro ha interessato l’intero patrimonio aziendale di una ditta individuale operante nel settore del commercio di prodotti medicali ed ortopedici con sede a Cavriglia (AR), con 2 unità locali operanti in Gioia Tauro (RC), 15 immobili siti in Gioia Tauro, 1 autovettura e conti correnti e posizioni finanziarie per un valore di circa 1 milione di euro. Il risultato operativo, come informato in redazione, si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo, così, a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 26.109 i nuovi casi e 123 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività che sale ancora al 3,6%. Nel Lazio, 2.652 sono le nuove positività e 12 le vittime. In Campania, 1.770 sono le infezioni e 8 i morti. In Basilicata, 128 sono le persone contagiate e 0 i morti. In Puglia, 596 i casi e 2 i decessi. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
CULTURA – POTENZA, PRESENTATO IL NUOVO LIBRO DI LUIGI PISTONE – In Basilicata, a Potenza, un’altra giornata all’insegna della cultura e storia. Nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 16 dicembre, è stato presentato il nuovo libro di Luigi Pistone. “La Stampa dall’Unità al ‘900 – Tra lingua, cultura e politica” (Laurita S.r.l.s.) è il titolo della pubblicazione che ha visto una interessante platea presso la sede del “Museo Provinciale“, in via Lazio, 18. Tra i presenti, nella Sala “Arturo Lacava” oltre allo scrittore, vi era l’editore Paolo Laurita che, insieme, hanno dialogato con il pubblico, su quanto riportato all’interno del testo, mentre erano assenti altri membri, colpiti dal “Covid–19” che avrebbero dovuto prendere parte all’appuntamento culturale. L’opera ripercorre le tappe salienti del processo di alfabetizzazione e italianizzazione del popolo. Attraverso la stampa emerge come la pubblicistica, pur nei limiti della sua azione, abbia favorito questo processo di unificazione linguistica attraverso il sostegno fornito alle lotte politiche, la sollecitazione rivolta alle classi medio-basse a intraprendere un percorso formativo di scolarizzazione e, infine, la divulgazione di quella che era considerata letteratura popolare. Sarà proprio quest’ultima che avvicinerà grandi masse alla lettura dei giornali e, di contro, questi si trasformeranno in veicoli culturali in grado di penetrare progressivamente in strati sempre più ampi della popolazione. Si analizzano gli sforzi che, fin dalla sua prima costituzione, il governo italiano intraprese per iniziare e sviluppare il sempre più ampio processo di alfabetizzazione dei fanciulli e le resistenze di gruppi politici o di classi sociali, contrari a un’alfabetizzazione di massa. Si affronta la questione concernente l’individuazione di quale fosse la lingua nazionale con tutte le battaglie e gli interventi fra opposte posizioni espresse dai grandi uomini di cultura. Sotto la lente i dibattiti e le ragioni dei sostenitori delle molteplici teorie linguistiche che, nonostante le divergenze e i distinguo, riusciranno a definire il linguaggio toscano quale lingua nazionale e quindi la lingua ufficiale del nuovo Stato. Si ripercorre il processo di sviluppo della stampa politica, caratterizzata ancora da un linguaggio prettamente educativo-letterario che attraverserà tutto il decennio post unitario. Si pone in rilievo gli aspetti della continuità politica che aveva caratterizzato la stampa risorgimentale e che, compiuta l’Unità, vedeva nell’opposizione politica il nemico da combattere. La stampa quotidiana italiana, sull’esempio di quella francese, inizierà a rendere di dominio pubblico grandi autori, italiani e stranieri, attraverso il romanzo d’appendice dove, all’interno dei giornali, si scatenerà la “battaglia” per accaparrarsi il maggior numero di lettori. Sempre in merito alla divulgazione della cultura i giornali hanno favorito la conoscenza di grandi scrittori, ma divulgheranno anche quel genere di scrittura manieristica che trovava nella più misera realtà sociale i propri spunti creativi. Infine, sono messi in luce alcuni aspetti riguardanti l’evoluzione della pubblicistica quotidiana e l’utilizzo dei nuovi mezzi d’informazione che permetteranno la nascita di grandi testate come il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, La Tribuna o Il Mattino, dove la tempestività delle notizie costituì la carta vincente per la diffusione in ampi strati della popolazione. I giornali dovevano obbligatoriamente adeguarsi alle richieste del pubblico, che ormai pretendeva di essere informato sugli eventi nazionali e internazionali ma, contemporaneamente, furono anche strumento dei partiti politici di governo e d’opposizione, costituendo ciascuno l’espressione e la voce di gruppi liberali, conservatori, progressisti, socialisti e cattolici. L’autore, laureato in Sociologia all’Università di Urbino “Carlo Bo”, è giornalista professionista, storico, studioso di filosofia e di politica e docente. È stato redattore, caposervizio e caporedattore di giornali a tiratura locale e nazionale e direttore responsabile per oltre 10 anni di un’emittente radiofonica, oltre a conduttore di numerose trasmissioni televisive su argomenti dalla sanità alla politica, dall’ambiente all’attualità per conto di tre emittenti locali. Ad oggi, è direttore responsabile ed editoriale di una testata di carta stampata locale e direttore responsabile ed editoriale della testata giornalistica online “Radionoff” (www.radionoff.it). È possibile acquistare il saggio storico, sia come libro cartaceo che come e-book. Per informazione scrivere all’email: onoff.press@gmail.com. L’articolo, con foto e video, lo trovate sul nostro sito robexdj@gmail.com.
METEO Per la giornata di domani, tempo stabile con cieli prevalentemente sereni e qualche piovasco, da Nord a Sud, con temperature stabili tra i 9 e 14 gradi. È quanto informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale